Autonomia Operaia: differenze tra le versioni
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{{Citazione|premesso che il 9 dicembre 1986 era stata indetta una manifestazione con presidio del cantiere della centrale elettronucleare di [[Montalto di Castro]], da parte del Coordinamento Antinucleare e antimperialista, struttura alla quale si riferiscono settori di militanti e simpatizzanti dell'area dell'Autonomia Operaia; da quanto risulta dai primi resoconti le forze di polizia e carabinieri affluite in gran numero hanno caricato a freddo i manifestanti, facendo uso anche di armi da fuoco (un manifestante risulterebbe ferito ad una gamba da un colpo d'arma da fuoco) e tirando candelotti lacrimogeni ad altezza d'uomo (un altro ragazzo è stato ricoverato all'ospedale di Tarquinia a causa di un trauma provocato da un candelotto in pieno petto), ferendo numerosi partecipanti a questa manifestazione - : quali siano state le direttive, se vi siano state, impartite alle forze dell'ordine, per quali ragioni esse si siano accanite con tanta durezza contro questa manifestazione antinucleare; se non ritenga che si debba garantire a tutti il diritto di manifestare e se sia legittimo utilizzare l'immagine violenta e anche rilevanti errori politici dell'Autonomia Operaia per togliere a quest'area politica e sociale, nei fatti , questo diritto, consentendo una dura e spropositata repressione di ogni sua iniziativa politica.(4-18951 )"}}
Il 9 marzo 1985 a [[Trieste]] avviene l'uccisione da parte di agenti della [[DIGOS]] e del [[Servizio per le informazioni e la sicurezza democratica|
Sul finire degli anni ottanta, l'autonomia veneta, facente riferimento a [[Radio Sherwood]], intraprese occupazioni che diedero vita a diversi centri sociali nell'area del nord-est. Nel 1987 nacque a Padova il centro sociale occupato ''Pedro'' e nel 1989 presso [[Marghera]] il centro sociale ''Rivolta''.
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