Varano de' Melegari: differenze tra le versioni

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'''Varano de' Melegari''' (''Varàn di Melgär'' in [[dialetto parmigiano]]<ref>{{cita|Capacchi|p. 895}}.</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Parma]] situato nella bassa [[valle del Ceno]] a circa 30&nbsp;km dal [[Parma|capoluogo]].
 
== Storia ==
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Nel 1405<ref name="Storia del Capoluogo"/> [[Rolando il Magnifico]] entrò in guerra con i [[Rossi di Parma|Rossi]] e i [[Terzi di Sissa|Terzi]] per il controllo di alcuni luoghi strategici della pianura parmense; il castello fu allora conquistato da [[Ottobuono de' Terzi]], che lo consegnò ai [[Visconti]].<ref name="castellodivarano.it">{{cita web|url=http://www.castellodivarano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1&Itemid=151|titolo=Cenni Storici|accesso=6 luglio 2016|urlmorto=sì|dataarchivio=29 giugno 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160629160723/http://www.castellodivarano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1&Itemid=151}}</ref>
 
Nel 1431 Rolando Pallavicino fu investito del feudo di Varano dal duca [[Filippo Maria Visconti]].<ref name="Castello Varano Melegari"/> Tuttavia nel 1441 [[Niccolò Piccinino]] convinse il milanese del tradimento del marchese e si fece incaricare di conquistare lo [[Stato Pallavicino]]; attaccato su più fronti, il Pallavicino fu costretto alla fuga e tutti i suoi feudi furono incamerati dal duca di Milano.<ref>{{cita|Pezzana|pp. 446-448}}.</ref> Nel 1445 Rolando diede prova di lealtà al Visconti, che acconsentì alla restituzione di quasi tutte le terre confiscate, a eccezione di [[Monticelli d'Ongina]] e alcuni altri feudi donati al Piccinino.<ref>{{cita|Pezzana|p. 498}}.</ref>
 
Nel 1480 il castello passò agli [[Sforza]] e fu subito alienato dal duca [[Gian Galeazzo Maria Sforza|Gian Galeazzo]] al marchese [[Gianfrancesco I Pallavicino]] di [[Zibello]].<ref name="Castello Varano Melegari"/> Nel 1526, alla morte del marchese Bernardino, il feudo fu frazionato tra i suoi due figli Pallavicino e Gian Francesco, i cui eredi si spartirono il territorio fino al 1588, quando lo [[Stato Pallavicino]] fu soppresso dal duca [[Alessandro Farnese]], che ne annetté il territorio al [[ducato di Parma e Piacenza]]; i marchesi tuttavia conservarono il possesso del castello e mantennero alcuni privilegi sulla zona, tra cui la facoltà di promulgare leggi, amministrare la giustizia e nominare le cariche pubbliche.<ref name="Storia del Capoluogo"/>
 
Nel 1782 morì l'ultimo marchese Ercole Pallavicino, arciprete della [[pieve di Cusignano]], estinguendo il ramo di Varano della casata; tutti i suoi beni furono ereditati dai marchesi Bergonzi,<ref>{{cita|Chini|p. 30}}.</ref> che mantennero i diritti feudali fino al 1805, quando gli editti [[Napoleone|napoleonici]] sancirono la loro abolizione; fu nominato allora il primo sindaco (o ''maire'') del comune.<ref name="Storia del Capoluogo"/>
 
In seguito alla [[Restaurazione]] Varano entrò definitivamente a far parte del ducato di Parma e Piacenza, alle dipendenze di [[Borgo San Donnino]] (l'odierna Fidenza); il territorio comunale fu esteso nel 1870 alle due frazioni di Vianino e Viazzano.<ref name="Storia del Capoluogo"/>