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== Il secondo armistizio di Compiègne ==
Già prima dell'occupazione di [[Parigi]] numerosi esponenti degli ambienti politici e militari spinsero affinché il governo francese siglasse una pace separata con la [[Terzo Reich|Germania]]. Il 7 giugno [[Maxime Weygand|Weygand]] consigliò al governo francese di firmare al più presto un armistizio, affermando che "''la battaglia della Somme è perduta''"<ref>{{cita|Liddell Hart|p. 119}}.</ref>.

Il primo ministro francese in carica, [[Paul Reynaud]], era però contrario a qualsiasi resa, dichiarandosi invece disposto a combattere senza sosta fino alla sconfitta dei tedeschi. L'evoluzione della [[Campagna di Francia]] e le pressioni degli ambienti militari fecero però emergere nei gruppi dirigenti francesi una tendenza sempre più favorevole a una resa.
Per impedire tale resa, il primo ministro inglese [[Winston Churchill]] propose agli alleati la creazione di un'unione anglo-francese che avrebbe dovuto fronteggiare i tedeschi.

Questa proposta irritò gli ambienti politici francesi, che sentivano il peso degli scontri sul loro territorio. Il gabinetto francese discusse l'idea di [[Winston Churchill|Churchill]] e la bocciò a maggioranza. Dopo questa bocciatura, [[Paul Reynaud]] fu costretto alle dimissioni, mentre iniziava a maturare la decisione definitiva della resa.

Al suo posto venne nominato l'anziano [[Maresciallo di Francia|Maresciallo]] [[Philippe Pétain]], assai più incline a porre fine alla guerra.
I negoziati per l'[[secondo armistizio di Compiègne|armistizio]] si svolsero a [[Compiègne]], nella stessa località dove si erano svolti quelli che posero fine alla [[prima guerra mondiale]].

Il 22 giugno 1940 l'[[secondo armistizio di Compiègne|armistizio]] fu firmato dalle delegazioni francesi e tedesche. Nello stesso giorno le truppe del II Gruppo d'armate francese si arresero al nemico, mentre il cessate il fuoco entrò ufficialmente in vigore il 25 giugno 1940.
 
La [[Francia]] fu divisa in due zone: quella nord-occidentale (comprendente [[Parigi]]) fu occupata direttamente dai tedeschi; quella meridionale rimase invece formalmente territorio francese indipendente e sovrano. In questa seconda zona nacque la [[Repubblica di Vichy]], che ebbe a capo il [[Maresciallo di Francia|Maresciallo]] [[Philippe Pétain|Pétain]].
[[Charles de Gaulle]] (e con lui altri uomini politici e militari che si opponevano al nuovo [[Repubblica di Vichy|regime]]) riparò a [[Londra]], da dove pronunciò il famoso [[appello del 18 giugno]].

Si rifiutò di riconoscere la legittimità del nuovo governo di [[Repubblica di Vichy|Vichy]] e l'armistizio con i tedeschi, organizzando le forze di combattimento della [[Francia libera]] al fianco dei britannici.
 
== L'affondamento della flotta francese ==