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'''Fòllo''' (''Folo'' in [[Lingua ligure|ligure]], ''U Fulu'' nella variante locale<ref>Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del {{cita libro|professor Gaetano|Frisoni|Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese|1910-2002|Nuova Editrice Genovese|Genova}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] [[Comune sparso|sparso]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /><ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> della [[provincia della Spezia]] in [[Liguria]].
 
== Geografia fisica ==
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== Origini del nome ==
Il [[toponimo]] Follo compare in un documento del [[1197]]<ref name="ComuneStoria">{{cita web|url=http://www.comunefollo.it/territorio_storia.htm|titolo=Fonte dal sito del Comune di Follo-Territorio e storia|accesso=14 giugno 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110609083232/http://www.comunefollo.it/territorio_storia.htm|dataarchivio=9 giugno 2011}}</ref> e molto probabilmente deriva, come l'omonima Fullo presso [[Genova]], o la città [[toscana]] [[Follonica]], dal verbo [[Latino medievale|latino]] fullare (pigiare, l'uva o i panni).
 
Altri documenti [[Medioevo|medievali]] farebbero derivare il nome dalla parola ''fola'' ossia riserva di caccia<ref name=ComuneStoria/>. Tale ipotesi sembra trovi conferma nel fatto che il territorio follese fosse appunto riserva di caccia di alcuni membri della famiglia [[Este]]nse.
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Nella [[preistoria]]<ref name=ComuneStoria/> le popolazioni locali, i [[Apuani|Liguri Apuani]], si sostentavano con l'[[agricoltura]], irrigando i campi con le acque dei fiumi [[Vara (fiume)|Vara]] e [[Durasca]], macinando [[cereali]], trasportando [[Legno|legname]] e con la [[pesca (attività)|pesca]].
 
Nel 238 a.C.<ref name=ComuneStoria/> la tribù dei [[Liguri|Liguri Briniates]] si oppose all'espansione coloniale romana. Il console romano [[Marco Emilio Lepido]] (famoso per la costruzione della [[Via Emilia]]), combatté lungamente contro la popolazione deportandola infine in massa nella [[provincia di Benevento]]<ref name=ComuneStoria/>.
 
Nel [[20 a.C.]]<ref name=ComuneStoria/> l'imperatore [[Augusto]] inserisce la [[Liguria]] nelle undici regioni dell'[[Impero romano]], tracciandone i confini. Nel 14 a.C.<ref name=ComuneStoria/> gli Apuani si sottomisero a [[Roma]] e quest'ultima ricambierà la sottomissione con opere quali postazioni difensive, torri di controllo ai confini e vie di comunicazione.
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La [[Repubblica di Genova|Repubblica]] si appoggia a feudatari fedeli tra i quali la famiglia [[Malaspina]]<ref name=ComuneStoria/>.
Più tardi Follo ritorna sotto il controllo dei [[Diocesi di Luni|vescovi di Luni]]<ref name=ComuneStoria/> e ancora ai genovesi nel febbraio del [[1224]]<ref name=ComuneStoria/>.
 
Nel [[1252]]<ref name=ComuneStoria/> il [[papa Innocenzo IV]] concede il territorio al nipote [[Nicolò Fieschi|Nicolò]] della nobile famiglia dei [[Fieschi]], che lo unisce al proprio dominio locale, indipendente da Genova. Nel 1276<ref name=ComuneStoria/>, sconfitto, Nicolò è costretto a rivenderlo alla Repubblica genovese.
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[[File:Follo Alto - Bastione.JPG|thumb|left|Bastione nella frazione di Follo Castello]]
Nel corso dei secoli i territori e i suoi castelli passarono da [[Castruccio Castracani]], Signore di [[Lucca]], ai [[Visconti]], agli [[Sforza]], ai Francesi e infine ai Malaspina<ref name=ComuneStoria/>.
 
=== Dal XVI al XIX secolo ===
I territori diventarono dominio genovese in seguito all'intervento dell'imperatore [[Carlo V di Francia]], alleato dei [[Doria]], che contribuì a strutturare le varie comunità, attribuendo loro un Console locale, nominato direttamente dalla ''Superba'', che rappresentava il [[Podestà (medioevo)|Podestà]]<ref name=ComuneStoria/>.
 
Risale al [[1578]]<ref name=ComuneStoria/> la stesura del primo [[Statuto (diritto)|statuto]] della comunità di Follo (''Capitula et seu Statuta civilia et criminalia loci et Communis Folli'').
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<br>Dal 1803 fu centro principale del III cantone del Golfo di Venere nella Giurisdizione del Golfo di Venere e dal 13 giugno 1805 al 1814, nell'[[Primo Impero francese|Impero francese]], inserito nel [[Dipartimento degli Appennini]].
 
Nel 1815 Follo è incluso nella [[provincia di Levante]] del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]], così come stabilì il [[Congresso di Vienna]] del 1814, e successivamente nel [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] dal 1861.
 
Dal 1859 al 1927 il territorio fu compreso nel I mandamento di Spezia del [[circondario di Levante]] facente parte della [[provincia di Genova]] prima e, con l'istituzione nel 1923, della [[provincia della Spezia]] poi. Subisce infine gli ultimi aggiustamenti e assestamenti del territorio comunale nel [[1929]] con la cessione della frazione di [[Polverara (Riccò del Golfo di Spezia)|Polverara]] al comune di [[Riccò del Golfo di Spezia]].<ref name="Siusa">{{cita web|url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=10503&RicFrmRicSemplice=ricc%f2%20del%20golfo%20di%20spezia&RicSez=produttori&RicVM=ricercasemplice|titolo=Fonte dal sito del Sistema Informatico Unificato per le Soprintendenze Archivistiche|accesso=16 giugno 2011}}</ref>
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Essendo di fatto l'ultimo comune del territorio della [[val di Vara]], confina a nord con il comune di [[Calice al Cornoviglio]], a sud con [[La Spezia]] e [[Vezzano Ligure]], a ovest con [[Beverino]] e [[Riccò del Golfo di Spezia]] e a est con [[Podenzana]] ([[Provincia di Massa-Carrara|MS]]) e [[Bolano]].
 
Il comune è costituito da nove frazioni<ref>Fonte dallo [http://incomune.interno.it/statuti/statuti/follo.pdf Statuto Comunale di Follo]</ref>: [[Bastremoli]], [[Carnea]], [[Follo Alto]], [[Piana Battolla]], Piano di Follo (sede comunale), [[Sorbolo (Follo)|Sorbolo]], [[Tivegna]], Val Durasca e Via Romana per una superficie territoriale di 23,27&nbsp;km².
 
=== Frazioni ===