A partire da questo periodo Guerrini paga con un isolamento pressoché totale la sua posizione di uomo di sinistra (fra socialismo umanitario e [[socialdemocrazia]]) ferocemente [[anticomunista]]; e anche il suo giudizio sulla [[contestazione studentesca]] è fondamentalmente critico, come testimonierà nel 1971 il volume ''La rivoluzione al liceo. Autobiografia di un professore''.<ref>{{Cita libro|nome=Gianluca|cognome=Schiavo|titolo=Dal signor maestro al prof. in crisi: L'insegnante di scuola nella letteratura italiana contemporanea|url=https://www.google.it/books/edition/Dal_signor_maestro_al_prof_in_crisi/_TEIAQAAQBAJ?|data=2013|editore=Armando Editore|lingua=|p=125|ISBN=978-88-6677-373-3}}</ref>
Nel 1968 dedica al "maestro" Sbarbaro, scomparso l'anno prima, il volume ''Il significato di Sbarbaro''.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Vittorio|cognome=Coletti|data=1975|titolo=Review of Atti del Convegno nazionale di studi su Camillo Sbarbaro - Spotorno 6-7 Ottobre 1973; Resine - Quaderni liguri di cultura - Genova 1974|rivista=Lettere Italiane|volume=27|numero=2|pp=233–238233-238|url=https://www.jstor.org/stable/26257362}}</ref> Nel 1969, dopo una frattura fra i due fondatori, ''Diogene'' cessa le pubblicazioni; tre anni dopo, nel 1972, nasce ''[[Resine (rivista)|Resine]]'', la rivista dal titolo emblematicamente sbarbariano che, attraverso due serie (1972-1978 e 1979-2015) vivrà per oltre quarant'anni. Negli anni settanta pubblica in autoeduizione ''Cinquanta quartine'' (1951), scritte un quindicennio prima, e ''Alti boschi'' (1973), riscrittura di ''Ila''; negli anni immediatamente successivi approda alle edizioni ''All'insegna del Pesce d'Oro'' di [[Vanni Scheiwiller]] con ''Jon il Groenlandese'' (1974, con prefazione di Caproni<ref>{{Cita libro|nome=Fabrizio|cognome=Miliucci|titolo=Nella scatola nera: Giorgio Caproni critico e giornalista|url=https://www.google.it/books/edition/Nella_scatola_nera/6ujrDwAAQBAJ?hl=en&gbpv=1&dq=%22adriano+guerrini%22&pg=PT76&printsec=frontcover|data=2019|editore=Mimesis|ISBN=978-88-575-6058-8}}</ref>) e ''Poesie politiche'' (1976). Nel 1978 pubblica ''Età di ferro'', edito da [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]]: nella prima sezione rielabora radicalmente l'omonimo libro del 1958, nella seconda rielabora ''Polemica'' e nella terza ripropone immutato ''Jon il Groenlandese''.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gian-Paolo|cognome=Biasin|data=1979|titolo=Review of Età di ferro|rivista=World Literature Today|volume=53|numero=3|pp=492–492492-492|lingua=en|doi=10.2307/40132244|url=https://www.jstor.org/stable/40132244}}</ref>