Lago Ngozi: differenze tra le versioni

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== Geologia ==
La [[caldera]] è composta principalmente di lave trachitiche e fonolitiche, dell'[[Olocene]]; si è formata durante un'esplosione pliniana che ha generato il deposito di [[Pomice|pomici]] di [[Parco nazionale di Kitulo|Kitulo]] circa 12.000 anni or sono. Altri depositi eruttivi sono il Ngozi Tuff (meno di mille anni fa) e l'Ituwa Surge, un deposito di epoca incerta, intermedio tra le pomici di Kitulo e lo Ngozi Tuff. L'attività piroclastica più recente ha generato un flusso di lava verso sud, che si esteso per 10 km, nel 1450 DC. Il vulcano è circondato da alcuni coni piroclastici, le pareti della caldera sono coperte di foresta, con l'eccezione dei segmenti segnati dalle frane e le falesie più ripide, dove l'acqua non può depositarsi. La parte interna della caldera è colonizzata da ''[[Maesa lanceolata]]'', ''[[Albizia gummifera]]'' e ''[[Hagenia abyssinica]]'', un numero di specie molto minore rispetto a quello delle montagne circostanti e compatibile con l'origine geologicamente recente del vulcano. La caldera in sé non è oggetto di attività idrotermale, ma abbondanti emissioni subacquee di CO<sub>2</sub> e le leggende locali che parlano di morti misteriose causate dal lago indicano il pericolo di [[Eruzione di tipo limnico|eruzioni di tipo limnico]]. Il fondo del lago, secondo il tracciato ottenuto con l'ecoscandaglio, è piatto e non presenta terrazzamenti.<ref name=Hydrogeochemistry>{{cita pubblicazione|titolo=Hydrogeochemical features of Lake Ngozi (SW Tanzania)|autore=Manuëlla Delalande-Le Mouëllica, Fabrizio Gherardi, David Williamson, Stephen Kajula, Michael Kraml, Aurélie Noret, Issah Abdallah, Ezekiel Mwandapile, Marc Massault, Amos Majule, Laurent Bergonzini|rivista=Journal of African Earth Sciences|data=marzo 2015|volume=103|pp=153–167153-167|doi=10.1016/j.jafrearsci.2014.11.004}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.volcano.si.edu/volcano.cfm?vn=222164|titolo=Ngozi|accesso=15 maggio 2016|dataarchivio=17 febbraio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180217082431/http://volcano.si.edu/volcano.cfm?vn=222164|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|url=https://link.springer.com/article/10.1007/s00531-014-1113-7#page-1|titolo=The Ituwa Surge deposits of the Holocene Ngozi caldera, Mbeya Region, Tanzania|autore=Nils Lenhardt, Gert-Jan Peeters, Athanas S. Macheyeki|rivista=International Journal of Earth Sciences|data=aprile 2015|volume=104|numero=3|pp=749–751749-751|doi=10.1007/s00531-014-1113-7|via=Springer Link}}</ref>
 
Un rapporto del 2013 annunciava che un progetto geotermico sarebbe stato lanciato in prossimità del vulcano, a metà strada tra Ngozi e la città di [[Mbeya]]. Il ministero tanzaniano per l'energia e i minerali ha confermato l'inizio dei lavori per il mese di giugno 2016.<ref name=ThinkGeoenergy/><ref name=Hydrogeochemistry/><ref>{{cita web|url=https://geothermalresourcescouncil.blogspot.it/2016/02/tanzania-drilling-for-lake-ngozi.html|titolo=Tanzania Geothermal Development Company To Start Construction Of Power Plants By June 2016|editore=Global Geothermal News|accesso=15 maggio 2016|lingua=en}}</ref>