Strage dell'Heysel: differenze tra le versioni

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Nella grande calca che venne a crearsi, alcuni si lanciarono nel vuoto per evitare di rimanere schiacciati, altri cercarono di scavalcare gli ostacoli ed entrare nel settore adiacente, altri ancora si ferirono contro le recinzioni. Il muro a un certo punto crollò per il troppo peso e numerose persone rimasero schiacciate, calpestate dalla folla e uccise nella corsa verso una via d'uscita, per molti rappresentata da un varco aperto verso il campo da gioco. Dall'altra parte dello stadio, i tifosi juventini del settore N e tutte le altre persone accorse allo stadio sentirono le voci dello ''speaker'' e dei capitani delle due squadre che invitavano alla calma, senza tuttavia capire quello che stava realmente accadendo. Solo dopo più di mezz'ora, un battaglione mobile della polizia belga, che inizialmente si trovava a un chilometro di distanza dallo stadio, giunse per ristabilire l'ordine, trovando il campo e gli spalti nel caos più totale, invasi da frange inferocite di tifoseria bianconera.
 
Gli scampati alla tragedia si rivolsero ai giornalisti in tribuna stampa chiedendo loro di telefonare in Italia per rassicurare i familiari.<ref name=pi/> Si contarono 39 morti e oltre 600 feriti. In seguito alla tragedia, si decise di giocare ugualmente la partita: la decisione fu presaimposta dalle forze dell'ordine belghe e dai dirigenti [[UEFA]] solamente per motivi di ordine pubblico, allo scopo di evitare ulteriori tensioni, nonostante l'iniziale richiestadesiderio della società torinese di non giocare.<ref>{{Cita news |url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1003_01_1985_0111_0031_13892986/ |titolo = La Juve non voleva giocare |pubblicazione = La Stampa |data = 30 maggio 1985 |p = 3 |accesso = 21 settembre 2014 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150402125159/http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,3/articleid,1003_01_1985_0111_0031_13892986/ |urlmorto = no }}</ref> Le due squadre scesero quindi in campo alle 21:40, con un'ora e venticinque minuti di ritardo. La partita terminò con il risultato di 1-0 per la Juventus, che si laureò campione d'Europa per la prima volta nella sua storia.
[[File:Michel Platini, Juventus 1986-87.jpg|thumb|Il centrocampista juventino [[Michel Platini]], autore del decisivo 1-0 nella finale. La partita venne ugualmente giocata, nonostante la strage, per evitare ulteriori problemi di ordine pubblico]]
 
La [[ZDF]], incaricata di seguire la diretta televisiva dell'incontro per la [[Germania Ovest]], volle interrompere il collegamento,<ref>{{Cita news |url=http://www.zdfsport.de/heysel-katastrophe-vor-30-jahren-fc-liverpool-juventus-turin-38644568.html |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160305035320/http://www.zdfsport.de/heysel-katastrophe-vor-30-jahren-fc-liverpool-juventus-turin-38644568.html |titolo=Wenn das Spiel zur Nebensache wird |pubblicazione=[[ZDF|ZDF Sport]] |data=29 maggio 2015 |urlmorto=sì |accesso=3 dicembre 2019 |lingua=de}}</ref><ref>{{cita news |url=https://www.nzz.ch/sport/die-katastrophe-im-heyselstadion-ld.1487899 |titolo=Die Katastrophe im Heyselstadion war für Hans Bangerter der Tiefpunkt als Fussballfunktionär |pubblicazione=[[Neue Zürcher Zeitung]] |data=10 giugno 2019 |accesso=3 dicembre 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191203000547/https://www.nzz.ch/sport/die-katastrophe-im-heyselstadion-ld.1487899|urlmorto=no |lingua=en}}</ref> mentre la [[SRF (azienda)|SRF]] [[svizzera]] sospese la diretta alla fine del primo tempo; negli altri sessanta Paesi collegati la diretta proseguì fino alla fine, con la [[ORF (azienda)|ORF]] [[austria]]ca che però, a un certo punto, interruppe la telecronaca e mandò in onda una scritta che recitava: «Questa che stiamo trasmettendo non è una manifestazione sportiva, ma una trasmissione volta ad evitare massacri».<ref name=ORF>{{Cita news |url = https://sportv2.orf.at/stories/2231968/2231969/ | titolo = „Niemand kann das jemals löschen“ |pubblicazione = ORF |data = 29 maggio 2015 |accesso = 3 dicembre 2019 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20191203000550/https://sportv2.orf.at/stories/2231968/2231969/ |urlmorto = no |lingua=en}}</ref> In [[Italia]], la diretta su [[Rai 2|Raidue]] mantenne il video volutamente oscurato e il cronista [[Bruno Pizzul]] commentò per più di un'ora gli avvenimenti in tempo reale con [[Gianfranco De Laurentiis]], collegato dallo studio in Italia.<ref name=la>{{Cita news |url = http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Calcio-30-anni-fa-la-strage-Heysel-la-telecronaca-di-Bruno-Pizzul-559b3d00-dfe6-4b65-825e-e1e55d28196b.html |titolo = Calcio, 30 anni fa la strage dell'Heysel: la telecronaca di Bruno Pizzul |pubblicazione = [[Rai News]] |data = 28 maggio 2015 |accesso = 3 dicembre 2019 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20191203000549/http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Calcio-30-anni-fa-la-strage-Heysel-la-telecronaca-di-Bruno-Pizzul-559b3d00-dfe6-4b65-825e-e1e55d28196b.html |urlmorto = no}}</ref> Quando seppevenne a conoscenza della decisione di disputare comunque l'incontro, Pizzul promise al pubblico di commentarlo «in tono il più neutro [...] impersonale [...] e asettico possibile».<ref name=pi>{{Cita news |url = https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2015/05/28-1237340/pizzul_vi_racconto_lheysel/ |titolo = Pizzul: «Vi racconto l'Heysel» |pubblicazione = Tuttosport |data = 28 maggio 2015 |accesso = 3 dicembre 2019 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20191203000546/https://www.tuttosport.com/news/calcio/serie-a/juventus/2015/05/28-1237340/pizzul_vi_racconto_lheysel/ |urlmorto = no}}</ref><ref name=gu>{{Cita news |url = https://www.guerinsportivo.it/news/calcio/2015/05/27-1141724/heysel_trentanni_dopo/ |titolo = Heysel, trent’anni dopo |pubblicazione = [[Guerin Sportivo]] |data = 27 maggio 2015 |accesso = 3 dicembre 2019 |urlarchivio = https://web.archive.org/web/20191203000550/https://www.guerinsportivo.it/news/calcio/2015/05/27-1141724/heysel_trentanni_dopo/ |urlmorto = no}}</ref>
 
Alcuni giocatori della Juventus, tra cui il francese [[Michel Platini]], autore dell'unica, decisiva rete su [[calcio di rigore]] al 58', furono molto criticati da alcuni [[mass media]] italiani per essersi lasciati andare a esultanze eccessive vista la gravità degli eventi; la gioia che comunque durò poco, dato che il giorno dopo, quando tutti erano ormai a conoscenza della morte di 39 persone, lo stesso Platini riconobbe il proprio errore dichiarando che, di fronte a una tragedia di quel genere, i festeggiamenti sportivi passavano in secondo piano. Anche il presidente bianconero [[Giampiero Boniperti]], che aveva fortemente sostenuto la possibilità di non disputare la partita, affermò che di fronte ad un evento del genere non era il caso di festeggiare la vittoria, mentre il sindaco di Torino [[Giorgio Cardetti]] censurò l'esultanza nelle strade di alcune frange isolate di sostenitori.
 
Nel 1995, in occasione del decimo anniversario della strage, Platini affermò che i giocatori erano venuti a conoscenza solo parzialmente dell'accaduto e che i festeggiamenti per la vittoria insieme alla tifoseria juventina presente nel settore M dello stadio, quasi ignara della vera situazione, sarebbero stati soltanto un gesto spontaneo.<ref>{{cita news | url = http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1414746 |titolo=Platini: per me è stata la notte dello strappo |pubblicazione=La Stampa |p=19 |data=28 maggio 1995 | accesso = 25 ottobre 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20120716144530/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1414746 | dataarchivio = 16 luglio 2012}}</ref> Dieci anni dopo altri calciatori di quella Juventus tornarono a parlare della notte dell'Heysel: il polacco [[Zbigniew Boniek]] dichiarò che non avrebbe voluto giocare quella finale, non ritirando per questo il premio partita per la vittoria,<ref>{{cita news | url = http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=5966370 |titolo=Boniek: giocammo solo per evitare una guerra civile | autore=Roberto Beccantini |pubblicazione=La Stampa |p=31 |data=19 marzo 2005 | accesso = 25 ottobre 2022 | urlarchivio = https://archive.is/20130413083140/http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=5966370 | dataarchivio = 13 aprile 2013}}</ref> mentre [[Marco Tardelli]] si scusò pubblicamente per quei festeggiamenti.<ref>{{cita|Minoli}}.</ref>
 
== Il seguito ==
Alcuni dirigenti juventini e lo stesso [[Michel Platini]] si recarono a fare visita ai feriti gravi negli ospedali della zona, mentre nella [[Obitorio|camera mortuaria]], allestita all'interno di una caserma, i parenti delle vittime furono accolti dal re [[Baldovino del Belgio|Re Baldovino]] e dalla regina consorte [[Fabiola de Mora y Aragón|Fabiola]].<ref>{{cita news|url=https://www.foxsports.it/2018/05/29/cosa-e-heysel-ricordo-tragedia-juventus-liverpool/|titolo=Quel maledetto 29 maggio 1985: il ricordo dell'Heysel|pubblicazione=Fox Sports|autore=Alessandro Menghi|data=29 maggio 2018|accesso=19 luglio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190719200116/https://www.foxsports.it/2018/05/29/cosa-e-heysel-ricordo-tragedia-juventus-liverpool/|urlmorto=no}}</ref> Nei giorni successivi l'[[UEFA]], su proposta del Governo di Londra e visti altri simili precedenti, come il [[disastro di Bradford]], avvenuto soli 18 giorni prima, decise di escludere le squadre inglesi a tempo indeterminato dalle Coppe europee e il Liverpool per ulteriori tre stagioni (poi ridotte a una). Il provvedimento fu applicato fino al 1990, un anno dopo la [[strage di Hillsborough]], che videcon protagonisti96 ivittime tifosiè delritenuta Liverpool,ancora unaoggi tragediail consumatasipiù nongrave perdisastro aggressionemai diaccaduto facinorosinel mondo sportivo britannico e riguardò ancora la squadra del Liverpool, ma perfu causata da inadempienze dei servizi d'ordine e non da aggressioni di facinorosi.<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/sport/12_settembre_12/hillsborough-non-colpa-tifosi-liverpool-cameron-cruccu_97fe1480-fce0-11e1-8750-e7d636bddd26.shtml|titolo=Cameron: «Strage di Hillsborough, non fu colpa dei tifosi del Liverpool: chiedo scusa»|autore=Matteo Cruccu|data=12 settembre 2012|accesso=12 settembre 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120913063345/http://www.corriere.it/sport/12_settembre_12/hillsborough-non-colpa-tifosi-liverpool-cameron-cruccu_97fe1480-fce0-11e1-8750-e7d636bddd26.shtml|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Amicizia.jpg|thumb|upright=1.2|left|Nella curva ''Kop'' di [[Anfield]], i tifosi del Liverpool esibiscono cartelli bianchi e rossi che formano la scritta «Amicizia» prima della sfida contro la Juventus nell'andata dei quarti di finale della [[UEFA Champions League 2004-2005]]]]
 
Nel 1988 il regista [[Marco Tullio Giordana]] diresse il film drammatico ''[[Appuntamento a Liverpool]]'', ispirato alle vicende successive alla strage dell'Heysel, che vedeva [[Isabella Ferrari]] come interprete principale nel ruolo della figlia di una delle vittime, alla ricerca dell'assassino del padre. Nel marzo del 1990 il {{Calcio Milan|N}} fu la prima squadra italiana a tornare a giocare all'Heysel dopo la tragedia, in occasione della sfida di [[Coppa dei Campioni 1989-1990|Coppa dei Campioni]] contro il {{Calcio Mechelen|N}}: in tale occasione il capitano rossonero [[Franco Baresi]] depose un mazzo di 39 rose rosse sotto la recinzione del settore Z, ricevendo tuttavia molti fischi da parte dei tifosi locali.<ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/24/NOINDC_co_0_9310241594.shtml|titolo=Heysel indelebile|pubblicazione=Corriere della Sera|data=24 ottobre 1993|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111103185012/http://archiviostorico.corriere.it/1993/ottobre/24/NOINDC_co_0_9310241594.shtml}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.saladellamemoriaheysel.it/ONORE%20e%20MEMORIA/Onore_e_Memoria_Commemorazioni_Football_Clubs.html#Associazione_Calcio_Milan_|titolo=Un mazzo di fiori fra le urla dei belgi|accesso=24 aprile 2020|dataarchivio=8 agosto 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200808064154/https://www.saladellamemoriaheysel.it/ONORE%20e%20MEMORIA/Onore_e_Memoria_Commemorazioni_Football_Clubs.html#Associazione_Calcio_Milan_|urlmorto=sì}}</ref> Pochi mesi dopo, in occasione del {{WC|1990}} ospitato dall'Italia, l'Inghilterra ottenne di non giocare nel girone che avrebbe dovuto utilizzare lo [[stadio delle Alpi]] di [[Torino]], all'epoca sede delle gare interne della Juventus, per via dell'«ancora fresca ferita» dell'Heysel.<ref>{{cita news|autore=Fulvio Bianchi|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/11/10/le-manovre-di-italia-90.html|titolo=Le manovre di Italia '90|pubblicazione=la Repubblica|data=10 novembre 1989}}</ref> Durante il mondiale si verificarono gravi episodi di violenza da parte sia degli ''hooligan''<ref>{{cita web|autore=Andrea Romano|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/07/italia-90-30-anni-dopo-linghilterra-ignorata-e-incompiuta-con-al-seguito-i-tifosi-piu-odiati-del-mondiale/5859279/|titolo=Italia 90, 30 anni dopo – L'Inghilterra ignorata (e incompiuta) con al seguito i tifosi più odiati del Mondiale|data=7 luglio 2020|accesso=29 dicembre 2021}}</ref> sia dei tifosi italiani,<ref>{{cita news|autore=Paola Cascella|url = https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/07/03/quella-tragica-caccia-al-tifoso-inglese.html|titolo=Quella tragica caccia al tifoso inglese|pubblicazione=la Repubblica|data=3 luglio 1990|accesso=29 dicembre 2021}}</ref> questi ultimi in particolare a Torino e proprio con la scusa propriodi dellavoler idealmente "vendicare" la strage dell'Heysel;<ref>{{cita news|autore=Meo Ponte|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/07/05/una-lunga-catena-di-follia.html|titolo=Una lunga catena di follia|pubblicazione=la Repubblica|data=5 luglio 1990|accesso=29 dicembre 2021}}</ref>; tuttavia, al termine della finale per il 3º posto tra {{NazNB|CA|ITA}} e {{NazNB|CA|ENG}} disputata alallo [[Stadiostadio San Nicola|San Nicola]] di [[Bari]], vinta dall'Italia per 2-1, i giocatori in campo e i tifosi in tribuna festeggiarono in maniera assolutamente pacifica e corretta, e alla fine della manifestazione la nazionale inglese, per la quale il quarto posto era il miglior risultato nei mondiali degli ultimi 24 anni, venne insignita del premio per il ''[[fair play]]''.<ref>{{cita news|autore=Bruno Perucca | url = http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,27/articleid,0909_01_1990_0157_0027_12539279/|titolo=Italia a testa alta: terza al mondo|pubblicazione=La Stampa|data=8 luglio 1990|p=27}}</ref> Nel 1996 lo stadio, che l'anno prima cambiò nome in [[Stadio Re Baldovino|Re Baldovino]], tornò a ospitare una finale per club europea: si trattò dell'ultimo atto della [[Coppa delle Coppe 1995-1996|Coppa delle Coppe]] tra {{Calcio PSG|N}} e {{Calcio Rapid Vienna|N}}, vinta 1-0 dai francesi.
 
Nel 1996 lo stadio, che l'anno prima cambiò nome in [[Stadio Re Baldovino|Re Baldovino]], tornò a ospitare una finale per club europea: si trattò dell'ultimo atto della [[Coppa delle Coppe 1995-1996|Coppa delle Coppe]] tra {{Calcio PSG|N}} e {{Calcio Rapid Vienna|N}}, vinta 1-0 dai francesi. Durante l'Europeo di {{EC2|2000}}, l'{{NazNB|CA|ITA}} si è ritrovata a giocare in due frangenti nell'ex Heysel. Prima della sfida del 14 giugno contro i padroni di casa del {{NazNB|CA|BEL}} la delegazione azzurra si è raccolta in preghiera nel luogo del vecchio settore Z, assieme al capitano belga [[Lorenzo Staelens]], mentre [[Paolo Maldini]] e [[Antonio Conte]], capitani rispettivamente dell'Italia e della Juventus all'epoca, hanno deposto una corona di fiori sotto la targa commemorativa;<ref name="EURO-2000" >{{cita web|url=http://www.repubblica.it/online/camp_europeo/hey2/hey2/hey2.html|titolo=Solo gli azzurri ricordano l'Heysel|autore=Giancarlo Mola|data=14 giugno 2000|accesso=12 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924153953/http://www.repubblica.it/online/camp_europeo/hey2/hey2/hey2.html|urlmorto=no}}</ref> avendo l'[[UEFA]] negato di indossare il lutto al braccio, i giocatori azzurri si sono presentati in campo con un fiore nella mano sinistra, in memoria dei tifosi periti nella strage.
 
Juventus e Liverpool tornarono ad affrontarsi in una partita solamente nella [[UEFA Champions League 2004-2005]], a vent'anni di distanza dai fatti dell'Heysel, quando il sorteggio le accoppiò nei quarti di finale.<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/19/Riecco_Juve_Liverpool_con_dolore_co_9_050319105.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140912051655/http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/19/Riecco_Juve_Liverpool_con_dolore_co_9_050319105.shtml|titolo=Riecco Juve-Liverpool con il dolore nel cuore|pubblicazione=Corriere della Sera|autore=Roberto Perrone|data=19 marzo 2005|p=44|urlmorto=sì}}</ref> Prima della gara di andata ad [[Anfield]], i tifosi del Liverpool mostrarono cartelli bianchi e rossi che formavano la parola italiana «amicizia», ma alcuni tifosi juventini, ancora memori della tragedia, accolsero la coreografia e l'ingresso in campo dei giocatori dei ''Reds'' dando loro le spalle.<ref>{{cita web|url=http://news.bbc.co.uk/sport1/hi/football/europe/4409501.stm|titolo=Mixed reactions to Heysel homage|accesso=22 dicembre 2009|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090421153035/http://news.bbc.co.uk/sport1/hi/football/europe/4409501.stm|urlmorto=no}}</ref> Nelle settimane seguenti le sezioni giovanili dei due club si sono affrontate allo [[Stadio Città di Arezzo|stadio Comunale di Arezzo]] – città di due delle vittime, Giuseppina Conti e Roberto Lorentini (il padre di quest'ultimo, Otello, è anche il fondatore del comitato delle vittime) – in una partita amichevole.
 
==Il processo penale==
La colpa dell'incidente fu attribuita integralmente ai tifosi del Liverpool. Il 30 maggio l'osservatore ufficiale UEFA Gunter Schneider dichiarò: "Solo i tifosi del Liverpool erano responsabili. Su questo non c'è dubbio".<ref>{{cita news|url=https://www.theguardian.com/football/2005/apr/02/championsleague.liverpool|titolo=English fans were responsible. No doubt|pubblicazione=The Guardian|accesso=30 maggio 2020|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160306092233/http://www.theguardian.com/football/2005/apr/02/championsleague.liverpool|urlmorto=no}}</ref> La UEFA, organizzatrice dell'evento, i proprietari dello stadio Heysel e la polizia belga furono indagati. Dopo un'indagine di 18 mesi, venne pubblicato il dossier del giudice belga Marina Coppieters. Esso concluse che tutta la colpa sarebbe dovuta ricadere esclusivamente sui tifosi del Liverpool.
 
La polizia britannica intraprese un'indagine approfondita per assicurare alla giustizia gli autori. Vennero esaminati circa 17 minuti di filmati e molte fotografie.
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34 persone furono arrestate e interrogate con 26 tifosi del Liverpool accusati di [[omicidio preterintenzionale]], l'unico reato [[estradizione|estradabile]] applicabile agli eventi dell'Heysel. Un'audizione di estradizione a Londra nel febbraio-marzo 1987 stabilì che tutti e 26 sarebbero stati estradati per essere processati in Belgio per la morte del tifoso della Juventus Mario Ronchi. Nel settembre 1987 furono estradati e formalmente accusati di omicidio preterintenzionale, accusa che si applicava a tutti i 39 decessi e ulteriori accuse di aggressione. Inizialmente, tutti furono trattenuti in una prigione belga, ma nei mesi successivi i giudici permisero il loro rilascio poiché l'inizio del processo fu ulteriormente ritardato.
 
Il processo iniziò nell'ottobre 1988, con anche tre belgi processati per il loro ruolo nel disastro: Albert Roosens, capo della Federcalcio belga, per aver consentito la vendita dei biglietti per la sezione dello stadio del Liverpool ai tifosi della Juventus, e due capi di polizia, Michel Kensier e Johann Mahieu, che erano incaricati della sorveglianza allo stadio quella notte. All'epoca due dei 26 tifosi del Liverpool erano in custodia in Gran Bretagna e in seguito furono processati. Nell'aprile del 1989, 14 tifosi furono condannati a tre anni, pene sospese per cinque anni, consentendo loro di tornare nel Regno Unito.<ref name="witnesses">{{Cita news |url=http://observer.guardian.co.uk/osm/story/0,,1448082,00.html |titolo=The witnesses |opera=The Observer |accesso=27 maggio 2006 |città=London |nome=Jamie |cognome=Jackson |data=3 aprile 2005 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061001232814/http://observer.guardian.co.uk/osm/story/0,,1448082,00.html |urlmorto=no }}</ref> Dopo che i pubblici ministeri belgi fecero appello alle condanne in quanto troppo indulgenti, nella primavera del 1990 ebbe luogo un appello che aumentò le condanne di 11 tifosi (a quattro o cinque anni), con due sentenze confermate e una assolta.
 
La cassazione belga confermò infine nel 1991 le condanne a 4 anni e {{formatnum:60000}} franchi per nove hooligan, e a 5 anni per altri tre.<ref>{{cita news|autore=Alessia Cruciani|url=https://www.gazzetta.it/Calcio/29-05-2016/strage-dell-heysel-31-anni-la-ferita-ancora-aperta-150881552982.shtml|titolo=Strage dell’Heysel, 31 anni dopo la ferita è ancora aperta|data=29 maggio 2016|accesso=30 maggio 2020|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160820140253/http://www.gazzetta.it/Calcio/29-05-2016/strage-dell-heysel-31-anni-la-ferita-ancora-aperta-150881552982.shtml|urlmorto=no}}</ref> Furono confermate anche le condanne per l'ex segretario della federcalcio belga Albert Roosens e per l'allora capo della polizia di Bruxelles Johann Mahieu.<ref>{{Cita web|url=https://www.associazionefamiliarivittimeheysel.it/Il_Processo.html|titolo=Il Processo a Bruxelles|accesso=30 maggio 2020}}</ref>
 
== Impatto sugli stadi ==
In seguito a questa tragedia, nel 1985 venne elaborata la [[Convenzione europea sulla violenza e i disordini degli spettatori durante le manifestazioni sportive, segnatamente nelle partite di calcio]], attualmente ratificata da 42 Paesi. In seguito aanche un'altraalla strage,già citata [[strage di Hillsborough|quella di Hillsborough]] nel 1989, vennero introdotte norme più severe per migliorare la sicurezza degli stadi, come le [[Televisione a circuito chiuso|telecamere a circuito chiuso]].
 
Se a livello nazionale ci furono evoluzioni positive riconosciute da tutta Europa, tanto da assegnare all'Inghilterra l'organizzazione del {{EC|1996}}, a livello internazionale – in un primo momento – rimase il problema ''hooligan''; il 15 febbraio 1995 a Dublino, durante un'amichevole contro l'{{NazNB|CA|IRL}}, e durante il {{WC|1998}} in Francia, molti facinorosi provocarono disordini.