Raffaele Cutolo: differenze tra le versioni

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Biografia: In realtà, fu Bardellino a rifiutare la tregua
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La graduale crescita del potere della NCO non può che disturbare le famiglie della vecchia [[camorra]] campana, come gli Zaza (affiliati alla mafia siciliana) e i [[Clan Giuliano|Giuliano]] di [[Forcella (Napoli)|Forcella]] che si riuniscono in un'associazione provvisoria detta ''Onorata Fratellanza''. In principio [[Michele Zaza]], [[Luigi Giuliano]], [[Antonio Bardellino]] e [[Luigi Vollaro]] sottoscrivono con Cutolo un patto nella convinzione di poter scongiurare qualsiasi divergenza: il boss di Ottaviano potrà fare ciò che vuole in provincia di Napoli mentre nel capoluogo dovranno comandare loro. Dopo poco però Cutolo torna a chiedere tangenti sugli incassi delle bische clandestine e una percentuale su ogni cassa di sigarette spingendo gli altri gruppi ad allearsi contro di lui e a chiedere la mediazione di [[Alfonso Rosanova]]. In questo momento, a [[San Cipriano d'Aversa]] nasce la [[Nuova Famiglia]] o NF rappresentata da [[Lorenzo Nuvoletta]], [[Carmine Alfieri]] (che si era rifiutato di aderire alla NCO), [[Michele Zaza]], [[Umberto Ammaturo]] ed infine [[Antonio Bardellino]], ritenuto fondatore dell'omonima organizzazione e del [[clan dei Casalesi]]. La lotta tra le fazioni fu alquanto sanguinosa: le vittime furono 85 nel [[1979]], 148 nel [[1980]], 295 nel [[1981]], 264 nel [[1982]], 290 nel [[1983]]. Tra gli episodi, si ricorda il 30 maggio 1981 l'esplosione di un [[ordigno]] nei pressi della villa di Raffaele Cutolo, per ordine di [[Antonio Bardellino]] e [[Umberto Ammaturo]].
 
Nell'estate del [[1981]], presso la [[masseria]] dei Nuvoletta di Poggio Vallesana - presente, per [[Cosa Nostra]] siciliana, anche il capo dei Corleonesi [[Totò Riina]] - i boss si riuniscono per porre fine alla mattanza, una tregua che CutoloBardellino non sembra volere accettare.<ref>{{cita libro| autore-capitolo-nome=Bruno | autore-capitolo-cognome=De Stefano | capitolo=Lo scontro con i napoletani| titolo=L'esercito del Professore| curatore= | anno=2018 | editore=[[Newton & Compton]] | città=Roma | ed=1 | pp=176-177| ISBN=9788822720573 }}</ref> Infatti, dopo poco tempo i cutoliani uccidono Salvatore Alfieri, fratello di Carmine, e la guerra riprende, a tutti i livelli ed in tutti gli ambienti. A tal fine, le carceri sono suddivise in due sezioni separate, una per i cutoliani (in numero maggiore) e l'altra per gli affiliati alla [[Nuova Famiglia]], ritenuti militarmente meglio organizzati; ma tuttavia alcuni sostengono che il fattore decisivo per la caduta di Cutolo sia in realtà stata la graduale perdita di appoggio politico.{{senza fonte}}
 
=== Il trasferimento ad Ascoli, il ruolo nel sequestro Cirillo e i rapporti con le istituzioni ===