WikiLeaks: differenze tra le versioni

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* Nel luglio 2009 l'[[ambasciatore]] statunitense Robert Godec scrive in un dispaccio confidenziale che il regime tunisino di [[Zine El-Abidine Ben Ali|Ben Ali]] ha ormai perso contatto col popolo, non tollerando alcuna critica e ricorrendo alla polizia per preservare il proprio potere. Godec evidenzia inoltre l'alto livello di [[corruzione]] e il crescente discontento popolare.<ref>{{Cita web|url=http://www.guardian.co.uk/world/2010/dec/07/wikileaks-tunisia-first-lady|titolo=WikiLeaks cables: Tunisia blocks site reporting 'hatred' of first lady|autore=Ian Black|sito=the Guardian}}</ref>
* Una spedizione illegale di uranio arricchito ha quasi causato un disastro ambientale nel 2009.<ref>{{Cita web|url=https://www.csmonitor.com/USA/Foreign-Policy/2010/1128/WikiLeaks-Leaked-cables-reveal-the-rough-workings-of-diplomacy|titolo=WikiLeaks: Leaked cables reveal the rough workings of diplomacy|autore=The Christian Science Monitor|sito=The Christian Science Monitor}}</ref>
* Si promettevano soldia governi ed esponenti politici danaro, favori, aiuti da parte del FMI ([[Fondo Monetario Internazionale]]) o la possibilità di avere un incontro riservato col presidente statunitense [[Barack Obama]]. In cambio si chiedeva l'impegno ad accettare nelle proprie carceri uno o più sospetti terroristi, detenuti a [[Prigione di Guantanamo|Guantanamo]]. Un vero e proprio baratto, o "bazar", come lo definisce il ''[[New York Times]]'' pubblicando nuove rivelazioni di WikiLeaks, con cui gli Stati Uniti avrebbero provato a risolvere un problema che li affligge da anni, cercando di convincere i propri alleati a dare loro una mano.<ref>
{{Cita web
|autore= Chalie Savage