Discussione:Coping: differenze tra le versioni

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In psicologia il termine coping (dall'inglese "to cope" , "fare fronte", designato anche con i termini italiani: capacità di far fronte - capacità di reagire - capacità di resilienza) indica l'insieme dei meccanismi psicologici adattativi messi in atto da un individuo per tentare di fronteggiare difficoltà e disagi emotivi, sociali o interpersonali.
 
La finalità del coping è quella di gestire, ridurre o tollerare lo stress, il conflitto o, più genericamente, tutte quelle situazioni di patimento che insorgono in seguito a particolari circostanzecondizioni o interazioni lesive che risultano ineludibili per il soggetto colpito.
 
L'efficacia e l'efficienza degli sforzi di adattamento dipendono dal tipo di stress, dalle caratteristiche individuali del soggetto e dalla peculiarità del contesto all' interno del quale si sviluppano gli eventi che provocano sofferenza.
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Le risposte sono in parte controllate sia dalla personalità (caratteristiche abituali), che dall'ambiente circostante, in particolare dalla natura dell'ambiente stressante e dalla specificità dei problemi e delle dinamiche che si innescano.
 
Attraverso l'introspezione, l'individuo prende consapevolezza dei propri limiti e delle proprie vulnerabilità nell'ambito delle contingenze suscettibili di generare condizioni di disagio, e di conseguenza cerca di sviluppare e di mettere in atto le strategie più idonee per tentare di contrastare o perlomeno di contenere quelle situazioni di sofferenza che risultano purtroppo impossibili da evitare.
 
Tali livelli di consapevolezza e gestione sono in genere sviluppati nel tempo, attraverso le esperienze personali, oppure sotto la guida di uno psicoterapeuta.
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