Nivolumab: differenze tra le versioni

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Il nivolumab può essere impiegato nel trattamento del [[carcinoma del polmone]] a cellule non piccole che all'[[esame istologico]] appare costituito da cellule non squamose; l'anticorpo è indicato nei casi di tumore [[metastasi|metastatizzato]] o comunque refrattario a precedenti cicli di [[chemioterapia]] effettuati con altri farmaci. Può essere utilizzato anche nella terapia del [[carcinoma a cellule renali]] in stadio avanzato, appurata la refrattarietà al trattamento chemioterapico standard; in particolare, può essere usato sia in [[monoterapia]], sia in associazione con il [[cabozantinib]], in caso di carcinoma renale a cellule chiare metastatico.
 
Ulteriori usi del nivolumab riguardano individui con [[carcinoma epatocellulare]] non rispondente a terapie locali (il nivolumab viene in questo caso usato come monoterapia di seconda scelta), oppure casi di [[carcinoma gastrico]] avanzato come terapia di elezione, in associazione con la [[chemioterapia]] o in pazienti con [[Mesotelioma|mesotelioma pleurico]]<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Luigi|cognome=Cerbone|nome2=Sara|cognome2=Delfanti|nome3=Stefania|cognome3=Crivellari|data=2024-02-19|titolo=Nivolumab in pretreated pleural mesothelioma: Results from an observational real-world study of patients treated within the AIFA 5% Fund|rivista=Tumori|ppp=3008916241229287|accesso=2024-02-20|doi=10.1177/03008916241229287|url=https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38372045}}</ref>. Se usato in combinazione con un altro [[anticorpo monoclonale]], l'[[ipilimumab]], il nivolumab si rivela spesso efficace nel trattamento dei [[melanoma|melanomi]] in fase avanzata non operabili mediante [[intervento chirurgico]].<ref name="Label"/><ref>{{cita pubblicazione|autore=Johnson DB, Peng C, Sosman JA|anno=2015|titolo=Nivolumab in melanoma: latest evidence and clinical potentiaL|rivista=Ther Adv Med Oncol|volume=7|numero=2|pp=97-106|PMID=25755682|doi=10.1177/1758834014567469|lingua=en}}</ref><ref>{{cita pubblicazione|autore=Sundar R, Cho BC, Brahmer JR, Soo RA|anno=2015|titolo=Nivolumab in NSCLC: latest evidence and clinical potential|rivista=Ther Adv Med Oncol|volume=7|numero=2|pp=85-96|PMID|25755681|doi=10.1177/1758834014567470|lingua=en}}</ref> Uno studio di fase 2 del 2024 ha mostrato l'efficacia di questa combinazione di farmaci in una popolazione di 115 pazienti affetti da [[cancro al colon]] con ''mismatch repair deficiency'' (MMR), una variante che riguarda il 10-15% dei casi di cancro al colon e che è attaccabile dall'anticorpo monoclonale: dopo un trattamento farmacologico di 9 settimane e un intervento chirurgico, con rischio di recidiva teoricamente alto, dopo due anni il 68% dei pazienti non presentava tracce del tumore né nel tratto operatorio né nei [[linfonodo|linfonodi]].<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Myriam|cognome=Chalabi|nome2=Yara L.|cognome2=Verschoor|nome3=Pedro Batista|cognome3=Tan|data=2024-06-06|titolo=Neoadjuvant Immunotherapy in Locally Advanced Mismatch Repair–Deficient Colon Cancer|rivista=New England Journal of Medicine|volume=390|numero=21|pp=1949–19581949-1958|lingua=en|accesso=2024-06-10|doi=10.1056/NEJMoa2400634|url=http://www.nejm.org/doi/10.1056/NEJMoa2400634}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.adnkronos.com/cronaca/cancro-al-colon-burioni-e-lo-studio-sul-farmaco-immunoterapico-pazienti-guariti_z9SYPcgbdSwiiuoixY2ym|titolo=Cancro al colon, il farmaco e i pazienti guariti: il post di Burioni|autore=Adnkronos|sito=Adnkronos|data=2024-06-06|accesso=2024-06-10}}</ref>
 
Secondo il CheckMate-067, studio clinico di Fase 3 randomizzato e in doppio cieco, i cui risultati sono stati presentati al congresso della Società europea di oncologia nel settembre 2024 e pubblicati nel ''[[The New English Journal of Medicine]]'', più del 40% dei pazienti trattati con nivolumab più [[ipilimumab]] è vivo dopo 10 anni.<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/salute/dossier/oncoline/2024/09/20/news/melanoma_immunoterapia_la_meta_dei_pazienti_e_vivo_a_dieci_anni-423511819/|titolo=Melanoma, con l’immunoterapia la metà dei pazienti è vivo a dieci anni|sito=la Repubblica|data=2024-09-20|lingua=it|accesso=2024-09-24}}</ref> Nel 2014 la sopravvivenza era del 25% a un anno. Più del 60% dei pazienti oggetto dello studio, trattati con la combinazione dei due farmaci, non ha richiesto ulteriori terapie sistemiche.