KIC 8462852: differenze tra le versioni

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-ripetizione +fix minori -frase sull'attenuazione della luce blu di cui non vi è fonte, lo studio più recente parla di attenuazioni maggiormente accentuate su diverse bande, non solo quella blu +aggiungo anche la conclusione che riabilita l'ipotesi della variazione intrinseca della luminosità
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Sono state effettuate anche rilevazioni con [[spettroscopia]] ad alta risoluzione e di [[Distribuzione spettrale di energia|distribuzione dell'energia spettrale]] e osservazioni di immagini<ref name=":0" />. Uno scenario di [[Impatto astronomico|collisioni]] massicce creerebbe polvere calda che splenderebbe nelle lunghezze d'onda [[Infrarosso|infrarosse]], ma non si è osservato alcun eccesso di energia infrarossa, cosicché l'ipotesi è stata scartata<ref name="SLT-20151015"/>. Altri ricercatori ritengono che la spiegazione basata sul [[Disco circumstellare|disco di detriti]] formato da frammenti planetari non sia verosimile, perché la probabilità con la quale Kepler potrebbe aver ripreso tale evento è estremamente bassa<ref name=":0" />.
 
L'astronomo Jason Wright ha ipotizzato che gli oggetti che eclissano la stella possano appartenere ad una [[megastruttura]] realizzata da una [[Extraterrestre|civiltà aliena]], come ad esempio una [[sfera di Dyson]]<ref name="ATL-20151013">{{cita news|url=https://www.theatlantic.com/science/archive/2015/10/the-most-interesting-star-in-our-galaxy/410023/ |titolo=The Most Mysterious Star in Our Galaxy |pubblicazione=[[The Atlantic]] |cognome1=Andersen |nome1=Ross |data=13 ottobre 2015 |accesso=13 ottobre 2015}}</ref><ref name="IND-20151015">{{cita news|url=https://www.independent.co.uk/news/world/forget-water-on-mars-astronomers-may-have-just-found-giant-alien-megastructures-orbiting-a-star-near-a6693886.html |titolo=Astronomers may have found giant alien 'megastructures' orbiting star near the Milky Way |pubblicazione=[[The Independent]] |cognome=Williams |nome=Lee |data=15 ottobre 2015 |accesso=15 ottobre 2015}}</ref><ref name="PS-20151013" /><ref name="ASTRON-20150915">{{cita web |url=https://www.astron.nl/about-astron/press-public/news/werp/good-night-sleep-tight-advanced-alien-civilisations-rare-or-abse |titolo=Good night, sleep tight: Advanced alien civilisations rare or absent in the local Universe |editore=[[ASTRON]] |data=15 settembre 2015 |accesso=15 ottobre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151019112402/http://www.astron.nl/about-astron/press-public/news/werp/good-night-sleep-tight-advanced-alien-civilisations-rare-or-abse |dataarchivio=19 ottobre 2015 |urlmorto=sì }}</ref>, una struttura ipotetica che una civiltà avanzata potrebbe costruire attorno a una stella per intercettarne parte della luce e coprire il proprio fabbisogno energetico<ref name="JonesM2015">{{cita pubblicazione|titolo=Reconsidering macro-artefacts in SETI searches |rivista=[[Acta Astronautica]] |cognome=Jones |nome=Morris |volume=116 |pp=161–165161-165 |data=novembre–December 2015 |doi=10.1016/j.actaastro.2015.07.011}}</ref>. Il [[SETI|SETI Institute]] ha iniziato il 19 ottobre 2015 a puntarvi le antenne paraboliche dell'[[Allen Telescope Array]] per ricercare emissioni radio provenienti da vita extraterrestre intelligente<ref name="IND-20151015"/>, ma le prime due settimane di ricerche hanno dato esito negativo.<ref name="ARX-20151105">{{Cita pubblicazione|cognome1=Harp |nome1=G.R. |cognome2=Richards |nome2=Jon |cognome3=Shostak |nome3=Seth |cognome4=Tarter |nome4=J.C. |cognome5=Vakoch |nome5=Douglas A. |cognome6=Munson |nome6=Chris |titolo=Radio SETI Observations of the Anomalous Star KIC 8462852 |url=https://arxiv.org/abs/1511.01606 |data=5 novembre 2015 |rivista=[[ArXiv]] |arxiv=1511.01606 |accesso=23 novembre 2015 }}</ref>
 
Nel mese di ottobre del 2017, dopo lunghi studi, la [[NASA]] ha comunicato che le variazioni di luminosità dell'astro sono dovute ad un disco di polveri e altri materiali con una struttura molto irregolare e mobile.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/10/08/tabbys-star-da-stella-della-via-lattea-a-star-dei-social-il-mistero-delle-infrastrutture-aliene/3901623/|autore=|titolo=Tabby’s Star, da stella della Via Lattea a star dei social: la Nasa risolve il mistero delle "infrastrutture aliene"|data=8 ottobre 2017|accesso=7 novembre 2017}}</ref> La natura di tali variazioni è stata successivamente approfondita da osservazioni mirate utilizzando una rete di telescopi, ricerca finanziata grazie ad una campagna di [[Kickstarter]]<ref>{{Cita web|url=https://www.kickstarter.com/projects/608159144/the-most-mysterious-star-in-the-galaxy|titolo=The most mysterious star in the Galaxy|sito=kickstarter.com|data=|lingua=en|accesso=3 gennaio 2018}}</ref><ref name=":1">{{Cita pubblicazione|nome=Tabetha S.|cognome=Boyajian|nome2=Roi|cognome2=Alonso|nome3=Alex|cognome3=Ammerman|data=2018-01-20|titolo=The First Post-Kepler Brightness Dips of KIC 8462852|rivista=The Astrophysical Journal Letters|volume=853|numero=1|pp=L8|accesso=2024-07-09|doi=10.3847/2041-8213/aaa405|url=http://arxiv.org/abs/1801.00732}}</ref>. Le osservazioni effettuate mediante l'[[osservatorio di Las Cumbres]] hanno evidenziato un'attenuazione accentuata della luminosità a specifiche lunghezze d'onda, fenomeno associato tipicamente della presenza di polveri e che porta nel contempo ad escludere la presenza di una struttura compatta, anche di origine artificiale<ref>{{Cita web|url=http://www.media.inaf.it/2018/01/03/citizen-science-kic-8462852/|titolo=Niente alieni sulla Stella di Tabby|curatore=media.inaf.it|data=3 gennaio 2018}}</ref>. I dati osservativi non escludono, anzi rimettono nuovamente in piedi, l'ipotesi che la luce sia attenuata non perché vi sia qualcosa di interposto che la blocchi, ma a causa di variazioni intrinseche della fotosfera stellare, anche causate da più processi indipendenti o più regimi differenti di un unico processo.<ref name=":1" />