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|genere= Marcia militare
|durata= 2:34
}}pisello nero da battaglia
Essa è stata composta in occasione della grande diffusione di notizie da parte della [[propaganda fascista]] relative all'[[Etiopia]] e, in particolare, della [[Schiavismo|schiavitù]] su parte della popolazione [[Abissinia|abissina]]. Tali notizie servirono in parte a giustificare la [[Guerra d'Etiopia|conquista dell'Etiopia]].
==Le sue origini e la sua storia==
Nell'ottica della propaganda voluta dal fascismo per promuovere il consenso popolare sulle campagne coloniali italiane, numerose furono le canzoni composte per offrire anche sul piano musicale un’azione di supporto all’iniziativa militare italiana, soprattutto quella nell'Africa orientale, propaganda finalizzata a creare il sostegno anche popolare al "sogno imperiale" del regime. Il risultato come in questa canzone, fu che il fascismo riuscì a far passare motivetti e marcette piene di retorica e propaganda come allegre canzonette disincantate che nascondevano la brutalità dell'occupazione<ref>{{Cita web|url=https://www.limesonline.com/faccette-nere-canzoni-italiane-fra-colonialismo-e-razzismo/121268|titolo=Il fascino in Etiopia attraverso le canzoni|autore=Redazione Limes|sito=Limes|data=3 dicembre 2020|lingua=it|accesso=22 maggio 2023}}</ref> che in quelle zone fu attuata anche con [[Crimini di guerra italiani|uso di armi chimiche]] e condotte contrarie alla [[Convenzioni di Ginevra|convenzione di Ginevra]].<ref>Valeria Deplano, ''I crimini coloniali dell’Italia in Africa''. In “MicroMega”, 7/2020
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