Chiesa di Sant'Antonio Abate (Berbenno): differenze tra le versioni

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== Storia ==
La prima citazione di una chiesa a [[Berbenno]] risale al [[1260]], si considericonsidera quindi che l'edificio risalga alla prima metà del Duecento,<ref>{{cita|Manzoni|p. 166}}.</ref> questo luogo di culto ricadeva nella giurisdizione della pieve di Almenno. Da un documento del [[1464]] si sa che questa chiesa era matrice di quella di Selino.
 
Dalla relazione della [[visita pastorale]] dell'arcivescovo di [[Arcidiocesi di Milano|Milano]] san [[Carlo Borromeo]] del [[1575]] si apprende che la chiesa disponeva di sei altari e che il curato apparteneva all'[[Ordine dei frati minori]]. Nel [[XVII secolo]] la chiesa è menzionata tra quelle comprese nella vicaria d'Almenno.
 
La prima pietra della nuova parrocchiale, che venne progettata da Sante Damiani di [[Zogno]], fu posta il 28 settembre [[1767]]; il nuovo edificio venne inaugurato il 10 ottobre [[1782]]. Tra il [[1792]] ed il [[1793]] furono eseguiti gli affreschi della cupola e la consacrazione della chiesa venne impartita del vescovo [[Pier Luigi Speranza]] il 15 luglio [[1862]]. Dieci anni dopo furono consacrate pure le cinque nuove campane. Nel [[1906]] la chiesa passò alla vicaria di Brembilla, salvo poi ritornare in quella di Almenno nel [[1937]]. Nel [[1915]] la parrocchiale subì un ampliamento e, nel [[1928]], il vescovo [[Luigi Maria Marelli]] consacrò il nuovo concerto di otto campane. Nel [[1949]] si dovette demolire la parte dell'edificio ampliata nel [[1915]] e la chiesa fu riportata alle sue dimensioni originarie. Nel [[1971]] la parrocchiale venne aggregata alla zona pastorale VII, per poi entrare a far parte del neo-costituito vicariato di Rota d'Imagna nel [[1979]]. Infine, nel [[2014]] la chiesa fu completamente ristrutturata<ref name=CI>{{Chiese italiane|30906|Chiesa di Sant'Antonio Abate <Berbenno>|stampa=sì}}</ref>.