Franz Jacob: differenze tra le versioni

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A partire dal 1929, Jacob iniziò a collaborare come corrispondente per le pubblicazioni del KPD di Amburgo e dello Schleswig-Holstein, l{{'}}''Hamburger Volkszeitung'' e il ''Norddeutsche Echo''. Per un breve periodo si recò a Kiel per contribuire alla creazione di una nuova organizzazione antifascista in sostituzione della RFB, dichiarata illegale. Nel 1931 assunse la carica di segretario per l'agitazione e la propaganda per il distretto portuale di Amburgo del KPD, dedicandosi principalmente all'attività per il partito. I suoi volantini contribuirono a far conoscere il suo nome e nell'aprile 1932, all'età di 26 anni, fu eletto nel Parlamento di Amburgo.<ref name="stolper" /><ref name="Benz">{{Cita web |autore=[[Wolfgang Benz]] |url=http://www.bpb.de/publikationen/1X57WC,0,Opposition_und_Widerstand_der_Arbeiterbewegung.html |titolo=Opposition und Widerstand der Arbeiterbewegung |sito=Bundeszentrale für politische Bildung |accesso=27 marzo 2010 |lingua=de}}</ref>
 
=== Vita privata ===
[[File:Stamps of Germany (DDR) 1964, MiNr 1015.jpg|miniatura|Stamps of Germany (DDR) 1964, MiNr 1015]]
Jacob conobbe [[Katharina Jacob|Katharina Hochmuth]] (nata Emmermann) nella Lega dei Giovani Comunisti e la sposò. Si trasferì a vivere con lei e la figlia Ursel. Anche Katharina era politicamente attiva, era già stata più volte nei campi di concentramento e aveva scontato un anno di prigione. Aiutò Jacob nella raccolta di informazioni per i suoi volantini, che venivano trasportati a Berlino dal corriere Charlotte Groß.{{cn}}
 
Dopo che Jacob fu costretto a fuggire a Berlino nell'ottobre 1942, fu Charlotte Groß a portargli la notizia della nascita della figlia Ilse, avvenuta il 9 novembre 1942. Jacob vide la figlia solo una volta, in occasione di un viaggio di Katharina e dei suoi figli, durante il ritorno a casa trascorse segretamente una notte a Berlino.{{cn}}
 
La moglie di Jacob sopravvisse alla guerra e si impegnò attivamente nell'[[Associazione dei Perseguitati del Regime Nazista - Federazione degli Antifascisti|Associazione dei Perseguitati del Regime Nazista]]. Anni dopo, le fu chiesto se la sua lotta contro Adolf Hitler fosse valsa la pena.<ref name="stolper" />
 
{{citazione|55 milioni di persone in Germania e in Europa furono annientate; gasate, cadute al fronte, morte nei luoghi in cui vivevano. Non ci si dovrebbe forse chiedere se le loro morti abbiano avuto uno scopo? [...] I combattenti della Resistenza misero a repentaglio la propria vita per l'umanità e la pace. Mio marito cadde su questo fronte. Anch'io seguii la mia coscienza e le mie convinzioni. La decisione non fu facile. Ma vedere il male e non fare nulla? Dovevo essere in grado di guardarmi allo specchio e guardare i miei figli.|Katharina Jacob|55 million people in Germany and Europe were wiped out; gassed, fallen on the front lines, died where they lived. Should one not ask here if their deaths had any purpose? ... The Resistance fighters put their lives on the line for humanity and peace. My husband fell on this front. I also followed my conscience and convictions. The decision was not easy. But to see wrong and do nothing about it? I had to be able to face myself and my children.|en}}
 
La storica e scrittrice Ursel Hochmuth, figlia di Katharina e figliastra di Franz Jacob, ha condotto ricerche sulla Resistenza tedesca per decenni e ha scritto diversi libri sull'argomento.<ref>{{Cita web |lingua=de|url=https://portal.d-nb.de/opac.htm?query=Woe%3D130153583&method=simpleSearch |titolo=List of literature by and about Ursel Hochmuth|accesso=23 marzo 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303223832/https://portal.d-nb.de/opac.htm?query=Woe%3D130153583&method=simpleSearch |accesso=23 marzo 2010 |lingua=de}}</ref>
 
=== Carriera ===
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Il 4 luglio 1944 fu programmato un ulteriore incontro per discutere di misure concrete. Tuttavia, furono denunciati da un informatore e, all'arrivo di Jacob, Saefkow e Reichwein sul luogo stabilito, la Gestapo li arrestò tutti. Leber fu arrestato pochi giorni dopo. Jacob fu condannato a morte dal [[Volksgerichtshof|Volksgerichthof]] il 5 settembre 1944 e giustiziato il 18 settembre 1944, nella prigione di Brandeburgo-Görden, insieme a Saefkow e Bästlein.<ref name="stolper" /><ref name="gdw" />
 
== Famiglia ==
[[File:Stamps of Germany (DDR) 1964, MiNr 1015.jpg|miniatura|Stamps of Germany (DDR) 1964, MiNr 1015]]
Jacob conobbe [[Katharina Jacob|Katharina Hochmuth]] (nata Emmermann) nella Lega dei Giovani Comunisti e la sposò. Si trasferì a vivere con lei e la figlia Ursel. Anche Katharina era politicamente attiva, era già stata più volte nei campi di concentramento e aveva scontato un anno di prigione. Aiutò Jacob nella raccolta di informazioni per i suoi volantini, che venivano trasportati a Berlino dal corriere Charlotte Groß.{{cn}}
 
Dopo che Jacob fu costretto a fuggire a Berlino nell'ottobre 1942, fu Charlotte Groß a portargli la notizia della nascita della figlia Ilse, avvenuta il 9 novembre 1942. Jacob vide la figlia solo una volta, in occasione di un viaggio di Katharina e dei suoi figli, durante il ritorno a casa trascorse segretamente una notte a Berlino.{{cn}}
 
La moglie di Jacob sopravvisse alla guerra e si impegnò attivamente nell'[[Associazione dei Perseguitati del Regime Nazista - Federazione degli Antifascisti|Associazione dei Perseguitati del Regime Nazista]]. Anni dopo, le fu chiesto se la sua lotta contro Adolf Hitler fosse valsa la pena.<ref name="stolper" />
 
{{citazione|55 milioni di persone in Germania e in Europa furono annientate; gasate, cadute al fronte, morte nei luoghi in cui vivevano. Non ci si dovrebbe forse chiedere se le loro morti abbiano avuto uno scopo? [...] I combattenti della Resistenza misero a repentaglio la propria vita per l'umanità e la pace. Mio marito cadde su questo fronte. Anch'io seguii la mia coscienza e le mie convinzioni. La decisione non fu facile. Ma vedere il male e non fare nulla? Dovevo essere in grado di guardarmi allo specchio e guardare i miei figli.|Katharina Jacob|55 million people in Germany and Europe were wiped out; gassed, fallen on the front lines, died where they lived. Should one not ask here if their deaths had any purpose? ... The Resistance fighters put their lives on the line for humanity and peace. My husband fell on this front. I also followed my conscience and convictions. The decision was not easy. But to see wrong and do nothing about it? I had to be able to face myself and my children.|en}}
 
La storica e scrittrice Ursel Hochmuth, figlia di Katharina e figliastra di Franz Jacob, ha condotto ricerche sulla Resistenza tedesca per decenni e ha scritto diversi libri sull'argomento.<ref>{{Cita web |url=https://portal.d-nb.de/opac.htm?query=Woe%3D130153583&method=simpleSearch |titolo=List of literature by and about Ursel Hochmuth |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160303223832/https://portal.d-nb.de/opac.htm?query=Woe%3D130153583&method=simpleSearch |accesso=23 marzo 2010 |lingua=de}}</ref>
 
== Memoria ==