Padre Eterno con un putto: differenze tra le versioni
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== Storia ==
"Questo piccolo bellissimo dipinto"<ref>Boccardo p.38</ref> era originariamente destinato a fungere da coronamento alla pala con la ''[[Vestizione di san Guglielmo]]'', commissionata da Cristoforo Locatelli al Guercino per l'altare da lui posseduto nella [[chiesa dei Santi Gregorio e Siro]] a [[Bologna]]. Tuttavia, affascinato dalla bellezza del dipinto, il committente "lo tenne per sé ponendovi una copia"
Il quadro compare per la prima volta nel catalogo della quadreria di [[Giovanni Francesco II Brignole Sale]], ubicata a [[Palazzo Rosso (Genova)|Palazzo Rosso]] ([[Genova]]), del 1748 e poi in quello del 1756 . Egli aveva ereditato dalla nonna Maria Durazzo una ricca collezione di dipinti, che si aggiunse a quella già in possesso del padre [[Anton Giulio II Brignole Sale]]. Giovanni Francesco II ampliò notevolmente la collezione con nuovi acquisti e, '''i'''ntorno al 1740, destinò tutte le sale del secondo piano nobile di Palazzo Rosso alla quadreria di famiglia. Questa collezione comprendeva opere di artisti come [[Anton van Dyck]], [[Guido Reni]], [[Mattia Preti]] e [[Bernardo Strozzi]], oltre allo stesso Guercino. Pur in assenza di documentazione, tutto "induce ad identificare in lui il probabile acquirente"<ref>Boccardo p.38</ref>.
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Il dipinto raffigura [[Dio Padre]] seduto tra le nubi, rivolto con dolcezza verso un [[Putto|putto alato]] che tiene tra le mani un [[globo crucigero]]. La figura divina, avvolta in un ampio manto rosso porpora, impugna nella mano destra uno scettro dorato finemente ornato, simbolo di sovranità. Lo sguardo del Padre Eterno, intensamente concentrato e carico d’affetto, si posa sul putto con un’espressione sorprendentemente intima e umana, lontana da ogni enfasi gerarchica o solennità iconografica tradizionale. Il bambino alato, nudo e seduto su una nuvola, volge a sua volta lo sguardo verso Dio, tenendo saldo il globo terrestre, emblema del dominio divino sul mondo. Le due figure si inseriscono in uno spazio ristretto, dominato da toni cupi e una luce concentrata che modella i volumi con forte intensità, creando un’atmosfera teatrale ma raccolta.
Dal punto di vista stilistico nei dipinti dl Guercino "a partire dalla seconda decade del XVVII secolo si può veramente sentire l'influenza della ricca, cupa tavolozza di [[Tiziano]]
== Note ==
<references />
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== Bibliografia ==
* Turner Nicholas: Saggio introduttivo in ''Genova e il Guercino Disegni e dipinti delle civiche collezioni. Catalogo di una mostra tenutasi nel 1992 presso la Galleria di Palazzo Rosso a Genova 21 maggio al 23 agosto 1992'' Bologna Nuova Alfa Editoriale 1992 ISBN 978-8877793355
* Boccardo Piero ''Genova e Guercino. Dipinti e Disegni delle Civiche Collezioni. Catalogo della mostra tenutasi presso la Galleria di Palazzo Rosso a Genova dal 21 maggio al 23 agosto 1992'' Bologna, Nuova Alfa Editoriale, 1992.
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