Sin dall'antichità, i Greci situavano il paese dei Ciclopi in [[Sicilia]], ai piedi dŻelldell'[[Etna]], così come del resto attesta lo stesso [[Tucidide]]: «La più antica popolazione che la tradizione riconosce come aver vissuto una parte della Sicilia sono i Ciclopi»<ref>''La Guerra del Peloponneso'', libro VI, II, 1.</ref>. In effetti lo storico non fece altro che riprendere le conoscenze diffuse dai navigatori greci sin dai tempi delle prime spedizioni coloniali nell'VIII secolo a.C., conoscenze che riflettono la loro rappresentazione dei mari e delle terre occidentali<ref>Lorenzo Braccesi, ''Grecità di Frontiera. I percorsi occidentali della leggenda'', Padova, Esedra, 1994, pagine 3 à 41.</ref>.
Di fronte alla "terra dei Ciclopi" Ulisse ed i suoi uomini sbarcano su un'isola disabitata ma peraltro ricca di risorse: terre fertili, pascoli per il bestiameebestiame, colline per i vigneti, sorgenti di acqua limpida, porto naturale dal facile ancoraggio, senza ormeggio difficoltoso né manovre lunghe e delicate<ref>''Odyssée'', IX, 125 à 141.</ref>. Tutto questo sviluppo del poema dell'Odissea sembra progettato per suggerire come l'isola offra ogni possibile vantaggio per mercanti in cerca di approdi e punti vendita. Ellenisti e studiosi hanno dunque cercato di individuare quale fosse effettivamente il paese dei Ciclopi.
[[File:Islands of the Cyclops at Dawn Sicily Italy - Creative Commons by gnuckx (5040723638).jpg|thumb|left|Isole Ciclopi, ad Aci Trezza.]]