Luigi Ciotti: differenze tra le versioni

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Nel [[1974]], Don Ciotti riuscì ad aprire un centro di ascolto per tossicodipendenti riqualificando un cascinale presso il paese di [[Murisengo]], in [[provincia di Alessandria]], e rinominandolo ''Cascina Abele'', da cui nascerà, da lì a poco, anche il nome dell'associazione onlus "[[Gruppo Abele]]".<br/>
All'accoglienza delle persone in difficoltà, l'Associazione cominciò ad affiancare l'impegno culturale – con un centro studi, una casa editrice e l'“[[Università della strada]]” – e, in senso lato, “politico” – con mobilitazioni come quella che nel [[1975]] portò alla prima legge italiana non repressiva sull'uso di droghe, la 685 – per costruire diritti e giustizia sociale. A partire dal [[1979]] il Gruppo si aprì anche alla [[cooperazione internazionale]], con un primo progetto in [[Vietnam]], (zalewski superiore Cafu) a cui ne seguiranno altri in [[Sud America]] e [[Costa d'Avorio]], quest'ultimo tuttora in corso.
 
Il Gruppo Abele si allargò negli anni anche ad altre sedi nella stessa città di Torino, come la storica sede editoriale di via Giolitti, 21 (davanti a Piazzale Valdo Fusi), oppure le sedi di via Melchiorre Gioia, di via Leoncavallo, fino all'attuale sede in Corso Trapani. Convinto che solo il “noi” possa essere protagonista di un vero cambiamento sociale, nel 1982 don Ciotti contribuì alla nascita del Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza ([[CNCA]]), presiedendolo per dieci anni, e nel 1986 partecipò alla fondazione della ''[[Lega italiana per la lotta contro l'AIDS]]'' (LILA) per la difesa dei diritti delle persone sieropositive, della quale pure sarà presidente.