We Can Work It Out/Day Tripper: differenze tra le versioni
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In una discussione su quale delle due canzoni dovesse essere il lato A del nuovo singolo, Lennon aveva sostenuto ''Day Tripper'', differendo dal punto di vista della maggioranza che ''We Can Work It Out'' fosse una canzone più commerciale.<ref>{{cita|Miles, 1997|p. 210}}.</ref><ref>{{cita|Jackson, 2015|p. 263}}.</ref> Il 15 novembre, EMI ha annunciato che il lato A sarebbe stato ''We Can Work It Out'', solo che Lennon avrebbe contraddetto pubblicamente questo due giorni dopo.<ref>{{cita|Miles, 2001|p. 214}}.</ref> Di conseguenza, il singolo è stato commercializzato come il primo doppio lato A in assoluto.<ref name="Miles215">{{cita|Miles, 2001|p. 215}}.</ref><ref>{{cita|Turner, 2016|p. 44}}.</ref> La difesa di ''Day Tripper'' da parte di Lennon, di cui era lo scrittore principale, si basava sulla sua convinzione che il suono rock dei Beatles dovesse essere favorito rispetto allo stile più morbido di ''We Can Work It Out''.<ref>{{cita|Miles, 2001|p. 216}}.</ref> Le richieste di ''airplay'' e ''point-of-sale'' hanno presto dimostrato che ''We Can Work It Out'' è la più popolare fra i due lati.
Il singolo fu pubblicato sull'etichetta Parlophone della EMI in Gran Bretagna (come Parlophone R 5389) il 3 dicembre 1965,<ref>{{cita|Castleman-Podrazik, 1976|p. 49}}.</ref> lo stesso giorno dei Rubber Soul.<ref name="Miles215"/> Le due pubblicazioni coincisero con la speculazione della stampa britannica secondo cui la superiorità dei Beatles nel mondo pop dal 1963 avrebbe potuto finire, visti i consueti due o tre anni che la maggior parte degli atti poteva aspettarsi di rimanere al culmine del loro popolarità.<ref>{{cita|Turner, 2016|p. 25}}.</ref> ''Day Tripper''/''We Can Work It Out'' è entrato nella UK Singles Chart (all'epoca, la classifica Record Retailer)<ref name="OfficialChartsHistory">{{cita web|titolo=Key Dates in the History of the Official UK Charts|url=http://www.theofficialcharts.com/company_history.php|lingua=en|editore=[[Official Charts Company]]|accesso=15 agosto 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080110032725/http://www.theofficialcharts.com/company_history.php}}</ref> il 15 dicembre, al numero 2, prima di mantenere la prima posizione per cinque settimane consecutive.<ref>{{cita web|url=http://www.officialcharts.com/search/singles/we%20can%20work%20it%20out/|titolo=Search: 'We Can Work It Out' > Day Tripper/We Can Work It Out, The Beatles > Chart Facts|editore=[[Official Charts Company]]|accesso=9 giugno 2017|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170627235539/http://www.officialcharts.com/search/singles/we%20can%20work%20it%20out/|urlmorto=no}}</ref> Il singolo non riuscì anche a scalare la classifica nazionale pubblicata da Melody Maker nella sua prima settimana, segnando la prima occasione dal dicembre 1963 in cui un nuovo singolo dei Beatles non era entrato immediatamente al numero 1. Sebbene il singolo fosse un immediato numero 1 sulla classifica dell'NME, i quotidiani Daily Mirror e Daily Express hanno entrambi pubblicato articoli che evidenziano l'apparente declino.<ref>{{cita|Turner, 2016|pp.
Negli Stati Uniti, dove il singolo è stato pubblicato dalla Capitol Records il 6 dicembre (come Capitol 5555),<ref>{{cita|Miles, 2001|p. 219}}.</ref> entrambe le canzoni sono entrate nel Billboard Hot 100 nella settimana terminata il 18 dicembre.<ref>{{cita|Castleman-Podrazik, 1976|pp. 49, 349}}.</ref> L'8 gennaio 1966, ''We Can Work It Out'' ha raggiunto il numero 1 della classifica, mentre ''Day Tripper'' è entrato nella top ten al numero 10.<ref name="Castleman-Podrazik">{{cita|Castleman-Podrazik, 1976|p. 349}}.</ref> ''We Can Work It Out'' ha trascorso tre non consecutivi settimane al numero 1, mentre ''Day Tripper'' ha raggiunto il picco al numero 5.<ref name="Castleman-Podrazik" /> La canzone era l'undicesimo numero 1 americano della band, realizzato in poco meno di due anni dal loro debutto su Hot 100,<ref name="FredBronsonsBillboar">{{cita|Fred Bronson's Billboard Book of Number 1 Hits, 5th Edition}}.</ref><ref>{{cita|Schaffner, 1978|pp. 36, 51}}.</ref> il sesto singolo numero 1 consecutivo nelle classifiche statunitensi,<ref>{{cita|Womack, 2014|p. 977}}.</ref><ref>{{cita|Jackson, 2015|p. 264}}.</ref> all'epoca un record.<ref name="FredBronsonsBillboar" /> Il singolo è stato certificato oro dalla Recording Industry Association of America, per vendite di almeno 1 milione, il 6 gennaio 1966.<ref>{{cita|Castleman-Podrazik, 1976|p. 331}}.</ref>
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