*8 luglio: dopo due giorni di sciopero dei dipendenti dell'[[Azienda di Stato per i servizi telefonici]], che ha messo in ginocchio le comunicazioni extraurbane e internazionali e i collegamenti delle telescriventi, si apre il caso delle competenze tra l'azienda di stato, controllata dal ministero delle poste, e la [[SIP - Società Italiana per l'Esercizio Telefonico|SIP]] del gruppo IRI. Oggetto del contendere è il traffico misto, gestito dall'ASST ma che si svolge in parte su una rete, in parte su un'altra. I sindacati dell'azienda statale vogliono impedire la cessione di parte di questo traffico alla SIP, sostenendo che così gli utenti sarebbero esposti a una gestione manageriale che scarica i costi e le esigenze del profitto privato nelle bollette. Il ministro respinge le argomentazioni come pretestuose, dal momento che l'IRI è un'azienda statale senza interessi privati.<ref>Il Messaggero, 9 luglio 1967</ref>
*10 luglio: comitato centrale del PCI: dopo la disfatta elettorale in Sicilia [[Pio La Torre]] viene sostituito alla segreteria regionale da [[Emanuele Macaluso]]. [[Giorgio Napolitano]] fa presente che il PCI non ha una vera alternativa da proporre al paese e che l'alternativa al centro-sinistra è da tempo logora propaganda.
*12 luglio: il ministro degli interniInterni, [[Paolo Emilio Taviani]], si reca in Alto Adige per incontrarsi con la squadra interforze antiterroristica. Partecipano i capi della polizia e dei servizi segreti, il vice comandante generale dei carabinieri e il comandante del IV corpo d'armata dell'esercito e il questore di Bolzano. All'ordine del giorno la sorveglianza del confine italo-austriaco e dei potenziali obiettivi di attentati.<ref>Il Messaggero, 13 luglio 1967</ref>
*13-14 luglio: Allaalla Camera in occasione della discussione delle mozioni sulla politica estera e in particolare sul Medio Oriente, il Governo pone la questione di fiducia sull’approvazione dell’ordine del giorno a sostegno delle dichiarazioni del Governo, che è approvato con 287 voti favorevoli e 207 contrari. Non partecipano al voto Lombardi, Santi, Giolitti, Codignola, altri deputati lombardiani e della sinistra socialista, a cui si aggiungono numerosi DC.
*20 luglio: consiglioConsiglio dei ministri: viene approvato il disegno di legge sulla riforma tributaria. Tutte le imposte dirette saranno sostituite da una [[IRPEF|imposta unica sul reddito]] e una [[IRPEG|imposta sulle persone giuridiche]]. L'[[Imposta generale sulle entrate|IGE]] sarà sostituita dall'[[Imposta sul valore aggiunto|IVA]]. Saranno abrogate le imposte di famiglia e di consumo. Adottate diverse misure di risanamento della finanza locale.<ref>Il Messaggero, 21 luglio 1967</ref>
*21 luglio: muore l'ex ministro [[Gaetano Martino]].
[[File:Paolo Rossi (politico 1900-1985).jpg|thumb|200px|Paolo Rossi]]
*25-27 luglio: inizia alla Camera la discussione sul problema del terrorismo altoatesino. In apertura di seduta [[Giorgio Almirante]] consegna alla presidenza un documento attribuito al governo, nel quale sono contenute le proposte italiane per la ricerca di una soluzione. Il Presidente del consiglioConsiglio lo definisce apocrifo. Nell'attesa dell'intervento di Moro il deputato socialista [[Paolo Rossi (politico 1900)|Paolo Rossi]] denuncia l'intenzione del MSI di voler sabotare le trattative, denunciare l'accordo tra De Gasperi e Gruber e interrompere i rapporti diplomatici con l'[[Austria]] al fine di impedire qualsiasi trattativa. Moro ribadisce i punti fermi della trattativa da parte italiana, che comprendono l'intangibilità della frontiera del Brennero e la disponibilità a concedere un regime di ampia autonomia alle province di Trento e Bolzano. La Camera, a maggioranza, approva l'operato del governo.<ref>Il Messaggero, 26-28 luglio 1967</ref>
*27-28 luglio: consiglio nazionale della DC: il congresso del partito è convocato a Milano per novembre. La minoranza di sinistra de La Base, che si è riunita a convegno alla vigilia dell'assise, accusa la direzione di gestione oligarchica del partito. [[Giovanni Galloni]] lo sostiene esprimendo un giudizio negativo sull'operato del governo. Disaccordi per la richiesta di voto proporzionale ai congressi provinciali e nazionale.
*30 luglio: consiglioConsiglio dei ministri: viene approvato il bilancio di previsione per il 1968 con 875 miliardi di maggiori entrate e 861 di maggiori spese, con un disavanzo che sale a 1149 miliardi. Istruzione, sanità ed edilizia i settori di maggiore investimento. Per ridurre il divario costi-ricavi, e il conseguente ricorso ai mutui della [[Cassa depositi e prestiti]], viene approvato un aumento delle tariffe postali e telegrafiche. Istituito il ministeroMinistero per la ricerca scientifica.<ref>Il Messaggero, 1 agosto 1967</ref>
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