Rodengo-Saiano: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Rodengo-Saiano
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=== Clima ===
Il [[clima]] a Rodengo-Saiano è caldo e temperato, con [[piovosità]] significativa durante tutto l'anno.<ref name="clim">
La [[temperatura]] media annuale è di 12,1 [[Celsius|°C]],<ref name=clim/> essendo luglio il mese con temperature più alte (26,4 °C)<ref name=clim/> e gennaio il mese con temperature più basse (-1,6 °C).<ref name=clim/>
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Rodengo, in [[Civiltà romana|epoca romana]], era attraversato da un'importante [[Strade romane|strada romana]] [[Strade consolari|consolare]] che metteva in comunicazione [[Brescia]] ([[Lingua latina|lat.]] ''[[Brixia (archeologia)|Brixia]]'') con la [[Val Camonica]] (lat. ''Vallis Camunnorum'') costeggiando il [[lago d'Iseo]] ([[Lingua latina|lat]]. ''Sebinus lacus'': da cui il nome della strada) e terminando a [[Rogno]] ([[Lingua latina|lat]]. Rognum).
La nascita del comune risale al 18 ottobre [[1927]], quando, col [[Regio Decreto]] nº 2011, Rodengo e Saiano vennero unificati in un'unica municipalità<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1927/11/09/027U2011/sg|titolo=REGIO DECRETO 18 ottobre 1927, n. 2011|sito=www.gazzettaufficiale.it|accesso=2025-03-30}}</ref>.
I due centri, infatti, mantennero nei secoli la loro indipendenza in considerazione della diversa origine storica. [[Saiano]], infatti, nasce in [[epoca romana]], come provato dal rinvenimento di un cippo funerario conservato al [[Museo di Santa Giulia]] di [[Brescia]]; Rodengo, invece, ha un’origine [[longobarda]], come attestato da una [[carta topografica]] del [[910]] d.C.<ref name=":0">{{cita web|url= https://www.comune.brescia.it/aree-tematiche/verde-e-parchi/parco-delle-colline/i-comuni-nel-parco-delle-colline/rodengo-saiano#link-esterno|titolo= Informazioni sul Comune di Rodengo-Saiano|sito= Comune di Brescia|accesso=31 maggio 2023 }}</ref> Si narra anche che [[Carlo Magno]] avrebbe fatto costruire a Rodengo una [[Chiesa cattolica|chiesa]] dedicata al [[santo]] [[vescovo]] [[Lingua francese|francese]] [[Dionigi di Parigi|Dionigi]] e avrebbe battezzato la zona "piccola [[Francia]]", da qui il nome [[Franciacorta]].<ref name=":0" />
Probabilmente, intorno al [[VI secolo]], a [[Saiano]] sorse un [[castello]] o un piccolo borgo rettangolare, in parte recuperato successivamente da una villa e il quale [[fossato]] era visibile sino ad alcuni decenni fa. Nel castello di Saiano era presente anche una [[cappella]], ufficiata da un sacerdote. Il castello venne posseduto dalla famiglia Turriceni e successivamente dai Bettoni Cazzago, che trasformarono il vecchio castello nella Villa Paolina<ref name=":2" />.
Tra il 26 ed il 27 aprile [[1945]], a [[seconda guerra mondiale]] ormai conclusa, un gruppo di dieci [[Resistenza italiana|partigiani]] [[eccidio di Rodengo Saiano|vennero torturati e uccisi]] da un reparto di [[Schutzstaffel|SS]] stanziato in paese.<ref>{{cita web|url= https://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=5816 |sito= Atlante delle stragi naziste e fasciste in Italia |titolo= Corneto, Rodengo Saiano, 27.04.1945 }}</ref>▼
Intorno alla fine dell'[[XI secolo]], venne fondata a Rodengo l'[[Abbazia di San Nicola (Rodengo-Saiano)|abbazia di San Nicola]]. L'abbazia venne nominata per la prima volta in un documento del [[1085]], un atto di donazione di un terreno, destinato a un monastero dedicato a San Pietro<ref>{{Cita web|url=https://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=RODENGO|titolo=RODENGO - Enciclopedia Bresciana|sito=www.enciclopediabresciana.it|accesso=2025-03-30}}</ref>. L'abbazia aveva un ruolo importante nella comunità, in quanto i monaci si dedicarono soprattutto ad aiutare coloro che erano in [[pellegrinaggio]] verso [[Roma]]. Intorno al [[Trecento]] il [[cenobio]] stava subendo una lenta decadenza, che fu oggetto di contesa tra i monaci e il [[priore]] Corradino Caprioli. Appena ottenuto il pieno controllo dell'abbazia, i monaci riempirono l'abbazia di magnifiche opere d'arte<ref name=":1">{{Cita web|lingua=en|url=https://www.italiapedia.it/bacheca.php?vd=geoloc&istat=017163&comune=Rodengo%20Saiano&prov=&sigla=BS&NomeReg=Lombardia&NReg=3|titolo=Scheda Rodengo Saiano {{!}} italiapedia.it|sito=www.italiapedia.it|accesso=2025-03-30}}</ref>.
Nel [[1589]], il piccolo convento di Saiano, situato sulle pendici del colle Delma, venne affidato ad una comunità di [[Terziari francescani]]. Accanto al convento, si trovava la chiesa, all'epoca dedicata a Santa Maria in Colle. Con l'arrivo nel 1671 dei [[Frati minori osservanti]], che diedero al convento la denominazione di ''Convento del Calvario'', il convento venne ampliato ancora. In quel periodo la chiesa del convento diventò la Chiesa di Santa Maria degli Angeli, ed ancora oggi è così. Dopo la soppressione del convento, venne acquistato dal [[beato]] [[Lodovico Pavoni]], che lo rese sede della sua congregazione, lo trasformò in una scuola di artigianato per [[Sordomutismo|sordomuti]] e fece costruire, sulla strada per arrivare al convento, le quattordici stazioni della [[Via Crucis]], presenti ancora oggi<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.franciacortadascoprire.it/monasteri/rodengo-saiano-ex-convento-francescano/|titolo=Rodengo Saiano – Ex Convento Francescano – Franciacorta da scoprire|accesso=2025-03-30}}</ref>. Oggi il convento è diventato l'''Accademia Symposium'', un istituto di formazione agroalimentare.
Del patrimonio storico di Rodengo-Saiano è parte anche la Villa Fenaroli, costruita all'inizio del [[XVIII secolo]]<ref name=":1" /> e ristrutturata nel [[XIX secolo]] dall'architetto [[Antonio Tagliaferri]]<ref name=":2">{{Cita web|url=https://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=SAIANO|titolo=SAIANO - Enciclopedia Bresciana|sito=www.enciclopediabresciana.it|accesso=2025-03-30}}</ref>, e posseduta dalla nobile famiglia dei [[Fenaroli]].
Nel [[1920]], i [[Fascismo|fascisti]] entrarono nel paese, prendendo il controllo della [[cooperativa]] fondata da don Giambattista Salvi, fondando la sede cittadina dei [[Fasci italiani di combattimento]], ampliarono il [[cimitero]] comunale, imposero la chiusura delle attività degli [[Oratorio (centro giovanile)|oratori]] e del teatro della [[parrocchia]] e unirono i due comuni di Rodengo e [[Saiano]].<ref name=":2" />
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Nella metà del [[1945]], dopo la fine della guerra, venne inaugurata la [[Chiesa di Cristo Re (Rodengo-Saiano)|Chiesa di Cristo Re]], che venne consacrata nell'ottobre [[1946]] dal vescovo [[Giacinto Tredici]]<ref name=":2" />. Attualmente, il parroco è Don Fulvio Ghilardi<ref>{{Cita web|url=https://www.parrocchiasaiano.it/joomla/index.php/parrocchia/sacerdoti|titolo=Sacerdoti|sito=www.parrocchiasaiano.it|accesso=2025-03-30}}</ref>.
=== Simboli ===
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{{citazione|Troncato: nel primo, d'argento, alla croce d'azzurro; nel secondo, d'azzurro, alle lettere maiuscole R e S, poste in fascia, d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Il gonfalone è un drappo troncato d'azzurro e di bianco.
== Economia ==
A Rodengo-Saiano, fino a pochi decenni fa, l'[[economia]] era basata principalmente sull'[[agricoltura]] e l'[[allevamento]], soprattutto sulla coltivazione di [[Vitis|viti]], [[cereali]], e la produzione di [[Formaggio|formaggi]]. Inoltre, anche la [[bachicoltura]] era diffusa sul territorio<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=RODENGO_-_SAIANO|titolo=RODENGO - SAIANO - Enciclopedia Bresciana|sito=www.enciclopediabresciana.it|accesso=2025-03-30}}</ref>. Ancora oggi, numerosi alberi di [[gelso]] sono presenti sul territorio, soprattutto nella zona vicino alla Cascina Benedetta di Rodengo<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=http://alberirodengosaiano.altervista.org/gelsi-via-brescia-2/|titolo=Gelsi via Brescia|sito=Alberi a Rodengo Saiano|data=2015-04-14|accesso=2025-03-30}}</ref>. Nel paese sono anche presenti numerose coltivazioni delle già citate viti, che vengono utilizzate soprattutto per la [[produzione del vino]], soprattutto del [[Franciacorta (vino)|Franciacorta]]. Una delle cantine più celebri del paese è la Cantina Mirabella, aperta nel [[1979]], con sede in località Cantarane<ref name=":3" />.
Le prime [[Industria|industrie]] hanno raggiunto Rodengo-Saiano tra gli [[Anni 1950|anni '50]] e [['70]], con l'apertura di diverse piccole fabbriche nel paese. Nel [[1962]] apre la Metallurgica Trafilati Alluminio (METRA)<ref name=":3" />, una fabbrica celebre attiva ancora oggi nel settore [[Metallurgia|metallurgico]], con diverse sedi in [[Italia]] e due in [[Canada]], nota anche per aver fornito rivestimenti per il [[Bosco Verticale]], la [[Piramide del Louvre]] e il [[One Vanderbilt]]<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.giornaledibrescia.it/economia/gruppo-metra-la-maggioranza-passa-al-fondo-americano-kps-krjg2ach|titolo=Gruppo Metra, la maggioranza passa al fondo americano Kps|sito=Giornale di Brescia|data=2021-05-08|accesso=2025-03-30}}</ref>.
==Monumenti e luoghi d'interesse==
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File:Chiesa di Cristo Re (Saiano, Rodengo Saiano) 01.jpg|[[Chiesa di Cristo Re (Rodengo-Saiano)|Chiesa di Cristo Re]]
File:Abbazia Rodengo Chiesa San Nicola.jpg|Chiesa di San Nicola, all'interno dell'[[Abbazia di San Nicola (Rodengo-Saiano)|Abbazia Olivetana di San Nicola]]
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==Sport==
Dal 1983 al 2011 aveva sede nel Comune la società di calcio [[Associazione Calcio Rodengo Saiano]]. La squadra C.S. Saiano, nata nel
=== Impianti sportivi ===
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==Voci correlate==
*[[Abbazia di San Nicola (Rodengo-Saiano)]]
*[[Saiano]]
==Altri progetti==
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