Ardea: differenze tra le versioni

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Il mito ha elaborato varie versioni sulle vicende della fondazione della città di Ardea, legate al racconto dello sbarco di [[Enea]] sulle coste del [[Latium vetus|Lazio]] e quindi alla [[fondazione di Roma]].
 
Una prima leggenda, riportata da [[Dionigi di Alicarnasso]], fa risalire la fondazione della città ad ''Ardeas'', figlio di [[Ulisse|Odisseo]] e [[Circe]]. Una diversa versione lega le origini di Ardea, nel [[XV secolo a.C.]] a [[Danae]], figlia del re di [[Argo (città antica)|Argo]], che dopo la nascita di [[Perseo]] da [[Zeus]], sarebbe giunta sulle [[Latium vetus|coste laziali]] e avrebbe sposato ilPilumno, rutulore Pilumnodei Rutuli, dando origine allaa discendenzauna digrande stripe cui appartenne anche [[Turno]], il massimo antagonista di Enea nella guerra fra troiani e italici. InsiemePilumno e Danae decisero di fondare una nuova città:<ref>[[Plinio il Vecchio]], ''[[Naturalis Historia]]'', III, 56.</ref> il luogo fu scelto in corrispondenza di una ripida rupe tufacea, scoperta risalendo il [[Incastro (fiume)|fiume Incastro]] su una piccola imbarcazione.
 
{{citazione|Si racconta che la città fu fondata da Danae|Virgilio, ''Eneide'', VII, 409-410)}}
 
[[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]] riferiscenelle l'originesue delMetamorfosi nomeracconta diche Ardeaun all'alzarsiairone inrosso volosi dilevò unin airone rossovolo dopo l'incendio e la distruzione della città ad opera di [[Enea]], vittorioso sul re rutulo [[Turno]], figlio di [[Dauno]], che a sua volta era figlio(l'Eneide di [[Danae]]Virgilio esi diconclude Pilumno.invece Infatticon Virgiliola racconta lasola morte di Turno: nel XII libro dell'Eneide: "'Enea uccide il re dei Rutuli che giaceva a terra ferito e inerme"''). L'airone rosso o Ranocchiaia (''[[Ardea purpurea]]'' [[Linnaeus]], 1766) appartiene all'ordine dei ''[[Pelecaniformes]]'' ed alla famiglia degli ''[[Ardeidae]]'' ed è uno dei pochi aironi del paleartico, migratore a lungo raggio.
 
L'airone rosso o Ranocchiaia (''[[Ardea purpurea]]'' [[Linnaeus]], 1766) appartiene all'ordine dei ''[[Pelecaniformes]]'' ed alla famiglia degli ''[[Ardeidae]]'' ed è uno dei pochi aironi del paleartico, migratore a lungo raggio.
 
Il nome di ranocchiaia ormai in disuso e largamente sconosciuto ai molti, era invece comunemente usato nel [[XIX secolo]] e riportato in qualsiasi libro naturalistico dell'epoca e si riferiva a quello che si riteneva il principale alimento di questo uccello. Era già chiamato anche airone rosso una traduzione diretta dal binomio scientifico anche se di rosso, nella livrea di questo airone, non è che ne abbia poi tanto. L'etimologia del genere '''''Ardea''''' trae origine dalla mitologia romana e designava l'odierna città di Ardea nel Lazio, al tempo capitale dei Rutuli, rasa al suolo e totalmente bruciata durante la guerra con Enea. Dalle sue ceneri risorse un uccello che dopo aver emesso un lungo lamento e scosso la fuliggine che lo copriva completamente, si rivelò essere candido. Forse un diretto riferimento alla leggenda dell'Araba Fenice. La specie '''''purpurea''''' dal latino "purpureus" ed a sua volta dal greco "porphureos" con significato di color porpora.