Julia Codesido: differenze tra le versioni
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Nel 1935 si recò in [[Messico]], dove espose nella [[Galleria delle Esposizioni del Palazzo delle Belle Arti]] di [[Città del Messico]], presentata da [[David Alfaro Siqueiros]].<ref>{{Cita web |url=https://icaa.mfah.org/s/es/item/1141179 |titolo=La exposición de Julia Codesido en la Academia Alzedo |sito=ICAA Documents Project}}</ref> Su consiglio del [[Muralismo|muralista]] messicano [[José Clemente Orozco]], nel 1936 espose a [[New York]] presso la galleria Delphic Studios. La stessa mostra fu successivamente presentata al [[Museo di Arte Moderna di San Francisco]], che nel 1937 acquisì una delle sue opere.
Nel 1939 espose a [[Parigi]] nella [[Galleria Barreiro]], su raccomandazione di René Hugues, conservatore del [[Museo del Louvre]]. In quell'occasione, il Comune di Parigi acquistò l'opera ''Indias Huancas'' per il [[Musée d'art moderne de la Ville de Paris|Museo di Arte Moderna di Parigi]]. Tornò a Parigi nel 1953, dove espose al [[Petit Palais]] insieme all'artista boliviana [[Marina Núñez del Prado]] e alla scultrice brasiliana Irene Arnau. Partecipò inoltre a numerose esposizioni collettive e individuali.
Nel 1943, a seguito delle dimissioni di José Sabogal dalla direzione della Escuela Nacional de Bellas Artes, Codesido si dimise dal suo incarico di professoressa in segno di solidarietà. Nel 1946 fu nominata membro dell'[[Instituto de Arte Peruano]], con l'obiettivo principale di formare il fondo museografico di arte e artigianato popolare del [[Museo Nazionale della Cultura Peruviana]], fondato su iniziativa del dottor [[Luis E. Valcárcel]].
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La prima fase, dal 1919 al 1924, corrisponde alla sua formazione accademica presso la [[Escuela Nacional de Bellas Artes del Perú]], diretta da [[Daniel Hernández Morillo|Daniel Hernández]]. In questo periodo realizzò i suoi primi lavori di tendenza naturalista, come nudi e ritratti, nei quali si intravedeva già uno stile personale che avrebbe sviluppato nel corso della sua carriera.
Con l'arrivo di [[José Sabogal]] alla scuola nel 1920, il suo stile subì un'influenza significativa. A partire dal 1925, iniziò la sua seconda fase, definita "indigenista". In questo periodo, l'influenza di Sabogal è evidente sia nella tematica che nella tecnica: abbondano i soggetti indigeni e meticci, i colori sono vivaci e il tratto marcato evidenzia le caratteristiche facciali indigene con zigomi angolosi, occhi grandi e fissi e pupille dilatate. A questa fase appartengono opere come ''India con Aríbalo'', ''Santusa'', ''Morena limeña'', ''Las tapadas'' e vari incisioni che mostrano l'influenza di Sabogal. Inoltre, disegnò la copertina dell'opera di [[José Carlos Mariátegui]], ''
Il viaggio in Messico nel 1935 e l'esposizione al [[Palazzo delle Belle Arti (Città del Messico)]] influenzarono la sua pittura, che evolse sotto l'influenza della [[pittura murale messicana]].
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