Miracolo eucaristico: differenze tra le versioni
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* Secondo alcuni biografi, durante la celebrazione di una [[Celebrazione eucaristica|Messa]], al momento di distribuire la [[Eucaristia|comunione]], [[San Giovanni Bosco|don Bosco]] si accorse che nella [[pisside]] erano rimaste solo otto [[Ostia (liturgia)|ostie]], mentre i ragazzi in attesa di comunicarsi erano 360. Serviva messa don Giuseppe Buzzetti, seguace di don Bosco: sarebbe però stato comunque in grado di comunicare tutti i ragazzi, moltiplicando le ostie, sentendosi poi male per l'emozione.<ref>{{cita web|url=http://www.therealpresence.org/eucharst/mir/italian_pdf/Chiaravalle-Bosco.pdf|formato=PDF|titolo=Miracolo eucaristico di san Giovanni Bosco|accesso=2024-08-27}}</ref>
[[File:Saint Antoine et le miracle de la mule - Domenico Beccafumi
* Secondo quanto tramandato dalla tradizione, mentre [[Sant'Antonio di Padova]] si trovava nel [[1223]] a [[Rimini]] per predicare la reale presenza di [[Gesù]] nell'[[Eucaristia]], un [[eresia|eretico]] di nome Bonisollo gli disse che, se avesse provato con un [[miracolo]] la vera presenza di Cristo nell'[[Ostia (liturgia)|ostia]] consacrata, avrebbe aderito all'insegnamento della [[Chiesa cattolica]]: Bonisollo tenne allora per tre giorni nella stalla la sua mula senza darle da mangiare, poi la portò in piazza mettendole davanti della biada, mentre contemporaneamente sant'Antonio, con in mano l'ostia consacrata, portatosi davanti alla mula, disse: "In virtù e in nome del [[Dio|Creatore]], che io, per quanto ne sia indegno, tengo veramente tra le mani, ti dico, o animale, e ti ordino di avvicinarti prontamente con umiltà e di prestargli la dovuta venerazione". Come il santo ebbe finito di parlare, la mula, lasciando da parte il fieno, si sarebbe inginocchiata e l'eretico si convertì.<ref>{{cita|Allegri|pp. 56-58}}.</ref>
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