Primidone: differenze tra le versioni

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Il '''primidone'''<ref name="www.torrinomedica.it">{{Cita web | titolo = Mysoline | url = http://www.torrinomedica.it/farmaci/schedetecniche/MYSOLINE.asp | editore = Torrinomedica | accesso=15 maggio 2012 }}</ref> è un [[farmaco]] [[antiepilettico]] e [[anticonvulsivante]]<ref name="Murphy-2000">{{Cita pubblicazione | cognome = Murphy | nome = K. | coautori = N. Delanty | titolo = Primary Generalized Epilepsies | rivista = Curr Treat Options Neurol | volume = 2 | numero = 6 | pp = 527-542 | mese=novembre| anno = 2000 | pmid = 11096777 }}</ref> appartenente alla classe chimica dei [[barbiturici]]<ref>{{Cita web|url=https://go.drugbank.com/drugs/DB00794|titolo=Primidone|sito=go.drugbank.com|lingua=en|accesso=2023-11-01}}</ref> . È commercializzato come: ''Mysoline, Cyral, Liskantin, Mylepsinum, Resimatil, Prysoline, Sertan''<ref name="www.epilepsy.com">{{Cita web| cognome =| nome =| titolo =Introduction to Mysoline| 4 =epilepsy.com| url =http://www.epilepsy.com/medications/b_mysoline_intro.html| data =| accesso =12 luglio 2010| urlmorto =sì| urlarchivio =https://web.archive.org/web/20081006163447/http://www.epilepsy.com/medications/b_mysoline_intro.html| dataarchivio =6 ottobre 2008}}</ref>.
 
Ha attività clinica sulle epilessie parziali e generalizzate<ref name="isbn0-471-27401-1">{{Cita libro |autore=Abraham, Donald J.; Burger, Alfred |titolo=Burger's medicinal chemistry and drug discovery |editore=Wiley |città=New York |anno=2003 |isbn=0-471-27401-1 }}</ref>, tuttavia, con l'avvento della [[carbamazepina]], molto meno sedativa, l'uso del primidone si è molto ridimensionato. Dal 1980 è considerato una valida alternativa al [[propranololo]] nel trattamento del [[tremore essenziale]]<ref name="Zesiewicz-2005">{{Cita pubblicazione | cognome = Zesiewicz | nome = TA. | coautori = R. Elble; ED. Louis; RA. Hauser; KL. Sullivan; RB. Dewey; WG. Ondo; GS. Gronseth; WJ. Weiner | titolo = Practice parameter: therapies for essential tremor: report of the Quality Standards Subcommittee of the American Academy of Neurology | rivista = Neurology | volume = 64 | numero = 12 | pp = 2008-20 | mese=giugno| anno = 2005 | doi = 10.1212/01.WNL.0000163769.28552.CD | pmid = 15972843 }}</ref>.
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===== Rispetto al fenobarbital =====
Primidone e fenobarbital presentano un'efficacia simile nel trattamento del primo episodio convulsivo, tuttavia il primidone si dimostra più efficace nell'alzare la soglia di insorgenza di scosse tonico cloniche<ref>{{Cita pubblicazione |autore=Gallagher BB, Smith DB, Mattson RH |titolo=The relationship of the anticonvulsant properties of primidone to phenobarbital |rivista=Epilepsia |volume=11 |numero=3 |pp=293–301293-301 |anno=1970 |mese=settembre|pmid=5276420 |doi=10.1111/j.1528-1157.1970.tb03893.x }}</ref>. I due farmaci risultano simili nel controllo della sintomatologia epilettica, tuttavia il fenobarbital è molto più tossico del primidone in corso di [[sovradosaggio]]<ref name="Mattson-1985"/>.
 
==== Epilessia neonatale ====
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=== Accorciamento dell'intervallo QT ===
Il primidone ha anche altri effetti cardiovascolari oltre l'accorciamento dell'[[intervallo QT]]; infatti sia esso che il fenobarbital sono associati a elevati livelli sierici di [[omocisteina]] dopo carico orale di [[metionina]]. Questi sono quasi certamente legati ai bassi livelli di [[acido folico|folati]] riscontrati nei pazienti utilizzatori di primidone. L'[[iperomocisteinemia]] è stata associata alla malattia coronarica. Nel 1985, entrambi i farmaci sono stati segnalati aumentare anche i livelli sierici di [[lipoproteine ad alta densità]], [[colesterolo]] totale e [[apolipoproteine]] A e B<ref name="Schwaninger-1999">{{Cita pubblicazione | cognome = Schwaninger | nome = M. | coautori = P. Ringleb; R. Winter; B. Kohl; W. Fiehn; PA. Rieser; I. Walter-Sack | titolo = Elevated plasma concentrations of homocysteine in antiepileptic drug treatment | url = https://archive.org/details/sim_epilepsia_1999-03_40_3/page/345 | rivista = Epilepsia | volume = 40 | numero = 3 | pp = 345-50 | mese=marzo| anno = 1999 | pmid = 10080517 }}</ref><ref>{{Cita pubblicazione |autore=Apeland T, Mansoor MA, Strandjord RE, Kristensen O |titolo=Homocysteine concentrations and methionine loading in patients on antiepileptic drugs |rivista=Acta Neurol. Scand. |volume=101 |numero=4 |pp=217–23217-23 |anno=2000 |mese=aprile|pmid=10770516 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10770516}}</ref>.
 
Il primidone si è visto poter esacerbare la [[porfiria epatica]] fin dal 1975; nel 1981 è stato dimostrato che il fenobarbital, uno dei metaboliti del primidone, induce da solo, in vitro, un aumento significativo delle concentrazioni della porfirina<ref name="Reynolds-1981">{{Cita pubblicazione | cognome = Reynolds | nome = NC. | coautori = RM. Miska | titolo = Safety of anticonvulsants in hepatic porphyrias | url = https://archive.org/details/sim_neurology_1981-04_31_4/page/480 | rivista = Neurology | volume = 31 | numero = 4 | pp = 480-4 | mese=aprile| anno = 1981 | pmid = 7194443 }}</ref>. Possono anche manifestarsi aumenti di enzimi epatici come [[gamma-glutamil transferasi]] e [[fosfatasi alcalina]]<ref name="www.torrinomedica.it"/>.
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== Gravidanza e allattamento ==
Le donne che assumono primidone, così come altri farmaci antiepilettici, possono assumere [[contraccettivi orali]]; tuttavia la loro efficacia è ridotta per via dell'aumentato metabolismo dovuto all'induzione enzimatica<ref name=Gilmour>{{Cita pubblicazione |autore=O'Brien MD, Gilmour-White S |titolo=Epilepsy and pregnancy |rivista=BMJ |volume=307 |numero=6902 |pp=492–5492-5 |anno=1993 |mese=agosto|pmid=8400940 |pmc=1678789 |url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8400940}}</ref>. La gravidanza è una [[controindicazione]] relativa all'uso del primidone; il controllo dell'epilessia ha la precedenza sul [[Teratogenesi|rischio teratogeno]] per via dell'alto rischio di [[aborto]] nel caso di accessi epilettici, soprattutto durante il parto<ref name="www.torrinomedica.it"/><ref name=Gilmour/>. Il primidone è associato ad aumento degli episodi di vomito; è raccomandata l'integrazione della dieta con [[acido folico]] per ridurre il rischio di difetti del [[tubo neurale]]. Il [[neonato]] può andare incontro a [[sedazione]] durante il [[parto]] e a sintomi da dipendenza nei giorni successivi<ref name=Gilmour/>. L'[[Allattamento materno|allattamento al seno]] andrebbe evitato, in quanto il farmaco viene escreto nel [[latte materno]] in discrete quantità<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Antiepileptic drug therapy in pregnancy II: fetal and neonatal exposure|autore=Hovinga CA, Pennell PB|rivista=Int Rev Neurobiol|anno=2008|pmid=18929086}}</ref>.
 
== Interazioni ==