Trifone Gabriel: differenze tra le versioni
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== La famiglia ==
Trifone non si sposò e non ebbe figli. Gli fu però particolarmente caro il nipote Jacopo (anche Giacomo) Gabrielli ([[1510]] - [[1550]]), che fu il principale espositore e divulgatore dell'opera dello zio. Trifone fu inoltre cugino di [[Angelo Gabriel|Angelo Gabrielli]], noto per aver accompagnato Pietro Bembo nel suo viaggio giovanile a [[Messina]] (maggio [[1492]]-luglio [[1494]]). I due giovani si erano recati in [[Sicilia]] per studiare il greco con [[Costantino Lascaris]] e insieme compirono un'ascensione fino alla sommità del vulcano [[Etna]]. In seguito al suo rientro a Venezia, e successivamente a Padova, (dove frequentò insieme ad Angelo la locale università), il Bembo scrisse la sua prima opera, il saggio ''[[De Aetna]]'', poi pubblicato presso [[Aldo Manuzio]] nel febbraio [[1496]] ([[1495]] secondo il calendario veneziano). Il ''De Aetna'' fu appunto dedicato ad Angelo Gabrielli (l'incipit recita: ''Petri Bembi de Aetna ad Angelum Chabrielem Liber'') e per la sua edizione fu creato da [[Francesco Griffo]], ed utilizzato per la prima volta, un carattere tondo che egli chiamò [[Bembo (carattere)|Bembo]].
== L'opera ==
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