Frank Miller: differenze tra le versioni

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=== Gli esordi nel fumetto (1978-1979) ===
{{Citazione|Di tanto in tanto un nuovo vero grande artista esplode come una granata nel panorama dei fumetti Marvel! (Citiamo) il travolgente Roger McKenzie, lo stravagante Klaus Janson, Joe Rosen, George roussosRoussos. Il magrolino Frank Miller è un'artista di questa categoria.|Al Milgrom e Jim Shooter quando presentano il nuovo disegnatore regolare per la serie ''Daredevil'' sul n.158 (maggio, 1979), il primo albo del personaggio disegnato da un giovane Frank Miller<ref name=ac79>Jason Sacks, in "Chapter Ten: 1979 - Post-Implosion Malaise" in {{cita| The 1970s | pp. 254-277}}.</ref>.}}
 
Frank Miller nasce il 27 gennaio [[1957]] a [[Olney (Maryland)|Olney]], nel [[Maryland]], da una famiglia di origini [[irlandesi]] e di fede [[Cattolicesimo|cattolica]], quintogenito di sette figli di un [[carpentiere]]-[[elettricista]] e di un'[[infermiere|infermiera]]<ref name= ac78>Keith Dallas, in "Chapter Nine: 1978 - DC's Implosion", in {{cita| The 1970s | pp. 230-253}}.</ref>. Si trasferisce con la sua famiglia a [[Montpelier (Vermont)|Montpelier]], nel [[Vermont]], vivendo una giovinezza relativamente isolata rispetto ai suoi coetanei e sviluppando precocemente una passione per il disegno, lo [[storytelling]] e il fumetto<ref name=ac78/>. Durante gli anni alla locale Union 32 High School già si diletta a scrivere e disegnare [[Striscia a fumetti|strisce a fumetti]] pubblicate su [[fanzine]]s con poche copie di tiratura, il suo destino come fumettista è presto deciso e per il giovane Frank non vi è un "piano B"<ref name=ac78/>. Già prima dei vent'anni vuole diventare un disegnatore di comic book o lavorare (come creativo) nel campo cinematografico, altra sua grande passione<ref name=ac78/>. Nella seconda metà degli [[Anni 1970|anni Settanta]], poco dopo aver terminato il liceo, manda a vari editor e autori il suo [[portfolio]], il primo che gli presta attenzione è il compianto [[Neal Adams]], il quale gli manda dei feedback su come deve migliorare le sue tavole, allora piene di errori e con segni evidenti della sua inesperienza<ref name=ac78/>. Il contatto tra i due rimane comunque continuo per diverso tempo e Neal continua a dare suggerimenti al giovane di Onley, questo finché non sembra pronto per una storia d'esordio<ref name=ac78/>. Grazie al celebre artista, Miller ottiene la commissione per realizzare una short-story su ''Twilight Zone'' (serie ispirata all'omonima serie televisiva), pubblicata dalla ''Golden Key'' nel [[1978]] a cui segue un'altra storia breve per l'antologico ''Weird War Tales'' per la ''DC Comics''<ref name=ac78/>. La decisione è presa, Frank vuole imporsi come grande fumettista al pari di quanto ha fatto il giovanissimo [[Bob Dylan]] nel campo musicale<ref name=finn/>. Tra i principali fumettisti a cui si ispira vi sono Neal Adams (suo primo mentore), [[Jack Kirby]] (il ''King of Comics''), [[Frank Frazetta]] (rivoluzionario illustratore, creatore di [[Vampirella]], celebri cover su ''Conan the Barbarian'' e di genere fantasy) e [[Will Eisner]] (la cui opera ''[[Contratto con Dio]]'' è spesso accreditata come prima graphic novel della storia dei comic). All'età di 21 anni, Frank si è già trasferito a [[New York]], all'epoca capitale e centro creativo del fumetto statunitense (sede delle major del settore quali la Marvel e la DC)<ref name=finn/>. L'esordio nel mondo dei comic statunitensi avviene quindi durante l'epoca denominata ''Bronze Age'' ([[1970]]-[[1985]]), un periodo turbolento che vede l'imporsi di nuovi formati, di un nuovo tipo di distribuzione dei fumetti (il ''Marcato Diretto'' delle fumetterie e librerie) alternativo alle edicole e drugstore, l'esordio del primo vero blockbuster cinematografico nel genere dei cinecomic e che vede la Marvel superare la DC nelle vendite. Gli autori più acclamati dalla critica sono: Neal Adams, Steve Gerber, Roy Thomas, Barry Smith, R. Crumb, Art Spiegelman, Don McGregor, Jim Starlin, Will Eisner. A questi si aggiunge Jack Kirby che però vede il suo declino avendo iniziato gli anni settanta come il più grande artista di comic vivente e alla fine di questo decennio si ritrova di fatto fuori dal settore avendo perso il richiamo e il plauso dei lettori (anche della critica specializzata).