Bellezza: differenze tra le versioni
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{{Nota disambigua}}
{{NN|filosofia|gennaio 2015}}
[[File:Rosa 'Lykkefund'.jpg|
È considerata una parte dell'[[estetica]], della [[cultura]], della [[psicologia sociale]], della [[filosofia]] e della [[sociologia]]. Il suo concetto opposto è la [[bruttezza]].
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Secondo il testo ''Storia della bellezza'' di [[Umberto Eco]] invece, la bellezza non è mai stata un assoluto e immutabile ma è mutata a seconda del periodo storico e del luogo e questo non è vero solo per la bellezza fisica (si pensi alla ''[[Venere di Willendorf]]'', alla ''Venere con Cupido'' di [[Lucas Cranach]] o alle ''Tre grazie'' di [[Rubens]]) ma anche per la bellezza di Dio e dei santi o come idea.
Se in alcuni studi attuali la bellezza ha una qualche relazione positiva con la simmetria (o più propriamente con un'armonia di proporzioni), ci sono esempi di asimmetrie come l'[[eterocromia]] (che quando congenita è dovuta ad "alterazioni genetiche") e lo strabismo di Venere ritratta nella ''[[Primavera (Botticelli)|Primavera]]'' del [[
Gli insegnamenti [[religione|religiosi]] e morali spesso mettono a fuoco la "[[virtù]]" e la "[[divinità]]" della bellezza, per delineare la bellezza naturale come un aspetto di una "[[spiritualità|bellezza spirituale]]" (ovvero "[[verità]]") e definire tutte le pretese egocentriche e materialistiche basate sull'[[ignoranza]]. L'antica storia di [[Narciso (mitologia)|Narciso]], per esempio, tratta la distinzione fra bellezza e [[vanità]]. Nel contesto moderno, l'utilizzo della bellezza come mezzo per promuovere un'[[ideologia]] o un [[dogma]] è stato fulcro di dibattiti sociali che trattano argomenti come [[pregiudizio]], [[etica]] e [[diritti umani]]. L'utilizzo della bellezza a fini commerciali è un aspetto controverso della "guerra culturale", all'interno del quale il [[femminismo]] tipicamente afferma che tale utilizzo promuove una percezione dogmatica (cioè il m''ito'' ''del'' ''Bello'') piuttosto che virtuosa della bellezza.
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=== Il concetto aristotelico del "Bello" corrispondente al "Vero" ===
Il bello per [[Aristotele]] e [[Platone]] è il "Vero". Nell'[[età moderna]], [[Giambattista Vico]] afferma un altro criterio, secondo cui il [[Verità|vero]] è il "fatto" (''verum'' - ''factum''). Unificando questi due criteri ricaviamo la forma occidentale della bellezza, che è inevitabilmente l'arte. Il bello è nell'arte e la possibilità che la bellezza sia propria della natura è esplicitamente ammessa da [[
=== Il "bello" come corrispondente al "regno delle idee" ===
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È peraltro la sintesi di quel processo d'[[intellettualizzazione]] dell'opera d'arte che rappresenta la più cospicua novità nell'arte di questi ultimi due secoli, dal [[Romanticismo]] in poi. L'arte moderna e contemporanea, la [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|hegeliana]] [[arte romantica]], è segnata dal confronto con l'osservatore - critico in modo profondissimo, tale da non consentire più in alcun modo la spontaneità creativa, l'innocenza primaria del dipinto di [[Gustave Courbet]], ''[[L'origine del mondo]]'' - innocenza peraltro sapientissima - se non nel ghetto/riserva/colonia penale del genere ''[[naïf]]''. Da quel momento l'opera d'arte è "operazione" sul corpo dell'arte; ogni nuova opera è osservatrice della totalità della tradizione artistica; chiama in causa la filosofia dell'arte; si fa meta-arte e in molteplici correnti si traduce in una discesa agli inferi dei materiali dell'arte, fino a congiungersi con il residuale, con l'immondizia.
[[File:Da Vinci Vitruve Luc Viatour.jpg|
=== Criteri obiettivi nella valutazione di un'opera d'arte ===
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=== Criteri oggettivi nella valutazione della bellezza corporea ===
* Criteri puramente estetici: [[armonia]] nella composizione, omogeneità, spiccata [[rappresentazione (arti figurative)|rappresentazione]] del sesso a cui appartiene l'oggetto, proporzioni [[uomo vitruviano|vitruviane]], [[simmetria]].
* Criteri di tipo riproduttivo: armonia nella composizione, [[caratteri sessuali secondari]], conformità allo [[Genetica|standard genetico]] e [[
* Criteri di tipo genetico: completamento delle proprie lacune o eccessi fisici o [[quoziente d'intelligenza|mentali]], diversità etnica, [[simmetria]].
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La bellezza porta al sommo amore, che è Cristo: infatti tale ricerca, incentrata sul trascendente, porta al Suo amore infinito, alla Sua luminosa bellezza.<ref name=":1">{{Cita|Dattrino, in Scalisi, 2009|prefazione}}.</ref>
[[File:Guido Reni 031.jpg|
;[[Papa Paolo VI]]
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== Bibliografia ==
* [[Platone]], [[427 a.C.]] a [[347 a.C.]], ''[[
* [[Plotino]], ''[[Enneadi]]'' 253-263.
* [[Immanuel Kant]], 1790 ''[[Critica del Giudizio]]''.
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