Casnate con Bernate: differenze tra le versioni

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Tale annessione fu operante e dal 1601 al 1845 i due abitati dipesero dalla medesima parrocchia.
Due sono le feste patronali: a Casnate il 17 gennaio si festeggia sant'Antonio abate, ed il 7 dicembre viene ricordato sant'Ambrogio. A Bernate il 20 agosto si festeggia san Bernardo.
I due paesi, situati in cima a due colli distanti fra loro qualche chilometro, hanno entrambi una storia molto antica: durante il secolo scorso, soprattutto a Bernate ma anche in tutto il territorio circostante, comprendente Casnate e molti paesi limitrofi, numerosi furono i ritrovamenti di urne, vasi, fibule di epoca preromana e varie altre testimonianze del periodo romano (fra cui una tomba e una dedica a Mercurio), premurosamente conservate dai conti Cigalini di Bernate e poi donate ai Musei Civici di Como. I legami con il capoluogo lariano sono sempre stati molto saldi: durante il Medioevo, sia a Casnate che a Bernate, i maggiori proprietari terrieri risultano essere la chiesa di San Fedele, il duomo e alcune nobili famiglie comasche, oltre all'abbazia di Vertemate, non molto distante dai due abitati. Questa stretta dipendenza da Como portò a un diretto coinvolgimento dei due paesi nel corso della guerra contro i Milanesi, che, infatti, occuparono ripetutamente Casnate. Al termine del conflitto, Bernate e Casnate, appartenenti alla pieve di Fino Mornasco, furono definitivamente cedute a Como. In seguito, i beni delle famiglie comasche andarono sempre più consolidandosi, soprattutto a Bernate, dove nel secolo XVI la famiglia Porta di Como possedeva la maggior parte delle proprietà terriere: tale situazione è rimasta pressoché invariata e, passati i beni Porta ai conti Cigalini prima e alla famiglia [[Ordoño de Rosales]] nel secolo scorso, ancora oggi la famiglia Rosales è tra le più importanti a Bernate, come testimonia il nome della frazione Bernate Rosales.
 
L'antico comune di Bernate con Gussa, nel 1751 comprendeva anche la “Cassina del Doncione” e la “Cassina della Guzza”, quest’ultima, originariamente parte del Corpo Santo della città di Como, e in precedenza della comunità di Acquanegra<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000783/?view=toponimi&hid=0|titolo=comune di Bernate, sec. XIV - 1757}}</ref>. In epoca napoleonica, con gli interventi di concentrazione comunale, Bernate con Gussa fu aggregato dal 1808 al 1816 a Como<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000787/?view=toponimi&hid=0|titolo=comune di Bernate, 1798 - 1808}}</ref>, per poi tornate autonomo con la costituzione del [[Regno Lombardo-Veneto]], assumendo successivamente il semplice nome di Bernate, a seguito della provvisoria aggregazione della Lombardia al [[Regno di Sardegna]] nel 1853<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3000788/?view=toponimi&hid=0|titolo=comune di Bernate, 1816 - 1859}}</ref>. Alla costituzione nel 1861 del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d’Italia]], il comune mantenne la denominazione di Bernate fino al 1862, assumendo inizialmente quella di Bernate di Como (R.D. 16 novembre 1862, n. 990) e successivamente nel 1912 quella di Bernate Rosales (R.D. 12 luglio 1912, n. 814)<ref>{{Cita web|url=http://www.elesh.it/storiacomuni/storia_comune.asp?istat=013817|titolo=Bernate Rosales (Como)}}</ref>, dal nome di una tra le più importanti famiglie locali proprietarie terriere.