Edificio Slovo: differenze tra le versioni

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== Costruzione ==
Poiché Charkiv è stata la capitale della [[Repubblica Socialista Sovietica Ucraina|Repubblica socialista sovietica ucraina]] dal 19 dicembre 1919 al 24 giugno 1934,<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.balcanicaucaso.org/eng/Areas/Ukraine/Ukraine-Slovo-from-house-of-the-word-to-nightmare-201601|titolo= |sito=balcanicaucaso.org|lingua=en|accesso=17 febbraio 2022}}</ref> la città divenne il centro dell'economia ucraina, determinando una veloce crescita demografica. La popolazione aumentò da 285.000 nel 1920 a 423.000 nel 1927, rendendo così la carenza di alloggi uno dei suoi principali problemi.<ref name=":4">{{Cita web|url=https://constructivism-kharkiv.com/en/objects/77-05-45-house-word|titolo= |sito=constructivism-kharkiv.com|lingua=en|accesso=17 febbraio 2022}}</ref> Ciò ha colpito anche la comunità letteraria che era venuta a Charkiv da [[Kiev]] a causa della politica di ucrainizzazione.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|doi=10.5195/cbp.2013.170|issn=2163-839X}}</ref> Gli scrittori che non potevano permettersi i prezzi più alti delle case vivevano nei loro uffici o in abitazioni improvvisate. Alcuni scrittori, per impedire ai topi di rosicchiare la carta dei loro manoscritti, conservavano le loro opere dentro le pentole <ref name=":1" />.
 
Così, a metà degli anni '20, [[Ostap Vyšnja]], all'epoca parte di un'organizzazione di scrittori chiamata ''плуг'', che significa ''[[aratro]]'', chiese al governo sovietico di costruire un complesso di appartamenti che potesse ospitare i più importanti [[Intellettuale|intellettuali]] ucraini. L'idea fu quasi immediatamente approvata dai sovietici, che la videro come un mezzo per sorvegliare più facilmente gli intellettuali ucraini, che sarebbero stati tutti all'interno dello stesso edificio.<ref name=":3">{{Cita web|url=https://euromaidanpress.com/2020/03/12/slovo-house-how-a-special-soviet-apartment-block-for-writers-became-their-prison/|titolo= |sito=Euromaidan Press|lingua=en|accesso=17 febbraio 2022}}</ref> Il nuovo complesso fu progettato nel settembre 1927 dall'architetto [[Mytrofan Daškevyč]], che progettò l'edificio a forma di lettera ''C'' in alfabeto cirillico per rappresentare la prima lettera della parola ''слово'', cioè "slovo" che significa ''[[parola]]'' e l'edificio fu così ribattezzato<ref name=":5">{{Cita web|url=http://proslovo.com/en|titolo= |sito=ProSlovo|lingua=en|accesso=17 febbraio 2022}}</ref>. Poiché mancarono i fondi per completare la costruzione dell'edificio, Vyshnya andò a [[Mosca (Russia)|Mosca]] nel febbraio 1929 e chiese a [[Iosif Stalin]] di finanziarne la realizzazione.<ref name=":6">{{Cita web|url=http://proslovo.com/en/story|titolo= |sito=ProSlovo|lingua=en|accesso=18 febbraio 2022}}</ref> Stalin acconsentì e diede il denaro lo stesso giorno (a condizione che i residenti lo restituissero entro 15 anni).<ref name=":3"/> Slovo fu completato il 25 dicembre 1929.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|volume=3|doi=10.21226/T2H01C|issn=2292-7956}}</ref>
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Attraverso l'uso delle intercettazioni telefoniche, gli occupanti furono spiati e segnalati per l'arresto dai loro stessi vicini nell'età del Rinascimento fucilato. L'attrice Halyna Mnevs'ka è stata la prima ad essere arrestata il 20 gennaio 1931 perché non volle denunciare suo marito, Klym Poliščuk, che fu giustiziato a colpi di arma da fuoco in [[Carelia]]. L'attrice fu arrestata e condannata a 5 anni di reclusione ed esiliata a vita dall'Ucraina.<ref name=":1"/> Altre persone arrestate furono Pavlo Chrystjuk il 2 marzo 1931 e Ivan Bahrianyj il 16 marzo 1932 a causa del suo movimento [[Controrivoluzione|controrivoluzionario]].<ref name=":6"/>
 
Con il passare degli anni, furono effettuati sempre più arresti con il picco che venne raggiunto nel 1933. Lo scrittore ucraino Mychajlo Jalovyj fu arrestato il 12 maggio 1933 con l'accusa di spionaggio e assassinio di [[Pavel Petrovič Postyšev|Pavel Postyšev]] e successivamente fu giustiziato l'11 marzo 1937.<ref name=":6"/> Il giorno successivo all'arresto di Jalovyj, [[Mykola Chvyl'ovyj]], Mykola Kuliš e [[Oles Dosvitnij]] si riunirono per discutere su come risolvere la situazione.<ref name=":3"/> Al momento della conversazione, Chvyl'ovyj tornò nella sua stanza e si suicidò il 13 maggio 1933,<ref>{{Cita libro|autore=Serhij Žadan|autore2=Bob Holman|titolo=What We Live For, What We Die For|url=https://books.google.com/books?id=MiaODwAAQBAJ&dq=slovo+building&pg=PA137|data=2019|editore=Yale University Press|città=New Haven|lingua=en|ppp=137|ISBN=978-0-300-22336-1}}</ref> evidenziando la disperazione provata dagli occupanti della casa Slovo. Non solo gli occupanti vivevano sotto costante minaccia di arresto o morte, ma anche del [[Holodomor]],<ref name=":3"/> una carestia provocata da [[Iosif Stalin|Stalin]] che ha ucciso quattro milioni di ucraini, per lo più contadini.<ref>{{Cita web|url=https://www.britannica.com/event/Holodomor|titolo= |lingua=en|accesso=18 febbraio 2022}}</ref> Serhij Pylypenko fu giustiziato senza processo il 23 febbraio 1934. Oltre a loro, c'erano [[Les Kurbas]], Vyšnja, Kuliš e [[Hryhorij Epik]] che furono arrestati e giustiziati a Sandarmorch. Vyšnja è stato salvato perché malato <ref name=":6" /> In tutto, 40 appartamenti su 66 nella casa Slovo sono stati distrutti. Il numero dei giustiziati è stato di 33 persone, di cui 5 condannati alla reclusione a lungo termine, uno suicida e un altro ucciso in circostanze poco chiare. Molti sono stati condannati come spie, terroristi e cospiratori contro il regime.<ref name=":3" />
 
Nel 1934, la capitale dell'Ucraina fu spostata da [[Charkiv]] nell'attuale [[Kiev]], in parte a causa dell'Holodomor e in parte per la [[repressione]] . Successivamente, gli scrittori sopravvissuti furono trasferiti nella casa RoLit con sede nella nuova capitale. Durante [[Seconda guerra mondiale|la seconda guerra mondiale,]] quando i [[tedeschi]] iniziarono a bombardare Kiev nel 1941, la gente disse con amara ironia che "una bomba su RoLit è sufficiente e la letteratura ucraina cesserà di esistere".<ref>{{Cita web|url=http://proslovo.com/kulish-slovoproslovo|titolo= |sito=ProSlovo|lingua=uk|accesso=18 febbraio 2022}}</ref>
 
== Ricordo ==
[[File:Kharkiv_Kulturi_9_SLOVO.jpg|miniatura|Targa commemorativa composta da scrittori ed artisti che risiedettero nell'edificio]]
 
L'edificio fu inserito nel Registro statale dei Luoghi di interesse ucraini inamovibili il 21 agosto 2019.<ref>{{Cita web|cognome=Ministry of Culture of Ukraine |wkautore=Ministry of Culture of Ukraine |data=21 agosto 2019 |titolo=Кабінет Міністрів України - До Державного реєстру нерухомих пам'яток України внесено 12 об'єктів культурної спадщини національного значення |url=https://www.kmu.gov.ua/news/do-derzhavnogo-reyestru-neruhomih-pamyatok-ukrayini-vneseno-12-obyektiv-kulturnoyi-spadshchini-nacionalnogo-znachennya |accesso=18 febbraio 2022 |lingua=uk |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220218191829/https://www.kmu.gov.ua/news/do-derzhavnogo-reyestru-neruhomih-pamyatok-ukrayini-vneseno-12-obyektiv-kulturnoyi-spadshchini-nacionalnogo-znachennya |urlmorto= }}</ref> Il 24 agosto 2003 fu posta una placca commemorativa contenente un elenco di nomi delle personalità famose che vissero nell'edificio. La placca sostituì una vecchia placca andata distrutta.<ref>{{Cita web|data=26 agosto 2003 |titolo=Дом "Слово": историческая память без речей и оваций |url=https://www.mediaport.ua/news/culture/7224/dom_slovo_istoricheskaya_pamyat_bez_rechey_i_ovatsiy |accesso=18 febbraio 2022 |lingua=uk |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220218191829/https://www.mediaport.ua/news/culture/7224/dom_slovo_istoricheskaya_pamyat_bez_rechey_i_ovatsiy |urlmorto= }}</ref>
 
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