Enzo Maiorca: differenze tra le versioni
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Imparò a nuotare a 4 anni e presto cominciò ad andare sott'acqua, anche se, secondo una sua stessa confessione, conservò sempre una gran paura del mare. Un giorno un amico medico gli mostrò un articolo di giornale in cui si parlava di un nuovo record di profondità a -41 metri strappato a [[Raimondo Bucher]] da Ennio Falco e Alberto Novelli (campioni di caccia subacquea). Era l'estate del 1956 e Maiorca rimase fortemente suggestionato dalla notizia di quell'impresa.
Dopo una breve riflessione, decise di entrare in competizione con quei grandi nelle immersioni in apnea e si impegnò per divenire l'uomo capace di scendere più in profondità negli abissi marini. Nel 1960 coronò il suo sogno toccando -45 metri e battendo il brasiliano Amerigo Santarelli, il quale, nel settembre dello stesso anno, si riappropriò del titolo raggiungendo i -46 metri; il primato durò poco perché già in novembre Maiorca raggiunse i -49 metri.<ref>{{Cita web |url =http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/11/13/enzo-maiorca-morto-addio-al-signore-degli-abissi-recordman-di-immersione-in-apnea-arrivo-a-101-metri/3188790/ |titolo =Enzo Maiorca morto, addio al Signore degli abissi. Recordman di immersione in apnea, arrivò a -101 metri |
|urlmorto = }}</ref> Avrebbe migliorato quel record numerose volte negli anni successivi fino al 1988, anno in cui abbandonò l'apnea.
Il 22 settembre 1974, nelle acque antistanti [[Sorrento]], Maiorca tentò di stabilire un nuovo record mondiale di immersione in apnea alla quota di 90 metri; per la prima volta nella storia della [[Rai]] un simile evento fu teletrasmesso in diretta. Dopo lunghi preparativi, Maiorca finalmente incominciò la discesa lungo il cavo d'acciaio andando a sbattere a neanche venti metri di profondità contro [[Enzo Bottesini]], esperto di immersioni e istruttore subacqueo, ex campione del [[telequiz]] ''[[Rischiatutto]]'', e inviato della Rai per l'occasione.
Riemerso infuriato, si lasciò andare a una sequela di imprecazioni piuttosto forti, molte delle quali chiaramente udibili dal pubblico televisivo prima che la regia riuscisse a intervenire disattivando il collegamento audio. Tra queste anche due [[Bestemmia|bestemmie]] che gli costarono l'interdizione dalla televisione per due anni.<ref>{{cita web|url=http://ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/enzo_maiorca_mike_bongiorno_enzo_bottesini_record_bestemmie_rai-2078329.html|titolo=Enzo Maiorca, quelle bestemmie in diretta tv entrate nella storia|autore=Paolo Ricci Bitti|editore=[[Il Messaggero]]|data=13 novembre 2016|accesso=14 novembre 2016}}</ref><ref>
|pubblicazione=You Reporter|titolo=Addio Maiorca: la tragica riemersione in sincope apnea 1974}}</ref>
Il suo ultimo record di -101 metri lo raggiunse nel 1988, quando ritornò all'apnea insieme alle proprie figlie Patrizia e Rossana, entrambe detentrici di una serie di record mondiali d'immersione in apnea. La figlia Rossana morì di cancro nel 2005.<ref>{{Cita web
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È stato un [[vegetarianismo|vegetariano]] dichiarato.<ref>[[Umberto Veronesi]], ''Verso la scelta vegetariana'', Giunti Editore, 2011, p. 8. ISBN 978-88-09-76687-7</ref> In proposito, ha spiegato in un'intervista come abbandonò la [[Pesca subacquea in apnea|pesca subacquea]]:
{{Citazione|È avvenuto tutto all'improvviso. Mi ero immerso in una secca poco lontana dal capo che protendendosi verso il mare aperto chiude a sud la baia di [[Siracusa]]. Quella mattina mi accadde di arpionare una [[Epinephelinae|cernia]]. Una cernia robusta, combattiva. Si scatenò sul fondo una vera e propria lotta titanica fra la cernia che pretendeva di salvare la sua vita e me che pretendevo di togliergliela. La cernia era incastrata in una cavità fra due pareti; cercando di rendermi conto della sua posizione passai la mano destra lungo il suo ventre. Il suo cuore pulsava terrorizzato, impazzito dalla paura. E con quel pulsare di sangue ho capito che stavo uccidendo un essere vivente. Da allora il mio fucile subacqueo giace come un relitto, un reperto archeologico impolverato nella cantina di casa mia. Era il 1967.<ref>Citato in [[Lorenzo Guadagnucci]], ''Restiamo animali'', Terre di mezzo, Milano, 2012, p. 72. ISBN 978-88-6189-224-8.</ref>}}
In televisione ha collaborato con ''[[Lineablu]]'', programma della Rai, dal 2000 al 2002. Muore all'età di 85 anni il 13 novembre 2016.<ref>{{
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.enzomaiorca.com|Sito ufficiale}}
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{{Walk of Fame dello sport italiano}}
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