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<ref>{{cita web|url=https://clinicaltrials.gov/study/NCT03335644|titolo=The NutriNet-Santé Study|editore=University of Parigi 13|curatore=Mathilde Touvier|accesso= 29 settembre 2024}}</ref> che ha valutato l'impatto dei dolcificanti nell'alimentazione moderna e dei rischi ad essi correlati nell'uso, e nell'abuso, di tali sostanze sintetiche, con particolar riguardo all'aspartame, [[acesulfame K]] e [[sucralosio]]. Lo studio, [[Studio clinico#Studio di coorte prospettico|osservazionale]] e non sperimentale, ha arruolato oltre {{formatnum:100000}} persone; il controllo è durato dal 2009 al 2021. I risultati ottenuti hanno dimostrato la non totale sicurezza dei preparati in studio, probabilmente a dosaggi medio-alti e in corso di utilizzo cronico, e hanno considerato i loro effetti sull'insorgenza di [[neoplasia|cancro]], sul [[diabete mellito di tipo 2]] e sull'[[apparato circolatorio]]. In considerazione della notevole diffusione degli edulcoranti nelle preparazioni industriali di cibi e bevande, il loro uso va ulteriormente controllato anche per evitare l{{'}}"effetto sommatoria" che si rischia utilizzando, anche inconsapevolmente, diversi alimenti che li contengono. Nel 2023, e precisamente il 15 maggio, anche l'[[Organizzazione Mondiale della Sanità]] ha raccomandato di non utilizzare i comuni dolcificanti ([[edulcorante intenso|edulcoranti intensi]] o ''non-sugar sweeteners''/NSS), tra cui l'aspartame, per controllare il peso corporeo e nel lungo periodo, affermando: {{frase|"La raccomandazione si basa sui risultati di una revisione sistematica delle prove disponibili che suggeriscono che l'uso di NSS non conferisce alcun beneficio a lungo termine nella riduzione del grasso corporeo negli adulti o nei bambini. I risultati della revisione suggeriscono anche che potrebbero esserci potenziali effetti indesiderati dall'uso a lungo termine di NSS, come un aumento del rischio di diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e mortalità negli adulti}}<ref name= WHO>{{cita web|url=https://www.who.int/news/item/15-05-2023-who-advises-not-to-use-non-sugar-sweeteners-for-weight-control-in-newly-released-guideline|titolo=WHO advises not to use non-sugar sweeteners for weight control in newly released guideline|accesso=1º ottobre 2023}}</ref>{{efn|Le agenzie di controllo come la ''[[Food and Drug Administration]]'' (FDA) e l'[[Autorità europea per la sicurezza alimentare]] (EFSA) hanno sempre riportato nei loro ''report'' che i dolcificanti artificiali (o ''non-sugar sweeteners''/NSS) siano sicuri per la salute umana, ma negli ultimi venti anni si sono avviati e chiusi numerosi studi che hanno portato a risultati talora contradditori, però quasi mai da sottovalutare come l'importante ''The NutriNet-Santé Study'',<ref>{{cita pubblicazione |autore=Debras C, Chazelas E, Touvier M|etal=si |titolo=Artificial sweeteners and cancer risk: Results from the NutriNet-Santé population-based cohort study |rivista=PLoS Med |volume=19 |numero=3 |pp=e1003950 |data=marzo 2022 |pmid=35324894 |pmc=8946744 |doi=10.1371/journal.pmed.1003950 |accesso=29 settembre 2024|lingua=en}}</ref>. In tale studio è visto un aumentato rischio di tumori al seno e legati all'obesità: in particolare vi è un aumento di diabete di tipo 2 e [[sindrome metabolica]] nei partecipanti che facevano un importante uso di edulcoranti, rispetto ai non consumatori; gli autori concludono che i dati, seppur non definitivi, siano importanti per porre maggior attenzione sui rischi e benefici degli edulcoranti industriali, che sempre più si trovano nelle etichette dei prodotti dolciari, e non. I limiti dello studio, precisati dai responsabili della ricerca, riguardano i potenziali ''[[bias (statistica)|bias]]'' di selezione, causalità inversa e {{cita testo|url=http://www.nephromeet.com/web/eventi/GIN/dl/storico/2010/6/664-667.pdf|titolo=confondimenti residui}}, sebbene siano state eseguite analisi specifiche per limitare la presenza di tali problemi, talvolta presenti negli studi osservazionali.}}
Nel ''The NutriNet-Santé Study'' si sono potuti elaborare una quantità notevole di dati, che hanno permesso di verificare l'effetto dei diversi dolcificanti anche sull'apparato cardiovascolare. Si è riscontrato un aumento, pari al 9%, dei rischi cardiovascolari e cerebrovascolari, quali [[infarto miocardico acuto]], [[sindrome coronarica acuta]], [[angioplastica]], [[angina pectoris]], [[ictus]] o [[attacco ischemico transitorio]].<ref name=diabete>{{cita web|url=https://www.diabete.com/sostituti-artificiali-dello-zucchero/#:~:text=L'acesulfame%20K%20%C3%A8%20un,sottoporre%20alla%20cottura%20in%20forno.|autore=Danilo Cariolo|titolo=Sostituti artificiali dello zucchero|data=30 giugno 2024|accesso=29 settembre 2024}}</ref><ref name="pmid36638072">{{cita pubblicazione |autore=Debras C, Chazelas E, Touvier M |etal=si|titolo=Artificial sweeteners and risk of cardiovascular diseases: results from the prospective NutriNet-Santé cohort |rivista=BMJ |volume=378 |pp=e071204 |data= settembre 2022 |pmid=36638072 |pmc=9449855 |doi=10.1136/bmj-2022-071204 |lingua=en|accesso=30 settembre 2024}}</ref> con una relazione dose-effetto, poiché tali eventi aumentavano con un consumo maggiore di dolcificanti.<ref group=N>L'assunzione media di dolcificanti artificiali era di 42,46 mg/die, che corrisponde a circa un pacchetto di dolcificante o 100 ml di bevanda gassata dietetica. Questa è una dose comunque inferiore alla dose giornaliera ammissibile, che per l'aspartame, secondo l'EFSA, è di 40 mg/kg peso corporeo.</ref> Gli studiosi concludono che saranno probabilmente necessarie ulteriori analisi più approfondite, ma i recenti studi sulla salubrità di queste sostanze pongono dei dubbi riguardo all'uso sempre più frequente e di lunga durata.<ref name= WHO/><ref name=diabete/>{{efn|Studi relativamente recenti evidenziano come gli edulcoranti artificiali possano alterare la [[glicemia]], la tolleranza al glucosio (provocando [[insulinoresistenza]]<ref>{{cita pubblicazione |autore=Lana A, Rodríguez-Artalejo F, Lopez-Garcia E |titolo=Consumption of sugar-sweetened beverages is positively related to insulin resistance and higher plasma leptin concentrations in men and nonoverweight women |rivista=J Nutr |volume=144 |numero=7 |pp=1099-105 |data=luglio 2014 |pmid=24828025 |doi=10.3945/jn.114.195230 |lingua=en|accesso=30 settembre 2024}}</ref>) e il [[microbiota umano]],<ref>{{cita pubblicazione |autore=Suez J, Korem T, Rodríguez-Artalejo F, Lopez-Garcia E|etal=si |titolo=Artificial sweeteners induce glucose intolerance by altering the gut microbiota |rivista=Nature |volume=514 |numero=7521 |pp=181-6 |data=ottobre 2014 |pmid=25231862 |doi=10.1038/nature13793 |lingua=en|accesso= 30 settembre 2024}}</ref> favorendo la crescita di [[enterobacteriaceae]] e [[clostridium]], a scapito dei [[lactobacillus|lattobacilli]]
A giugno 2023, i ricercatori dell'[[Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro]] (IARC) hanno pubblicato un rapporto in cui erano state riscontrate "prove limitate" (''limited evidence'') che l'aspartame causasse il cancro negli esseri umani, classificando il dolcificante nel [[Gruppo 2B della classificazione IARC delle sostanze cancerogene|Gruppo 2B]] (possibilmente cancerogeno).<ref>{{cita web | titolo=Aspartame hazard and risk assessment results released | sito=International Agency for Research on Cancer | url=https://www.iarc.who.int/featured-news/aspartame-hazard-and-risk-assessment-results-released | accesso=30 settembre 2024}}</ref>{{efn|Di seguito riportiamo l'articolo pubblicato nell'agosto del 2023,<ref>{{cita pubblicazione |url=https://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(23)00341-8/fulltext |titolo=Carcinogenicity of aspartame, methyleugenol, and isoeugenol |autore=Riboli E, Beland FA, Touvier M, Wedekind R, Schubauer-Berigan MK, Madia F|etal=si |rivista=The Lancet Oncology |volume=24 |numero=8 |data=agosto 2023 |pp=848-850 |doi=10.1016/S1470-2045(23)00341-8 |pmid=37454664 |accesso=1º ottobre 2024 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230714071015/https://www.thelancet.com/journals/lanonc/article/PIIS1470-2045(23)00341-8/fulltext |urlmorto=no }}</ref>, la ''IARC Monographs vol. 134 evaluation''<ref>{{cita web|url=https://www.diabete.com/sostituti-artificiali-dello-zucchero/#:~:text=L'acesulfame%20K%20%C3%A8%20un,sottoporre%20alla%20cottura%20in%20forno.|titolo=IARC Monographs vol. 134 evaluation|accesso=1º ottobre 2024}}</ref> e la ''IARC Monographs hazard classification''.<ref>{{cita web|url=https://www.diabete.com/sostituti-artificiali-dello-zucchero/#:~:text=L'acesulfame%20K%20%C3%A8%20un,sottoporre%20alla%20cottura%20in%20forno.|titolo=IARC Monographs hazard classification|accesso=1º ottobre 2024}}</ref>}} Il responsabile della pubblicazione ha tenuto a precisare, in sintesi, che la classificazione inserita nel rapporto non indica la certezza che esista un rischio noto di cancro derivante dal consumo del dolcificante, ma che si tratta più della necessità di chiarire e comprendere il rischio cancerogeno reale che può o non può essere rappresentato dal consumo della stessa.
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