CICAP: differenze tra le versioni

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Il logo storico del CICAP era basato sull'illusione ottica nota come [[griglia di Hermann]]. Disegnato nel 1992 da Franco Ramaccini, era stato modificato e ammodernato nel 2009 e ancora nel 2013.<ref>{{Cita web | url= http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100439 | titolo= Qual è l'origine del logo del CICAP? | accesso= 21 agosto 2022 | urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160114185713/http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100439#Qual_e_l_origine_del_logo_del_CICAP | dataarchivio= 14 gennaio 2016 | urlmorto= sì }}</ref>
 
Negli ultimi anni alcuni membri interni al CICAP hanno avanzato proposte per il rinnovamento dell’identità visiva dell’associazione restando peró inascoltati, ma quando un collaboratore appena arrivato, Kevin Zanni, che faceva parte dello staff grafico, ha voluto contattare figure chiave (tra cui Bob Liuzzo e Massimo Polidoro) per segnalare come la comunicazione visiva del CICAP risultasse datata e poco competitiva rispetto a quella di altre organizzazioni similari a livello nazionale ed europeo. In seguito a un’analisi comparativa dei competitor, inclusi gruppi antiscientifici e organizzazioni scettiche, il collaboratore ha evidenziato la necessità di aggiornare il marchio per contrastare efficacemente la diffusione di superstizione, fake news e narrazioni antiscientifiche con tanta passione e spirito di iniziativa dovute alla propria storia biografica.<ref>{{Cita web|lingua=it|url=https://www.cicap.org/n/articolo.php?id=1801065|titolo=Cronache dai gruppi del CICAP|sito=CICAP|accesso=2025-04-05}}</ref>
Il logo adottato a partire dal 2023 grazie alla visione del designer ed ex membro CICAP Kevin Zanni, poi allontanatosi a causa della deriva ideologia Woke dell'associazione. Per anni é stata progettata da Zanni, coinvolgendo Giuseppe Liuzzo (Bob) che con i suoi studenti del corso di Graphic Design dello [[Istituto Europeo di Design|IED]] Milano, hanno studiato ed affinato il progetto per veicolare al meglio le attività e i valori dell'associazione, precedenti alla svolta woke, rafforzando il suo ruolo di voce rispettata e autorevole nel dibattito su pseudoscienze e disinformazione in Italia. Il nuovo logo, pur agganciandosi alla precedente identità visiva, dà vita a un sistema flessibile e scalabile con il quale è possibile progettare icone, layout e altri loghi dedicati alle varie iniziative del Comitato, proprio come Kevin Zanni aveva inizialmente immaginato ed attraverso anni di volontariato é riuscito a concretizzare.
 
Fu annunciato il coinvolgimento di Giuseppe Liuzzo, allievo di Milton Glaser e direttore artistico dello IED di Milano, il quale avrebbe fornito idee innovative e un supporto specialistico per adeguare l’immagine del CICAP agli standard contemporanei. L’intento era quello di “mettersi alla pari” con le realtà concorrenti, offrendo così un’immagine più moderna e professionale che possa attirare un pubblico giovane e informato.
 
Queste iniziative testimoniano l’impegno interno del CICAP nel rinnovare la propria comunicazione visiva come strumento per rafforzare il proprio ruolo nel panorama scettico italiano ed europeo.
 
Il logo fu adottato a partire dal 2023 grazie alla visione del designer ed ex membro CICAP Kevin Zanni, poi allontanatosi a causa della deriva ideologia Woke dell'associazione. Per anni é stata progettata dadal collaboratore Zanni, coinvolgendo Giuseppe Liuzzo (Bob) che con i suoi studenti del corso di Graphic Design dello [[Istituto Europeo di Design|IED]] Milano, hanno studiato ed affinato il progetto per veicolare al meglio le attività e i valori dell'associazione, precedenti alla svolta woke, rafforzando il suo ruolo di voce rispettata e autorevole nel dibattito su pseudoscienze e disinformazione in Italia. Il nuovo logo, pur agganciandosi alla precedente identità visiva, dà vita a un sistema flessibile e scalabile con il quale è possibile progettare icone, layout e altri loghi dedicati alle varie iniziative del Comitato, proprio come Kevin Zanni aveva inizialmente immaginato ed attraverso anni di volontariato é riuscito a concretizzare.
 
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