Monte Saint Helens: differenze tra le versioni
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=== Colonizzazione europea e sfruttamento dell'area ===
[[File:Mount St Helens erupting at night by Paul Kane.jpg|thumb|alt=Dipinto di un vulcano conico in eruzione di notte dal lato.|Dipinto di [[Paul Kane (pittore)|Paul Kane]] intitolato ''Il monte St. Helens in eruzione di notte'' dopo la sua visita in zona nel 1847]]
Il primo resoconto autenticato di un testimone oculare non indigeno di un'eruzione vulcanica risale al marzo del 1835 per opera di Meredith Gairdner, quando era al lavoro per la [[Compagnia della Baia di Hudson]] di stanza a [[Fort Vancouver]].<ref>{{cita|Harris (1988)|p. 219}}.</ref> Questi inviò un resoconto all'''Edinburgh New Philosophical Journal'', che pubblicò la sua lettera nel gennaio 1836.<ref>{{cita web|url=https://www.nps.gov/people/meredithgairdner.htm|autore=Jack Nisbet|accesso=7 luglio 2021|titolo=Meredith Gairdner|lingua=en}}</ref> [[James Dwight Dana]] dell'[[Università di Yale]], mentre navigava con la [[spedizione di Wilkes]], scorse il picco quiescente dalla foce del fiume Columbia nel 1841. Un altro membro della spedizione descrisse in seguito le "lave basaltiche alveolari" alla base della montagna.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://volcanoes.usgs.gov/observatories/cvo/Historical/LewisClark/Info/summary_mount_st_helens.shtml|titolo=Mount St. Helens, Washington|sito=USGS|accesso=7 luglio 2021}}</ref>
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Alla fine dell'autunno o all'inizio dell'inverno del 1842, i vicini coloni e missionari europei furono testimoni della cosiddetta Grande Eruzione (''Great Eruption''). In tale occasione, si generarono sorprendenti nubi di cenere e per 15 anni seguirono lievi esplosioni.<ref>{{cita|Harris (1988)|pp. 220-221}}.</ref> Si trattò probabilmente in quell'occasione di un'[[eruzione freatica]] (esplosioni di vapore). Il reverendo Josiah L. Parrish a Champoeg, in Oregon, assistette all'eruzione del St. Helens il 22 novembre 1842. La cenere potrebbe aver allora raggiunto [[The Dalles]],80 km a sud-est del vulcano.<ref name="USGS-Description"/>
Nell'ottobre del 1843, il futuro governatore della [[California]] [[Peter Hardeman Burnett|Peter H. Burnett]] raccontò una storia apocrifa molto probabilmente descritta da un uomo indigeno che si ustionò gravemente un piede e una gamba nella lava o nella cenere calda mentre era a caccia di cervi. La storia raccontava che l'uomo ferito cercò cure a Fort Vancouver, ma il commissario contemporaneo del forte, Napoleon McGilvery, negò di essere a conoscenza dell'incidente.<ref>{{cita|Harris (1988)|p. 224}}.</ref> Il tenente britannico Henry J. Warre abbozzò con un'illustrazione l'eruzione nel 1845, e due anni dopo il pittore canadese [[Paul Kane (pittore)|Paul Kane]] dipinse con acquerelli la vetta fumante. La fatica di Warre evidenziò l'eruzione di materiale da uno sfiato a circa un terzo della discesa dalla vetta sul lato ovest o nord-ovest della montagna (forse a Goat Rocks), e uno degli schizzi sul campo di Kane mostra il fumo che proveniva quadi dalla stessa posizione.<ref>{{cita|Harris (1988)|pp. 225, 227}}.</ref>
Il 17 aprile 1857, il ''Republican'', un giornale di [[Steilacoom]], riferì che "il monte St. Helens, o qualche altro monte a sud, è stato visto[...] fumare".<ref name="har228">{{cita|Harris (1988)|p. 228}}.</ref> La mancanza di uno strato di cenere significativo associato a questo evento indica che si trattava di una piccola eruzione: si trattò della prima attività vulcanica segnalata nel 1854.<ref name="har228"/>
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