Theatrum Statuum Sabaudiae: differenze tra le versioni

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== Descrizione ==
Impresa editoriale senza precedenti e iniziativa promozionale [[''ante-litteram]]'', il ''Theatrum Statuum Regiae Celsitudinis Sabaudiae Ducis, Pedemontii Principis, Cypri Regis'' fu il risultato dell'ambizioso progetto intrapreso dal duca [[Carlo Emanuele II di Savoia]] negli [[anni 1660|anni sessanta]] del Seicento, perseguito sino al compimento negli [[anni 1680|anni ottanta]] dalla duchessa reggente [[Giovanna Battista di Savoia Nemours|Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours]]. L'opera fu stampata nel [[1682]] ad [[Amsterdam]], presso l'editore e [[Cartografia|cartografo]] [[Joan Blaeu]].
 
La pubblicazione è nata sicuramente come manifesto politico del duca di Savoia, per far conoscere alle comunità eed alle corti europee il livello raggiunto dai suoi possedimenti.
 
Costituito da due grandi volumi, il Theatrum contiene 145 tavole, con commenti in [[lingua latina]], relative alle città ed alle terre del Ducato, che all'epoca comprendeva [[Piemonte]], [[Valle d'Aosta]], [[Savoia (regione storica)|Savoia]] e [[Nizza]] marittima.<br/> I testi che accompagnano le tavole sono opera del [[Compagnia di Gesù|gesuita]] e [[scrittore]] [[Emanuele Tesauro]] (1592-1675) o dello [[Storiografia|storico]] [[Pietro Gioffredo]] (1629-1692).<ref>{{Cita libro|lingua=Fr|cognome1=Pietro|nome1=Gioffredo|cognome2=Hervé|nome2=Barelli|titolo=Histoire des Alpes maritimes : une histoire de Nice et des Alpes du sud des origines au 17e siècle (Partie 1)|editore=Éditions Nice Musées|città=|anno=2007|pp=53-54|isbn=978-2-913548-91-6}}</ref>
 
Il primo volume contiene carte geografiche, ritratti, dediche, e vedute della [[Torino|capitale]], con piazze, edifici civili e religiosi, ville e castelli, e strutture di difesa dello Stato. Seguivano le immagini delle certose e delle abbazie.
 
Il secondo volume presentava le vedute delle principali città del ducato, le terre della Savoia, del Vercellese e delle altre zone che lo componevano.
 
L'Archivio Storico della Città di Torino, ne possiede un rarissimo esemplare a colori pervenuto con l'acquisizione della Collezione Simeom, e affidò negli anni [[1983]]-[[1984]] a [[Luigi Firpo]] la pubblicazione, per la prima volta integrale, del corpus iconografico del Theatrum Sabaudiae.
 
==Galleria d'immagini==