Primo viaggio di James Cook: differenze tra le versioni

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[[File:Royal Society, London.jpg|miniatura|sinistra|La sede della Royal Society a [[Londra]]]]
 
Il 16 febbraio 1768 la Royal Society chiese a re [[Giorgio III del Regno Unito]] di finanziare una spedizione scientifica verso l'[[oceano Pacifico]] per studiare e osservare il transito di Venere davanti al Sole (previsto per l'anno successivo) e consentire la misurazione della [[Unità astronomica|distanza dalla Terra al Sole]]<ref>{{cita|Rigby e van der Merwe 2002|p. 24}}.</ref>. La [[Sovrani britannici|Corona]] approvò la spedizione e l'[[Ammiragliato (Regno Unito)|Ammiragliato]] decise di combinare il viaggio scientifico con una missione riservata avente lo scopo di effettuare ricerche nel Pacifico meridionale, a caccia dei segni dell'ipotetico continente ''Terra Australis incognita''<ref>{{Cita web|url=http://www.foundingdocs.gov.au/item.asp?dID=34|titolo=Secret Instructions to Lieutenant Cook 30 July 1768 (UK)|editore=National Library of Australia|anno=2005|accesso=13 luglio 2014|lingua=en|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080721065703/http://foundingdocs.gov.au/item.asp?dID=34}}</ref>. Gli obiettivi della spedizione furono prontamente rivelati dalla stampa britannica: «Il signor Banks, il Dr. Solano e Mr. Green, l'Astronomo, si troveranno a Deal, per imbarcarsi a bordo della ''Endeavour'', comandata dal capitano Cook, per i mari del Sud, sotto la direzione della Royal Society, per osservare il transito di Venere della prossima estate, e per fare esplorazioni a Sud e a Ovest di Capo Horn»<ref>''Lloyd's Evening Post,'' 3-5 agosto 1768, ''The St. James's Chronicle,'' 4-6 agosto 1768</ref><ref>{{cita|Lincoln|ppp. 15}}.</ref>. Il ''London Gazetteer'' fu più esplicito quando riferì il 18 agosto 1768: «I signori, in procinto di navigare tra pochi giorni per ''George's Land'', la nuova isola scoperta nell'oceano Pacifico, con l'intento di osservare il transito di Venere, sono allo stesso modo, come siamo credibilmente informati, volti a tentare alcune nuove scoperte in quel vasto tratto sconosciuto, sopra la latitudine 40»<ref>Contenuto anche nel ''Lloyd's Evening Post'' del 19 agosto e nel ''The New York Journal'' del 3 novembre 1768.</ref>. Un altro articolo riportò che «il principale e quasi unico vantaggio nazionale» dell'isola scoperta dal Capitano Wallace, cioè Tahiti, era «la sua situazione [geografica vantaggiosa, ndt] per esplorare la Terra Incognita dell'emisfero australe», e che «L'Endeavour, un ''Nord-Country Cat'', acquistato dal governo e comandato da un Luogotenente della Marina, si sta approvvigionando a Deptford per il Mare del Sud, concepito per essere destinato all'isola appena scoperta»<ref>{{en}}The ''Boston Chronicle'' [Mass.], 12 September 1768.</ref>.
 
La Royal Society suggerì che il comando venisse affidato al geografo scozzese [[Alexander Dalrymple]], la cui nomina era subordinata all'ottenimento di un [[Brevetto (militare)|brevetto]] come capitano nella Royal Navy che lo studioso si affrettò a richiedere. Dalrymple era stato tra i maggiori sostenitori della spedizione che, a suo dire, avrebbe preso contatto con i circa 50 milioni di abitanti stimati del continente meridionale con i quali, avrebbe detto, «al momento non c'era commercio dall'Europa laggiù, anche se le briciole di questa mensa sarebbero sufficienti per mantenere il potere, il dominio e la sovranità della Gran Bretagna, impiegando tutte le sue fabbriche e navi»<ref>{{en}}Alexander Dalrymple, ''An Historical Collection of the Several Voyages and Discoveries in the South Pacific Ocean'', Vol.I, Londra, 1767 e 1770, pp. XXVIII–XXIX.</ref>. Tuttavia il [[Lista dei lord grand'ammiragli e dei primi lord dell'ammiragliato|primo lord dell'Ammiragliato]] [[Edward Hawke]] si oppose, arrivando a dire che avrebbe preferito tagliarsi la mano destra piuttosto che dare il comando di una nave della Marina a qualcuno non addestrato come marinaio<ref name="gutenberg">{{Gutenberg|no=14423 |nome=A General History and Collection of Voyages and Travels, Vol. 12|bullet=none}}, editore e introduzione di [[Robert Kerr (scrittore)|Robert Kerr]], nota a piè di pagina 3.</ref>. Tale reazione era dovuta a un precedente episodio di insubordinazione avvenuto a bordo della corvetta HMS ''Paramour'' nel 1698, quando gli ufficiali della Marina si rifiutarono di prendere ordini dal comandante civile dottor [[Edmond Halley]]<ref name="gutenberg"/>. L'impasse fu superata quando l'Ammiragliato propose [[James Cook]], un ufficiale di marina con notevoli conoscenze in matematica e cartografia<ref name="Courier1878">{{Cita news |cognome=McDermott |nome=Peter Joseph |titolo=Pacific Exploration |pubblicazione=The Brisbane Courier |p=5 |editore=Brisbane Newspaper Company Ltd |data=6 novembre 1878 |url=http://ndpbeta.nla.gov.au/ndp/del/article/1376345?searchTerm=James+Cook |accesso=13 luglio 2014 |lingua=en |urlmorto=sì }}</ref>: gradito a entrambe le parti, Cook fu promosso a [[tenente di vascello]] e nominato comandante della spedizione<ref>{{Cita|Rigby e van der Merwe 2002|p. 30}}.</ref>.
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La ''Earl of Pembroke'' fu acquistata dall'Ammiragliato nel maggio 1768 per 2&nbsp;840 [[sterlina britannica|sterline]], 10 [[Shilling|scellini]] e 11 [[penny]]<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Knight |nome=C. |titolo=H.M. Bark Endeavour |rivista=Mariner's Mirror |volume=19 |numero=3|pp=292-302 |editore=Nautical Research Guild |anno=1933 |url=http://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/00253359.1933.10655709#.U8JQy7Hud-w|doi=10.1080/00253359.1933.10655709|lingua=en}}</ref>{{efn|Al cambio attuale, considerando un potere d'acquisto della sterlina del tempo tra 93 e 114 volte superiore a quello moderno<ref>{{cita web|url=http://www.argentinglesi.com/valoreargento.php|titolo=Il valore della sterlina nel tempo - Grafico con dettaglio dal 1660 al 2004|accesso=2 ottobre 2014}}</ref>, si avrebbe un valore compreso tra le 265.000 e le 326.000 sterline.}} e salpò con destinazione [[Deptford]] sul [[Tamigi]] in vista della preparazione per il viaggio. Lo [[scafo]] fu impermeabilizzato e [[Calafataggio|calafatato]] e furono costruiti un terzo ponte interno dotato di cabine, una polveriera e magazzini<ref>{{Cita|Hosty e Hundley 2003|p. 61}}.</ref>; vennero altresì fornite una [[lancia (imbarcazione)|lancia]], una [[pinaccia]] e una [[iolla]], e inoltre fu dotata di una serie di remi da {{converti|28|ft|abbr=off}} per consentire alla nave la manovra in caso di bonaccia o se fosse stata disalberata<ref>{{Cita|Marquardt 1995|p. 18}}.</ref>. Dopo la messa in servizio ufficiale nella Royal Navy come ''His Majesty's Bark the Endeavour''{{efn|Nella marina inglese con ''bark'' si denomina un [[brigantino a palo]] con tre alberi e vele quadre; in questo caso la nave aveva tre alberi a vele quadre, ma esisteva già in servizio una HMS (''[[His Majesty's Ship]]'', cioè "nave di sua maestà") ''Endeavour'' e quindi questa venne denominata ''His Majesty's Bark''.}}, la nave fu dotata di dieci cannoni da 4 [[Libbra#Unità britannica e americana|libbre]] e dodici cannoni girevoli per la difesa contro eventuali attacchi dei nativi durante l'esplorazione del Pacifico<ref>{{Cita|Marquardt 1995|p. 13}}.</ref>.
 
La Royal Society fornì gli strumenti necessari per le osservazioni astronomiche, tra cui due [[telescopio riflettore|telescopi riflettori]] realizzati dal matematico [[James Short]], due orologi e un [[Quadrante (astronomia)|quadrante]]; la dotazione era completata dal telescopio personale di [[Daniel Carlsson Solander]] e da un altro telescopio avuto dalla Royal Navy<ref name="Orchiston">{{cita pubblicazione|url=http://journals.cambridge.org/article_S1743921305001262|titolo=James Cook's 1769 transit of Venus expedition to Tahiti|autore=Wayne Orchiston|editore=International Astronomical Union|pp=52-66|anno=2004|doi=10.1017/S1743921305001262|lingua=en}}</ref><ref name="HistRoyalSoc">{{cita libro|titolo=A History of the Royal Society, with Memoirs of the Presidents|volume=2|autore=Charles Richard Weld|anno=1848|editore=John W. Parker|pp=23–4423-44|url=http://books.google.ie/books?id=h8IwAQAAMAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|lingua=en}}</ref>.
 
Le provviste caricate all'inizio del viaggio includevano 6&nbsp;000 pezzi di carne di maiale e 4&nbsp;000 di manzo, 9 tonnellate di pane, 5 tonnellate di farina, 3 tonnellate di crauti, 1 tonnellata di uva passa e diversi quantitativi di formaggio, sale, piselli, olio, zucchero e farina d'avena. La riserva di alcool consisteva in 250 barili di birra, quarantaquattro di acquavite e diciassette di rum<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|p. 613}} che cita i ''Minutes of the Royal Navy Victualling Board'' del 15 giugno 1768.</ref>.
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La Royal Society e in particolare Alexander Dalrymple, geografo e idrografo dell'Ammiragliato britannico, credevano che la terra dovesse esistere<ref name="cita-Hough-1994-p182">{{Cita|Hough 1994|p. 182}}.</ref><ref>''[https://www.archive.org/stream/cihm_35630#page/n7/mode/2up An Historical Collection of the Several Voyages and Discoveries in the South Pacific Ocean]'', vol 1, on Archive.org</ref> e che la migliore occasione per la Gran Bretagna di scoprirla e reclamarne le favolose ricchezze, in anticipo su qualsiasi altra potenza europea, consistesse nell'utilizzare come copertura proprio la missione di Cook, che oltretutto utilizzava una nave piccola e poco appariscente come la ''Endeavour''<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=KTsgKZtYylsC&pg=PA17&dq=using+Cook%27s+Transit+of+Venus+mission+as+a+cover+terra+australis&hl=it&sa=X&ei=kDrdU5heyqzRBZSngZAH&ved=0CB8Q6AEwAA#v=onepage&q=using%20Cook%27s%20Transit%20of%20Venus%20mission%20as%20a%20cover%20terra%20australis&f=false|autore=John Darkin|titolo=From Cook to Convicts: A Voyage of Adventure, Mayhem and Discovery|pp=16-19|editore=Exisle Publishing|anno=2010|isbn=978-1-921497-77-3|lingua=en}}</ref>.
 
Cook stesso, però, aveva forti dubbi sulla reale esistenza del continente<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=1C_ZKQnqmD0C&pg=PA175&dq=Cook+was+very+skeptical+on+the+continent%27s+existence&hl=it&sa=X&ei=41XmU4H8AoqX1AWL1oCoCg&ved=0CCYQ6AEwAQ#v=onepage&q=Cook%20was%20very%20skeptical%20on%20the%20continent%27s%20existence&f=false|autore=Vanessa Collingridge|titolo=Captain Cook|p=175|editore=Random House|anno=2011|isbn=978-1-4481-1716-1|lingua=en}}</ref>. Con l'aiuto di un tahitiano chiamato [[Tupaia (navigatore)|Tupaia]], forte di una vasta conoscenza della geografia del Pacifico, Cook raggiunse la [[Nuova Zelanda]] il 6 ottobre 1769: l'equipaggio divenne così il secondo gruppo di [[Gruppi etnici dell'Europa|europei]] a riuscire nell'impresa già compiuta da Abel Tasman più di un secolo prima, nel 1642. Circa un mese dopo, il 9 novembre, il ''master's mate'' John Gore divenne la prima persona registrata della spedizione a sparare e a uccidere, pare per un banale alterco per un pezzo di stoffa, un uomo di origine [[Maori]]<ref>{{cita web|sito=The Captain Cook Society|titolo= John Gore - The Quiet Mariner|url=https://www.captaincooksociety.com/cooks-life/people/cooks-officers-and-crew-and-contemporaries/john-gore-the-quiet-mariner|anno=2004|accesso=29 agosto 2014|lingua=en}}</ref>. Cook mappò l'intero litorale della Nuova Zelanda, facendo solo alcuni piccoli errori (come scambiare la [[Penisola di Banks]] per un'isola<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|pp. 253–357253-357}}.</ref> e ritenere invece che l'[[Isola Stewart|isola Stewart o Rakiura]] fosse una penisola dell'Isola Sud<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=F0CKIxwLT-oC&dq=James+Cook+South+Cape+Stewart+Island&hl=it&source=gbs_navlinks_s|autore=Christopher Kemp|titolo=Floating Gold: A Natural (and Unnatural) History of Ambergris|editore=University of Chicago Press|anno=2012|lingua=en}}</ref>).
 
==== Lo stretto di Cook ====
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[[File:A Chart of Part of the Sea Coast of New South Wales on the East Coast of New Holland from Cape Morton to Cape Palmerston WDL6774.png|miniatura|Mappa di Cook del 1771 con uno dei primi tracciati della linea della costa orientale australiana]]
 
Cook impostò quindi la rotta verso ovest con l'intenzione di trovare la [[Terra di Van Diemen]] (l'attuale [[Tasmania]], avvistata da Tasman) per stabilire se essa facesse o no parte del leggendario continente meridionale<ref name="cita-Wharton-2014-pp237-238">{{Cita|Wharton 2014|pp. 237–238237-238}}.</ref>. Tuttavia la ''Endeavour'' fu costretta a mantenere una rotta più settentrionale a causa di venti prevalenti e navigò in avanti fino a quando un pomeriggio fu avvistata terra, che Cook chiamò [[Point Hicks]]<ref name="Wharton"/>. Egli calcolò correttamente che la Terra di Van Diemen dovesse trovarsi più a sud della loro posizione, ma avendo trovato che la costa continuava verso una linea sud-ovest, registrò il suo dubbio che questa massa di terra appena incontrata fosse a essa collegata<ref name="cita-Wharton-2014-pp237-238"/>. Il punto di approdo si trovava sulla costa sud-orientale del continente australiano e così facendo la sua spedizione diventò la prima registrata in cui degli europei avevano incontrato la sua costa orientale. Cook riportò l'evento così:
 
{{Citazione|Il punto più a Sud della terra che abbiamo avvistato risultava a W<small>1/4</small>S da noi e ho giudicato si trovasse a una latitudine di 38 ° .. 0 'S ° e longitudine di 211 ° .. 07' W<sup>t</sup> dal Meridiano di Greenwich. L'ho chiamato Point Hicks, perché il tenente Hicks è stato il primo a individuare questa terra.|James Cook|The Southermost Point of land we had in sight which bore from us W<small>1/4</small>S I judged to lay in the Latitude of 38°..0' S° and in the Longitude of 211°..07' W<sup>t</sup> from the Meridion of Greenwich. I have named it Point Hicks, because Leuit<sup>t</sup> Hicks was the first who discover'd this land.|lingua=en}}
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Prima di lasciare l'Inghilterra, Cook aveva studiato le vecchie mappe olandesi ed era abbastanza sicuro che Abel Tasman avesse già scoperto nel 1642 che la terra di Van Diemen fosse un'isola separata dalla terraferma continentale da quello che oggi è noto come [[stretto di Bass]]. Secondo studi del [[XX secolo]] Cook, idrografo pieno di talento e diligente, probabilmente ipotizzò rapidamente la probabilità che ci fosse uno stretto. Ancora una volta però, Cook dovette ricordare le abituali istruzioni verbali ricevute dall'Ammiragliato per nascondere scoperte strategicamente importanti che avrebbero potuto diventare rischiose per la sicurezza, come quelle di isole in mare aperto dalle quali sarebbero potute partire operazioni organizzate da una potenza ostile<ref name="whitehall">{{cita web|url=https://www.captaincooksociety.com/home/detail/whitehall-s-secrets-and-captain-cook|sito=captaincooksociety.com|titolo=Whitehall’s Secrets and Captain Cook|autore=Margaret Cameron-Ash|data=2014|accesso=24 febbraio 2019}}</ref>.
 
Di conseguenza, come già avvenuto dopo la probabile identificazione dello stretto di Foveaux, nel suo diario il capitano camuffò la sua scoperta con una sorta di indovinello<ref>{{cita libro |cognome=Beaglehole |nome=J.C. |titolo=Journals vol.I |data=1968 |editore=Hakluyt Society |città=Cambridge |isbn=0-85115-744-0 |p=299|lingua=inglese}}</ref> e sulle sue carte disegnò una cortina dissimulando il canale disegnando una falsa linea di costa fino a un probabilmente inventato Point Hicks<ref>{{cita libro |cognome=Cameron-Ash |nome=M. |titolo=Lying for the Admiralty |data=2018 |editore=Rosenberg |città=Sydney |isbn=978-0-648-04396-6 |pp=148–154148-154|lingua= inglese}}</ref>. Lo stratagemma di Cook funzionò tanto che l'insularità della Tasmania fu dissimulata per altri tre decenni<ref name="whitehall"/>.
 
==== Botany Bay ====
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[[File:Track of Endeavour.jpg|miniatura|Rotta della ''Endeavour'' dallo stretto di Torres a Giava, agosto e settembre 1770]]
 
L{{'}}''Endeavour'' si diresse poi all'isola di [[Savu]], dove fece tappa per tre giorni. Durante la fermata, il capitano Cook confiscò i libri, i giornali e i diari di bordo per mantenere segreti i viaggi e le scoperte della ''Endeavour''; a tale scopo ordinò a tutti di tacere a proposito delle esplorazioni fatte<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|p. 426}}.</ref>. Il 10 ottobre la nave raggiunse Batavia, capitale della [[Indie orientali olandesi]], per essere messa in riparazione. La città era nota per le sue pessime condizioni igieniche e aveva fama di ricettacolo di epidemie: prima del loro ritorno a casa nel 1771, molti uomini dell'equipaggio perirono per malattia, [[malaria]] e [[dissenteria]]{{#tag:ref|Alcuni uomini dell'equipaggio contrassero una non meglio specificata infezione polmonare<ref name="Beaglehole441">{{Cita|Beaglehole 1968|p. 441}}.</ref>. Cook annotò che epidemie di vario genere erano scoppiate a bordo di ogni nave ormeggiata a Batavia e che «sembra un anno di Generale <!-- maiuscolo nel testo originale -->malattia in molte parti dell'India» e in Inghilterra.<ref name="Beaglehole441"/><ref>{{Cita|Beaglehole 1968|pp. 458–459458-459}}.</ref>|group=N}}, tra cui il tahitiano Tupaia, il segretario finlandese Herman Spöring, l'astronomo Charles Green e l'illustratore [[Sydney Parkinson]] (diari di bordo - tra il novembre 1770 e il gennaio 1771). Per onorare Herman Spöring e il lavoro da questi svolto durante il viaggio, Cook denominò [[Pourewa Island|Spöring Island]] un isolotto al largo della costa della Nuova Zelanda<ref>[http://www.teara.govt.nz/en/scandinavians/1/1 Te Ara entry]</ref>. Il 26 maggio si spense anche il tenente Hicks, il secondo di Cook<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|p. 591}}.</ref>: nel suo diario il capitano riporta che il giovane era probabilmente già malato alla partenza dall'Inghilterra<ref>{{Cita|Beaglehole 1968|p. 471}}.</ref><ref group=N>Cook parla di ''consunzione'': nel XVIII e XIX secolo era una maniera generica per riferirsi solitamente alla [[tubercolosi]].</ref>.
 
Cook doppiò quindi il [[capo di Buona Speranza]] e si fermò a [[Sant'Elena (isola)|Sant'Elena]]. Il 10 luglio 1771 Nicholas Young, il ragazzo che per primo aveva visto la Nuova Zelanda (diario di bordo, 11 ottobre 1769), fu nuovamente il primo ad avvistare l'Inghilterra<ref>{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=D213g2GcONAC&pg=PA304&lpg=PA304&dq=Nick+Young+sights+Land%27s+End&source=bl&ots=UfwmlFs_31&sig=3a5wL6C5lp6UucMqwsPL9uEX7ps&hl=it&sa=X&ei=1G3FU62jLYTB7AaAyoDIAw&ved=0CDIQ6AEwAg#v=onepage&q=Nick%20Young%20sights%20Land%27s%20End&f=false|autore=Karen Hesse|titolo=Stowaway|editore=Simon and Schuster|pp=304-305|anno=2000|isbn=978-0-689-83987-0}}</ref> (in particolare la [[Penisola di Lizard]]<ref name="Cook's Journal, 11 luglio 1771">{{Cita web|url=http://southseas.nla.gov.au/journals/cook/17710711.html|titolo=Cook's Journal: Daily Entries, 11 luglio 1771|accesso=17 settembre 2014|lingua=inglese}}</ref>) e la ''Endeavour'' risalì [[La Manica]], passando per [[Beachy Head]] alle 06:00 del 12 luglio; quel pomeriggio gettò l'ancora nei ''[[Downs (rada)|Downs]]'', nei pressi di [[Deal (Regno Unito)|Deal]], dove Cook sbarcò con l'intenzione di dirigersi a Londra<ref name="Cook's Journal, 11 luglio 1771"/>.
 
L'equipaggio superstite della ''Endeavour'' aveva circumnavigato il globo, catalogato migliaia di specie di piante, insetti e animali, incontrato nuove etnie e perlustrato enormi continenti. Alla fine l'osservazione del transito di Venere, distorta dall{{'}}''effetto black drop'' e considerata in patria un insuccesso<ref>{{Cita|Terry e Hall 2008|p. 74}}.</ref><ref>{{Cita libro|titolo= The Philosophical Transactions of the Royal Society of London, from Their Commencement, in 1665, to the Year 1800: 1770-1776|anno= 1809|pp= 173-178|editore= C. and R. Baldwin|curatore= Charles Hutton|curatore2= George Shaw|curatore3= Richard Pearson|url= http://books.google.ie/books?id=ceQ_AAAAYAAJ}}</ref>{{#tag:ref|[[Nevil Maskelyne]] fu molto critico specialmente nei confronti del defunto Charles Green che pure egli stesso aveva raccomandato<ref>{{Cita libro|titolo=The Philosophical Transactions of the Royal Society of London, from Their Commencement, in 1665, to the Year 1800: 1770-1776|anno=1809|pp=173–178173-178|editore=C. and R. Baldwin|curatore-nome1=Charles|curatore-cognome1=Hutton|curatore-nome2=George|curatore-cognome2=Shaw|curatore-nome3=Richard|curatore-cognome3=Pearson|url=http://books.google.ie/books?id=ceQ_AAAAYAAJ|citazione=Bisogna confessare che i risultati di queste osservazioni, la maggior parte delle quali sono state effettuate da Mr Green, differiscono tra loro e da quelle fatte dagli altri osservatori più di quanto dovrebbero fare, con quadranti della stessa dimensione e realizzati dallo stesso fabbricante, la causa di tutto, se non alla mancanza di accuratezza e di capacità di esprimersi dell'osservatore non so a cosa ascrivere. (N. Maskelyne)}}</ref>|group=N}}, sarebbe rimasta solo una piccolissima parte del primo viaggio di Cook e non certo la più importante<!-- Secondo me non occorre citazione: è una semplice deduzione dai diari e di quello che la storia riconosce a Cook - [[Utente:Pulciazzo|Pulciazzo]] -->. Era stata un'avventura epica<ref>{{cita web|url=http://www.australianuniversities.com.au/info/23/jcu/|titolo=James Cook University|sito=AustralianUniversities.com.au|lingua=en|accesso=18 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141007143506/http://www.australianuniversities.com.au/info/23/jcu/|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.historytoday.com/denis-judd/endeavour-story-captain-cook%E2%80%99s-first-great-epic-voyage|autore=Peter Aughton|titolo=Endeavour: The Story of Captain Cook’s First Great Epic Voyage|editore=History today|anno=1999|accesso=18 settembre 2014|lingua=inglese|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141017172648/http://www.historytoday.com/denis-judd/endeavour-story-captain-cook%E2%80%99s-first-great-epic-voyage}}</ref>.
 
== La pubblicazione dei giornali di bordo ==