SP70: differenze tra le versioni
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La disposizione interna per i cinque membri dell'equipaggio vedeva il conducente posizionato nella parte anteriore del veicolo, mentre tre membri dell'equipaggio, il gregario, il capocarro e un servente erano a destra, un altro servente del pezzo d'artiglieria era a sinistra.<ref name=C3p29/> Vi erano due portelli sulla torretta dotati di periscopi che consentivano al capocarro e al servente di sinistra una visione a 360 gradi sia di giorno che di notte.<ref name=C3p29/>
Lo scafo costruito dalla [[Porsche]], derivato dal carro armato [[Leopard 1]], era realizzato in [[alluminio]].<ref name=C4p210/><ref name=C3p30>{{Cita|Craven 1983|p.30}}.</ref> Il motore diesel, pesante 4.870 kg, era lo MTU MB 831 a 8 [[cilindro (meccanica)|cilindri]], [[Raffreddato a liquido|raffreddati a liquido]], dotato di [[turbocompressore]], erogante la [[potenza (fisica)|potenza]] di 1.000 [[cavallo vapore britannico|hp]] (736 [[Kilowatt|kW]]).<ref name=C3p30/> La riserva di [[carburante]] era pari a 1.000 [[Litrolitri]] di [[gasolio]].<ref name=C3p30/> L'autonomia era di 550 km su strada e 420 km fuoristrada.<ref name=C3p30/> La velocità massima raggiungibile era di 67,7 km/h.<ref name=C3p30/> Un motore diesel Fiat 237A d a 35 hp era utilizzato come APU.<ref name=C3p30/> Il rapporto peso:potenza era pari a 22 hp/t.<ref name=C3p30/> Il semovente era dotato di capacità di guado senza preparazione fino a una profondità di 2 metri, e completa protezione NBC per l'equipaggio con filtri a [[carbone]] e un'unità di ventilazione.<ref name=C3p30/>
L'armamento era composto da un [[obice]] a canna rigata [[155 mm FH-70|FH-70]] da 155 mm lungo 39 calibri, dotato di freno di bocca a due camere, estrattore di fumi.<ref name=C3p31>{{Cita|Craven 1983|p.31}}.</ref> Il meccanismo di culatta aveva un blocco scorrevole verticale che si apriva verso l'alto; vi era una camma di apertura che apriva automaticamente la culatta in caso di esaurimento.<ref name=C3p30/> La culatta era dotata di un caricatore di inneschi che espelleva automaticamente
Il movimento orizzontale del cannone era effettuato ruotando l'intera torre con l'aiuto di una trasmissione idraulica, in questo caso la cadenza di tiro calava a 4 colpi minuto..<ref name=C3p30/> Come sistema di riserva, l'equipaggio poteva utilizzare meccanismi a trasmissione manuale. Per il movimento verticale dell'obice, la torre SP70 ACS era dotata di una trasmissione idropneumatica. Gli angoli di elevazione variavano da -25° a + 70°.<ref name=C3p31/> La gittata massima era pari a 24 chilometri, ed era prevista l'adozione di [[base bleed|proiettili autopropulsi]] che consentivano di colpire bersagli a distanze fino a 30 km.<ref name=C3p31/>
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La messa a punto del semovente d'artiglieria SP70 fu completata abbastanza rapidamente.<ref name=C3p31/> Emersero problemi al sistema di caricamento automatico dei proiettili che permetteva il suo utilizzo con qualsiasi angolo di elevazione. Sebbene i problemi incontrati in fase di progettazione fossero stati risolti, durante i collaudi alcuni di essi riapparvero, e inoltre ne emersero di nuovi.<ref name=C4p210/>
La sperimentazione e lo sviluppo dei vari sistemi automatici continuarono per diversi anni, e nel 1984 furono costruiti ulteriori 10 prototipi fase B.<ref name=C3p31/> Nel 1985, quando, secondo i piani iniziali, si prevedeva di iniziare la produzione in serie, la Germania Ovest uscì dal progetto.<ref name=C4p210/>
Secondo alcune fonti l'[[Esercito Italiano]] attivò nel 1982 una [[Batteria (militare)|batteria sperimentale]], la 4ª del 1°Gruppo Artiglieria da Campagna Semovente "Cacciatori delle Alpi", su quattro semoventi.<ref name="ab">{{Cita|Vecio||ab}}.</ref>
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