Leonardo Bistolfi: differenze tra le versioni
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=== I monumenti commemorativi ===
Da questo momento fino al [[1914]] realizzò numerosi busti, medaglie e ritratti di personaggi illustri ([[Lorenzo Delleani]], [[Giuseppe Antonio Ottavi]], [[Ottavio Ottavi]], [[Urbano Rattazzi]] a [[Casale Monferrato]], [[Vittorio Emanuele II]], [[Umberto I]], [[Cesare Lombroso]] a [[Verona]]<ref>{{cita web|url=http://www.turismoverona.eu/nqcontent.cfm?a_id=50584|titolo=statua di Cesare Lombroso|accesso=17 luglio 2023}}</ref>, [[Vittorio Bersezio]], [[Edmondo De Amicis]], [[Emilio Treves]], per citarne alcuni).
[[File:Bistolfi.jpg|miniatura|
Nel 1888 iniziò a partecipare ad alcuni concorsi per monumenti celebrativi che non lo videro vincitore: per il monumento a [[Giuseppe Garibaldi]] fu superato da [[Ettore Ximenes]] (nonostante ciò, il bozzetto di Bistolfi venne poi realizzato in bronzo a seguito di una sottoscrizione di alcuni artisti), per il monumento equestre al Principe Amedeo di Savoia, promosso dal [[Comune di Torino]], fu superato da [[Davide Calandra]], mentre per il monumento alla famiglia Cairoli a [[Pavia]] ottenne solo un riconoscimento ufficiale. La carriera però non si arresta: agli inizi degli anni novanta venne nominato membro onorario dell'Accademia Albertina e segretario del [[Circolo degli Artisti di Torino|Circolo degli Artisti]]. In quegli anni ebbe tra i suoi allievi [[Matteo Olivero]], futuro esponente del [[divisionismo]] italiano, al quale trasmise l'interesse e l'insegnamento della [[scultura]].
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