Vulcano: differenze tra le versioni

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== Studio dei vulcani ==
[[File:Stromboli Eruption.jpg|thumb|L'eruzione dello [[Isola di StromboliStrunzali
oli#Caratteristiche vulcaniche|Stromboli]] nel 1980]]
Per la loro grandiosità di manifestazione i vulcani erano oggetto di ammirazione, timore, curiosità e studio fin dall'antichità con diverse interpretazioni nate per spiegarne l'origine. [[Platone]] ammetteva l'esistenza di un fiume sotterraneo di fuoco, il ''Piroflegetonte'', che nel vulcano trovava uno sfogo. [[Lucio Anneo Seneca|Seneca]] indicava, quale causa di eruzioni e terremoti, la penetrazione dell'acqua nel sottosuolo: quando l'acqua raggiungeva la materia incandescente liberava vapore a forte pressione. Nel [[79 d.C.]], [[Plinio il Giovane]] descrive l'eruzione del [[Vesuvio]] che seppellì [[Pompei (città antica)|Pompei]], [[Ercolano (città antica)|Ercolano]] e [[Stabia]] in cui perse la vita lo zio [[Plinio il Vecchio]]. Ma la vera [[scienza]] che studia i vulcani, la [[vulcanologia]], nasce solo nel [[XVII secolo]], quando i naturalisti si interessarono alle eruzioni del [[Vesuvio]] ([[Eruzione del Vesuvio del 1631|1631]]) e dell'[[Etna]] ([[Eruzione dell'Etna del 1669|1669]]).