DC Comics: differenze tra le versioni

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==== ''Crisi sulle Terre infinite'' e nuova fase editoriale (1985-1993) ====
Parallelamente all'investimento sul cosiddetto ''direct market'', che consente a DC Comics di interfacciarsi direttamente con il pubblico fidelizzato del fumetto supereroistico, la dirigenza Khan prende a ragionare su un nuovo tentativo di svecchiare e scremare la ''continuity'' narrativa, che ancora continua a rappresentare un ostacolo per il reclutamento di nuovi lettori.<ref name="les188">{{cita|Les Daniels|pp. 188-189}}.</ref> All'autore [[Marv Wolfman]] viene così commissionata ''[[Crisi sulle Terre infinite]]'', miniserie di dodici numeri distribuita tra il 1985 e il 1986: l'opera rappresenta un evento ''crossover'' tra i personaggi delle realtà parallele dell'universo DC, finalizzato ad azzerare il background narrativo dei personaggi, che vengono ''de facto'' resettati (in aggiunta alla distruzione di diverse realtà parallele).<ref name="jd171">{{cita|Julian Darius|pp. 171-186}}.</ref> Un particolare di ''Crisi sulle Terre infinite'', che peraltro contraddistingue la serie da come fu invece realizzata ''[[Guerre segrete]]'', miniserie Marvel del 1984, sta nel fatto che essa è arricchita da diversi ''tie-in'', ovvero capitoli inseriti nelle testate regolari, ed ha conseguenze così drastiche sull'universo narrativo DC da indurre gli appassionati a riferirsi alla ''continuity'' distinguendo la fase «Pre-Crisi» e quella «Post Crisi».<ref name="dc217">{{cita|Cowsill & Irvine|pp. 217-225}}.</ref> ''Crisi sulle Terre infinite'' consente anche di aprire nuovi sipari artistici: nel 1986 DC Comics pubblica miniserie di successo quali ''[[Watchmen]]'' e ''[[Batman: Il ritorno del Cavaliere Oscuro]]'', recepite dalla critica come capolavori della letteratura novecentesca;<ref name="ac89">Paul Brian McCoy, ''Chapter Ten: 1989'', in {{cita|The 1980s|pp. 246-278.}}</ref> nello stesso anno, il redattore Mark Nevelow fonda l'etichetta [[Piranha Press]], esplicitamente alternativa alla narrativa supereroistica, impostata sulla falsariga di [[Epic Comics]] (di proprietà di Marvel Comics) e [[Dark Horse Comics]].<ref name="ac89" /> Piranha Press non godrà di grande successo, chiudendo i battenti nel 1994, fungendo però da trampolino di lancio per [[Vertigo (DC Comics)|Vertigo]] (fondata nel 1993) e per una generale diversificazione di prodotti editoriali da parte di DC Comics.<ref name="ac89" /> Nel 1991, DC Comics si trasferisce al 1325 Fifth Avenue, New York.<ref name="sede" />
 
Sulla scia del successo dei lavori di fine anni ottanta, la prima metà degli anni novanta è caratterizzata anche per DC Comics dall'investimento sulle «miniserie evento», che promettono cioè di raccontare vicende cruciali per la comprensione e l'evoluzione di un certo universo narrativo.<ref name="dc243">{{cita|Cowsill & Irvine|p. 243}}.</ref> Forte spinta nelle vendite viene inoltre data dal mercato delle copertine ''variant'', ''limited'' e ''holo'', mantenuto vivo dalle fumetterie, che costituiscono ora l'80% dei canali di vendita dei fumetti.<ref name="dc243" /> Esemplare è la storia editoriale de ''[[La morte di Superman]]'' (1992), accolta dal pubblico con grande entusiasmo ed eccitazione, al punto da dar adito a una bolla speculativa incentrata sull'acquisto incontrollato di più copie dello stesso albo allo scopo di mandarlo fuori produzione e fargli acquisire valore.<ref name="dc243" /> L'evento ''La morte di Superman'' ha infatti una risonanza mediatica senza precedenti:<ref name="les218">{{cita|Les Daniels|pp. 218-219}}.</ref> il settantacinquesimo albo di ''Superman (vol. 2)'', contenente la storia in questione, vende oltre sei milioni di copie, risultando quindi nel secondo albo a fumetti più venduto nella storia del genere (dopo ''X-Men'' n. 1).<ref name="les218" /> Si tratta però di una semplice tappa di un filone sregolato di eventi spartiacque che richiedono ampio investimento per mantenere vivo l'interesse dei lettori una volta esaurita l'eccitazione per il singolo evento: a ''La morte di Superman'' segue ''Il Regno dei Superman'' (al termine della quale storia il sepolcro del vero Superman viene trovato vuoto), quindi ''Resurrezione'' (che si conclude con il ritorno di Superman) e il matrimonio tra [[Clark Kent]] e [[Lois Lane]].<ref>Rogern Stern (testi) e Bob McLeod (disegni), ''Action Comics'' n.662, DC Comics, New York, febbraio 1991.</ref> Tutti questi espedienti finiscono tuttavia per snaturare il personaggio, e DC Comics prende atto della degenerazione della politica editoriale sensazionalistica.<ref name="ch93">{{cita web|url=http://www.weeklystandard.com/articles/crash-1993_573252.html?page=2|titolo=The crash of 1993|accesso=1º aprile 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140407083058/http://www.weeklystandard.com/articles/crash-1993_573252.html?page=2|dataarchivio=7 aprile 2014|urlmorto=sì}}</ref> Intanto, nel 1995 la casa editrice si trasferisce al 1700 Broadway, New York.<ref name="sede" />
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A metà anni novanta, l'industria del fumetto statunitense deve infine far fronte allo scoppio della bolla speculativa: come altre case concorrenti, tra cui Marvel Comics (che nel 1996, stremata dall'aumento insostenibile della propria offerta, dichiara bancarotta), anche DC Comics deve ridimensionare la propria offerta di testate supereroistiche, ormai pubblicate a prezzi rienuti dal pubblico eccessivi.<ref name="ch93" /> A differenza dei propri rivali, però, DC Comics può giovarsi del successo parallelo dell'etichetta [[Vertigo (DC Comics)|Vertigo]], fondata nel 1993, lanciata con le miniserie ''Enigma'', di Milligan e Fegredo, e ''[[Death: l'alto costo della vita]]'', di [[Neil Gaiman|Gaiman]] e [[Chris Bachalo|Bachalo]].<ref name="les224">{{cita|Les Daniels|pp. 224-225}}.</ref> Molte altre opere pubblicate da Vertigo, come ''[[Sandman]]'', ''[[Swamp Thing]]'' e ''[[Doom Patrol]]'', sono frutto del lavoro di autori britannici che, in questo frangente, costituiscono la ''British Invasion'' dell'editoria fumettistica statunitense, orientata alla produzione di opere meno ''mainstream'' e pensate per un pubblico più maturo.<ref name="les224" />
 
Al di là del progetto Vertigo, rilevante è anche la linea Milestone, fondata nel 1992 e distribuita da DC Comics, che si propone di dar spazio a una letteratura supereroistica orientata al multiculturalismo, un'istanza nata in opposizione alla scarsa presa in considerazione di personaggi non bianchi nelle storie ''mainstream''.<ref name="les232">{{cita|Les Daniels|pp. 232-233}}.</ref> Pur non godendo dello stesso successo di Vertigo, Milestone, in aggiunta alla serie regolare ''Hardware'', contribuirà all'universo DC principalmente attraverso la creazione originale [[Static (DC Comics)|Static]]; la linea chiuderà nel 1997.<ref>Le quattro serie di lancio dell'etichetta: ''Hardware'',''Bloody Syndicate'', ''Icon'' e ''Static'', chiudono tutte tra il 1996 e il 1997</ref> Nel 1994, invece, Piranha Press viene rinominata [[Paradox Press]], avviando così un produzione trilaterale: i ''Factoid Books'' (miniserie ispirate a leggende urbane e teorie del complotto), la ''Fictional Line'' (dedicata ai lavori di nicchia di autori celebri) e le raccolte di opere già edite.<ref name="les238">{{cita|Les Daniels|pp. 238-239}}.</ref> Tra i lavori principali dell'etichetta si segnalano ''[[A History of Violence: A Small Town Killing]]'' (al quale si ispirerà [[David Cronenberg]] per la pellicola ''[[A History of Violence]]'') e ''Road to Perdition'' (poi trasposta in ''[[Era mio padre]]'' di [[Sam Mendes]]);<ref name="les238" /> l'etichetta chiuderà nel 2004. Nel 1996 è invece la volta di [[Helix (casa editrice)|Helix]], etichetta orientata al genere fantascientifico.<ref name="ac96">Jason Sacks, ''Chapter Seven: 1996'', in {{cita|The 1990s|pp. 194-221.}}</ref> Nel corso della sua breve vita, si distingue per pubblicazioni quali ''Bloody Mary'' di [[Garth Ennis]] e ''[[Transmetropolitan]]'' di [[Warren Ellis]];<ref name="ac96" /> cesserà le pubblicazioni già nel 1998.<ref name="ac96" />
 
Nell'agosto 1998 DC Comics acquisisce [[WildStorm]], marchio fondato da [[Jim Lee]] per [[Image Comics]] nel 1991 per la distribuzione di opere ''creator-owned'' (delle quali gli autori conservano cioè i diritti).<ref name="roadjl">George Khoury in ''Image Founder: Jim Lee'', in ''Image Comics: The Road to Independence'', TwoMorrows Publishing, Raleigh (North Carolina), giugno 2007, pp.46-61</ref><ref name="les258">{{cita|Les Daniels|pp. 258-259}}.</ref> Questo passaggio, che consente a DC Comics di appropriarsi dei diritti di distribuzione di storie di spicco quali [[Authority (fumetto)|''Authority'']] di Ellis e ''[[Astro City]]'' di [[Kurt Busiek|Busiek]],<ref name="les258" /> segna l'ingresso dello stesso Jim Lee in DC: l'autore non solo manterrà la direzione artistica su Wildstorm, ma verrà anche incaricato di rilanciare e rivitalizzare le testate di Superman, Batman e della Justice League. Nell'ambito della trattativa, la DC Comics acquisisce anche [[America's Best Comics]], etichetta di [[Alan Moore]], che, di ritorno sotto l'ala DC, lavorerà a ''[[La Lega degli Straordinari Gentlemen]]'' (da cui verrà tratto il lungometraggio ''[[La leggenda degli uomini straordinari]]'' nel 2003), ''[[Tom Strong]]'', ''[[Promethea]]'' e ''Top Ten''.<ref name="les258" /><ref>Alan Moore e AA.VV. (testi-disegni), ''Promethea'' nn.1-32, DC Comics-America's Best Comics, New York, 1999-2005</ref> Relativamente a Wildstorm, negli anni a venire l'etichetta rappresenterà il principale canale di interazione tra DC Comics e vari brand cinematografici e/o videoludici: dopo un'iniziale tentativo di adattamento a fumetti dell'universo di ''[[Star Trek]]'' nel 2000-2001, nel corso degli anni duemila Wildstorm riuscirà a stringere accordi di trasposizione con [[New Line Cinema]] (adattando saghe horror quali ''[[Nightmare]]'' e [[Venerdì 13 (serie di film)|''Venerdì 13'']]), [[Blizzard Entertainment]] (per la trasposizione di ''[[World of Warcraft]]''), [[Epic Games]] (per la trasposizione di ''[[Gears of War]]'') e altri brand ancora.<ref name="alex335">{{cita|Cowsill & Irvine|pp. 286-335}}.</ref>