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Questa struttura si basava sulla capacità portante dei mattoni per resistere ai carichi, ma per raggiungere tale altezza furono necessarie pareti in muratura portanti di 2,13 metri di spessore al livello del suolo, che occupavano il 15% dell'area totale del piano terra. Oggi, invece, esistono tecnologie avanzate che facilitano le attività di costruzione in termini di sicurezza, riduzione dei costi e tempi di completamento. Un'altra limitazione seria era il problema del trasporto verticale prima dell'invenzione degli ascensori, avvenuta nel 1853 grazie a [[Elisha Otis]]. Questa invenzione eliminò il vincolo che impediva la costruzione di torri molto alte.
 
===Rischi legati al vento<ref>{{Cita web|url=https://dept.math.lsa.umich.edu/~krasny/math654_irwin.pdf|titolo=Vortices and tall buildings: a recipe for resonance}}</ref>===
===Rischi legati al vento===
Il vento crea sei diverse componenti di forze e momenti su un corpo esposto in tre direzioni ortogonali. L'analisi del vento per un edificio alto si concentra quindi sulle due direzioni orizzontali: vento longitudinale e trasversale (o crosswind). Il fenomeno chiave di cui gli ingegneri strutturali devono preoccuparsi sono i vortici: flussi turbinanti d'aria che si formano ai lati di un edificio quando il vento lo attraversa e le forze che emergono mentre quei vortici si formano e successivamente si staccano dall’edificio. I vortici che si formano e si staccano da edifici alti possono persistere abbastanza a lungo da influenzare edifici vicini. Quando un vortice si forma sul lato di un edificio, crea una forza di aspirazione. La forza generata da un singolo vortice non è grande. Il potenziale problema è che i vortici tendono a formarsi in schemi ben organizzati e a far oscillare l’edificio mentre si staccano alternativamente da ciascun lato. Il conseguente flusso di vortici staccati è chiamato strada dei [[Scia di von Kármán|vortici di Kármán]], in onore del fisico [[Theodore von Kármán]].