Jihād: differenze tra le versioni

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La storia del jihad sciita inizia con [[ʿAlī ibn Abī Ṭālib|ʿAlī]], il primo [[Imam sciiti|Imam]]. Questo, durante la [[Fitna|prima guerra civile islamica]], il principio della divisione settaria dell'Islam, proclamò il jihad contro i seguaci del [[Wali (governatore)|wali]] della Siria, [[Muʿāwiya ibn Abī Sufyān|Muʿāwiya]]. Egli si sarebbe infatti macchiato di "ipocrisia", di essersi convertito solo per interesse personale, e di aver iniziato ingiustamente la guerra contro il califfato di [[ʿAlī ibn Abī Ṭālib|'AIì]].
 
Venne poi la [[Battaglia di Siffin]]. Nonostante lo schiacciante vantaggio delle truppe califfali, Alì decise di concedere una tregua ai nemici. Evento che permise alle truppe di [[Muʿāwiya ibn Abī Sufyān|Muʿāwiya]] di riorganizzarsi, il che costò numerose sconfitte alla parte di Alì, finché questo non morì assassinato (ma da un kharigita). Dopo la morte del califfo si affermò nel mondo islamico la dinastia degli [[Omayyadi]] di Mu'awiya, e con loro il movimento ora detto [[Sunnismo|Sunnita]]. Mentre gli [[Alidi]] si costituiranno successivamente come [[Sciismo|Sciiti]].
 
Il successore di Alì, suo figlio [[Al-Husayn ibn Ali|Husayn]] fu invece considerato il [[Martire]] per eccellenza. Egliin infattiquanto morì trucidato insieme alla sua famiglia e al suo seguito durante la [[Battaglia di Kerbela|Battaglia di Karbala]], mentre si apprestava a prendere in mano lail fazionemovimento sciita, orfana del padre. L'evento è tutt'oggi ricordato ogni anno durante l'[[Ashura]].
 
Contando anche le successive persecuzioni è scontato ricordare quale sentimento di vendetta potesse celarsi in tutti gli sciiti, i quali tutt'oggi invocano vendetta verso gli usurpatori umayyadi, identificati ormai nei loro nemici sunniti.
 
=== Nel settarismo sciita ===
Dopo la morte del quarto [[Imam sciiti|Imam]], [[Ali ibn al-Husayn (Zayn al-'Abidin)|Zayn al-'Abidin]], la comunità si divise tra una maggioranza che seguì [[Muhammad al-Baqir]] e una minoranza che considerò il fratello [[Zayd ibn Ali]] il legittimo Imam. Dal secondo nacque lo [[Zaydismo]], variante principale dello sciismo. Questa, sebbene più moderata sotto alcuni punti di vista, faceva del jihad una prassi. Ogni fedele doveva combattere armi alla mano l'usurpatore umayyade e solo chi si fosse distinto in tale ruolo avrebbe potuto guidare la comunità. Tale prassi era propria anche dello stesso Zayd, il quale morì durante una rivolta organizzata da lui stesso.<ref>{{Cita libro|titolo=I percorsi dell'Islam. Dall'esilio di Ismaele alla rivolta dei nostri giorni, Carlo Saccone, EMP, 2003, EAN: 9788825011623}}</ref>
 
Dopo la morte di [[Ja'far al-Sadiq]], figlio e successore di [[Muhammad al-Baqir|al-BaqirBāqir]], la comunità si divise in ulteriori due fazioni. La maggioranza seguì [[Musa al-Kazim]], padre dello sciismo [[Duodecimani|Duodecimano]], la minoranza seguì invece il fratello [[Isma'il ibn Ja'far]], fondatore dell'[[Ismailismo]].
 
In particolare per i secondi, il jihad assume un ruolo proporzionato alla propensione che questi avevano per la guerra. Fazione eterodossa per eccellenza, gli ismailit furono un movimento profondamente [[Militante]]. I [[Carmati]] fondarono una sorta di repubblica piratesca in [[Bahrein]], da dove riuscirono persino a depredare la pietra nera della [[Kaʿba]]. In [[Nordafrica|Africa settentrionale]], invece, scacciarono i [[Kharigismo|Kharigiti]] fondando anche la sontuosapotente dinastia [[Fatimidi|Fatimide]], con epicentro in [[Egitto]].
 
=== Tra i duodecimani ===
La settabranca [[Duodecimani|Duodecimana]], maggioritaria nello [[Sciismo]] odierno, ha invece una concezione tutta particolare del jihad. Questa assumerebbe infatti il ruolo di sesto [[Cinque pilastri dell'islam|pilastro dell'islam]].
 
Ogni sciita crede che l'ultimo Imam effettivamente tale non sia morto, ma che sia andato"entrato" in [[Ghayba]], in occultamento, e che ritornerà alla fine dei tempi per fondare un regno di pace, o, in alternativa, per prendere parte ai disordini che caratterizzeranno il [[Giorno del giudizio (islam)|Giorno del giudizio]]. Per i duodecimani questo è, come si intuisce dal nome, il dodicesimo: [[Muhammad al-Mahdi]], il "messia". Costui, armi alla mano, riporterà il messaggio [[Corano|Coranico]] originario, per poi fondare uno statoStato mondiale prospero e pacifico, dove l'[[Umma (islam)|Umma]] possa vivere compatibilmentein ossequio alla [[Shari'a]]. Il MadhiMahdi eliminerà l'ipocrisia e vendicherà le morti di [[ʿAlī ibn Abī Ṭālib|ʿAlī]] e [[Al-Husayn ibn Ali|Husayn]], punirà gli iniqui e porterà giustizia.
 
Il fatto particolare è che le schiere dell'Imam si costituiranno anche di ebrei, cristiani e zoroastriani, i quali poi verranno convinti ad abbracciare la l'[[Islam|profezia]]. Verrà inoltre la fine di ogni settarismo e l'unità dell'[[Umma (islam)|Umma]].
 
Una dottrina [[Escatologia|Escatologica]] che si basa sul jihad, quindi. Jihad, c'è da dire, che però almeno inizialmente poteva essere proclamato solo e unicamente dall'Imam occulto, ma che però è stato usato più volte nel corso della storia recente, come durante le [[Guerra russo-persiana (1826-1828)|Guerre russo-persiane]].