Tiberio: differenze tra le versioni
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=== Carriera militare e civile (26-6 a.C.) ===
==== Primi passi nella vita pubblica (26-16 a.C.) ====
{{vedi anche|Guerre cantabriche|Politica orientale augustea}}▼
[[File:MSR-Ra341-DM (1).jpg|miniatura|right|upright=1|Ritratto di Augusto ([[Tolosa]], [[Museo Saint-Raymond]])]]
▲{{vedi anche|Guerre cantabriche|Politica orientale augustea}}
Iniziato alla vita civile, si distinse come difensore e accusatore in numerosi processi giudiziari. Fra il [[26 a.C.]] e il [[25 a.C.]] difese davanti ad Augusto il re [[Archelao di Cappadocia]], gli abitanti di [[Tralles|Tralle]] e i [[Tessali]]; furono i rapporti di suo padre con gli abitanti di Tralle e i possibili legami di clientela di Archelao con Tiberio Nerone a promuovere il patrocinato del giovane Tiberio. Intervenne in Senato anche a favore di due città d'Asia e dell'[[Chio (isola)|isola di Chio]].<ref>{{cita|Svetonio|''Tiberio'', 8}}; {{cita|Levick 1999|p. 20}}; {{cita|Rutledge 2008|p. 457}}.</ref> Nel [[25 a.C.]] Augusto decise di inviare in [[Spagna]] i sedicenni Tiberio e Marcello, in qualità di [[tribuno militare|tribuni militari]], per introdurli ai soldati e alla vita militare.<ref name="Syme92e147">{{cita|Syme 1993|pp. 92, 147}}; {{cita|Levick 1999|p. 20}}.</ref> Lì i due giovani, che Augusto vedeva come suoi possibili successori, parteciparono alle fasi iniziali della [[Guerre cantabriche|guerra cantabrica]], portata a termine, nel [[19 a.C.]], da [[Marco Vipsanio Agrippa]]. Entrambi i giovani presiedettero ai ''ludi castrenses'' per celebrare la vittoria.<ref>{{cita|Svetonio|''Tiberio'', 9}}; {{cita|Scarre 1995|p. 29}}; {{cita|Spinosa 1991|p. 38}}; {{cita|Vervaet 2020|p. 124}}.</ref>
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==== Rezia, Illirico e Germania (16-7 a.C.) ====
===== Rezia e Vindelicia =====
{{vedi anche|Conquista di Rezia ed arco alpino sotto Augusto}}▼
[[File:Tibère Rome augGP2014.jpg|miniatura|Busto di Tiberio appartenente al secondo tipo ritrattistico, creato forse nel [[11 a.C.]] circa per commemorare il matrimonio con [[Giulia maggiore (figlia di Augusto)|Giulia maggiore]]<ref>{{cita|Pollini 2005|pp. 59 e 71}}.</ref> ([[Roma]], [[Musei Capitolini]])]]
▲{{vedi anche|Conquista di Rezia ed arco alpino sotto Augusto}}
Nel [[16 a.C.]] Tiberio accompagnò Augusto in [[Gallia Comata]],<ref name="DioneLIV19,6">{{cita|Cassio Dione|LIV, 19.6}}.</ref> dove trascorse i tre anni successivi, fino al [[13 a.C.]], per assisterlo nell'organizzazione e governo delle province galliche.<ref>{{cita|Scarre 1995|p. 29}}; {{cita|Syme 1993|p. 587}}; {{cita|Vervaet 2020|p. 139}}.</ref> Il ''princeps'' fu accompagnato dal figliastro anche in una campagna punitiva oltre il [[Reno]], presumibilmente dopo il 29 giugno dello stesso anno, contro le tribù dei [[Sigambri]] e dei loro alleati, [[Tencteri]] e [[Usipeti]], che nell'inverno del [[17 a.C.|17]]-[[16 a.C.]] avevano causato la sconfitta del [[proconsole]] [[Marco Lollio (console 21 a.C.)|Marco Lollio]] e la parziale distruzione della [[legio V Alaudae]] e la perdita delle insegne legionarie.<ref>{{cita|Floro|II, 30.23-25}}; {{cita|Cassio Dione|LIV, 20}}; {{cita|Velleio Patercolo|II, 97}}; {{cita|Svetonio|''Augusto'', 23}}; {{cita|Tacito, ''Annales''|I, 10}}; {{cita|Vervaet 2020'|p. 143}}.</ref>
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