Lorenzo Respighi: differenze tra le versioni

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== Attività a Roma ==
Abbandonò Bologna nel 1865 e fu chiamato a Roma da [[Papapapa Pio IX]]: il 30 agosto fu nominato professore di ottica e astronomia presso il collegio “La Sapienza” e in seguito direttore dell’Osservatorio Capitolino e membro del Collegio Filosofico-Matematico, succedendo nel ruolo al professor don Ignazio Calandrelli che, insieme a padre Angelo Secchi, aveva appoggiato la sua nomina.
 
Nel 1870, dopo l’unificazione italiana, servì il nuovo governo italiano e fu confermato nell’incarico di direttore dell’Osservatorio capitolino. Dal momento che la dotazione strumentale dell’Osservatorio era scarsa, egli vi aggiunse un cannocchiale zenitale.
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Ai piedi della tomba si trova un’altra iscrizione, meglio conservata, in memoria della moglie, Virginia Selvaggi.
 
Entrambi i figli di Lorenzo lavoreranno in Vaticano: Luigi, ingegnere, negli anni Venti si adopererà con [[Guglielmo Marconi]] alla realizzazione della [[Radio Vaticana]]; Carlo diventerà sacerdote, sarà compagno di collegio di [[Eugenio Pacelli]] (il futuro Papapapa Pio XII) e avrà una brillante carriera ecclesiastica, sino a diventare protonotario e prefetto delle cerimonie pontificie dal 1918 al 1947. Giulio Andreotti diceva che mons. Carlo Respighi era il prelato che poteva dire al Papapapa quando poteva sedersi e quando doveva alzarsi.
 
Appartengono alla stessa casata di Lorenzo Respighi il musicista [[Ottorino Respighi]] (1879 - 1936) e il medico Emilio Respighi (1860 - 1936).