Ardea: differenze tra le versioni

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Il motto della Fenice è ''[[Post fata resurgo]]'' ("''dopo la morte torno ad alzarmi''").
 
{{citazione|Turno muore. Ardea cade con lui, città fiorente finché visse il suo re. Morto Turno, il fuoco dei Troiani la invade e le sue torri brucia e le dorate travi. Ma, poi che tutto crollò disfatto ed arso, dal mezzo delle macerie un uccello, visto allora per la prima volta, si alza in volo improvvisamente e battendo le ali, si scuote di dosso la cenere. Il suo grido, le sue ali di color cenere, la sua magrezza, tutto ricorda la città distrutta dai nemici. Ed infatti, d'Ardea il nome ancor gli resta. Con le penne del suo uccello Ardea piange la sua sorte|Publio Ovidio Nasone, "[[Le metamorfosi", Libro XIV(Ovidio)|TurnusqueLe caditmetamorfosi]], caditLibro Ardea, TurnoXIV}}
sospite dicta potens; quem postquam barbarus ensis
abstulit et tepida patuerunt tecta favilla,
congerie e media tum primum cognita praepes
subuolat et cineres plausis everberat alis;
et sonus et macies et pallor et omnia, captam
quae deceant urbem, nomen quoque mansit in illa
urbis et ipsa suis deplangitur Ardea pennis.}}
 
=== Preistoria e protostoria ===