Marco Papirio: differenze tra le versioni

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Fu protagonista dell'episodio in cui i [[Galli]] di [[Brenno]], entrando in senato dopo aver invaso [[Roma]] (390 a.C.), lo trovarono impietrito in aula in compagnia di altri 79 vecchi [[patrizio (storia romana)|patrizi]] che si erano rifiutati di abbandonare il senato e la città nelle mani dei barbari. Gli invasori restarono colpiti dal suo aspetto venerando e dalla sua lunga barba; allora uno di loro si avvicinò e gliela tirò per verificare se fosse un uomo o una divinità romana. Egli reagì dando una bastonata in testa al soldato gallo che lo aveva oltraggiato; questo gesto scatenò l'ira dei Galli che uccisero lui e gli altri senatori; dopodiché misero a ferro e fuoco la città. Questa vicenda, perpetrata durante il [[Sacco di Roma (390 a.C.)|sacco di Roma]], è narrata da [[Tito Livio]] nella sua [[Storia di Roma]].
 
Gli invasori restarono colpiti dal suo aspetto venerando e dalla sua lunga barba ; allora uno di loro si avvicinò e gliela tirò per verificare se fosse un uomo o una divinità romana.
Egli reagì dando una bastonata in testa al soldato gallo che lo aveva oltraggiato; questo gesto scatenò l'ira dei Galli che uccisero lui e gli altri senatori; dopodiché misero a ferro e fuoco la città.
Questa vicenda, perpetrata durante il [[Sacco di Roma (390 a.C.)|sacco di Roma]], è narrata da [[Tito Livio]] nella sua [[Storia di Roma]].
Negli ambienti del senato era conosciuto come un uomo molto altezzoso.