Dodona: differenze tra le versioni

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|caption=Localizzazione di Dodona in Grecia
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'''Dodona''' ({{lang-el|Δωδώνη}}) era un'antica città situata nell'[[Epiro]], in [[Grecia]] nord-occidentale, dove si trovava un [[oracolo]] dedicato a due [[Religione greca|divinità Greche]], [[Zeus]], il dio del fulmine re dell'[[Olimpo (Grecia)|Olimpo]], e la [[Dea Madre]], identificata con [[Dione (mitologia)|Dione]] (mentre in altri luoghi era associata a [[Rea (mitologia)|Rea]] o [[Gea|Gaia]]). Secondo quanto riportato dallo storico del [[V secolo a.C.|V secolo]] [[Erodoto]], Dodona fu il più antico oracolo di tutta la Grecia; sicuramente sorto in epoca pre-ellenicapreellenica, è forse risalente al [[II millennio a.C.]]
Lo studioso di Oxford e membro della British Academy [[Martin Litchfield West]] ha sostenuto nel 2007 che il sito religioso di Dodona nell'[[Iliade]] di [[Omero]] era un'istituzione illirica e che la dea Demetra ha un'etimologia correlata all'illirico "Da-" (Alb. "dhe" [ terra]).<ref>Indo-European Poetry and Myth</ref>
 
== Culti e storia del santuario ==
A Dodona, Zeus fu associato ad un altro dio pre-ellenicopreellenico sconosciuto, e veniva adorato col nome di ''Zeùs Molossòs'' o di ''Zeùs Nàios''. Originariamente dedicato alla sola Dea Madre, il sito fu poi condiviso sia da Zeus sia da Dione<ref>{{Cita libro|autore=Tzouvara-Souli Ch.|titolo=Ἡ λατρεία τῶν γυναικείων θεοτήτων εἰς τὴν ἀρχαίαν Ἤπειρον|anno=1979|editore=Ioannina|lingua=he|pp=478-479 e 488|volume=85}}</ref>, la forma femminile di Zeus<ref>{{Cita libro|autore=Rachet G.|titolo=Le sanctuaire de Dodone: origine et moyens de divination|anno=1962|editore=BAGB|lingua=fr|pp=86-99}}</ref> a volte associata come sua sposa e il nome della quale, così come Zeus, significa semplicemente "divinità". Tuttavia, durante l'[[Grecia antica#Età classica|epoca classica]], Dione venne destinata a ricoprire un ruolo di minor rilevanza, poiché la consorte del re degli dèi era considerata la gelosissima [[Era (mitologia)|Era]].
 
All'epoca in cui [[Omero]] compose l'[[Iliade]] ([[800 a.C.|800]]-[[750 a.C.]] ca.), non era presente nessun edificio nel sito, e i ''Selloi'', i sacerdoti del culto, dormivano sul terreno senza alcun riparo<ref>[[Callimaco]], ''Inno a Delo,'' 286.</ref><ref>[[Sofocle]], ''[[Trachinie]],'' 1167.</ref>. Precedentemente al [[IV secolo a.C.]] c'era invece un piccolo tempio in pietra dedicato a Zeus. Da quando [[Euripide]] nominò Dodona nella sua opera ''[[Melanippo (Euripide)|Melanippo]]'', ed Erodoto scrisse dell'oracolo<ref>Erodoto, ''[[Storie (Erodoto)|Storie]]'', libro II.</ref>, si installò anche un corpo di sacerdotesse<ref name="peppa">{{Cita pubblicazione|autore=Giuseppina Paola Viscardi|anno=2013|titolo=Sacerdotesse dalle denominazioni animali: lessico animale e ruolo del femminile nella divinazione (Dodona e Delfi: due studi di caso)|rivista=Journal Phasis|volume=16|numero=18|accesso=9 novembre 2017|url=http://phasis.tsu.ge/index.php/phasis/article/view/348/html}}</ref>.