Metafisica: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Bot: rimosso c:File:Savelli-metafisica.jpg in quanto cancellato da Commons da Krd |
ho inserito precisazione nella nota 4 in quanto non è stato Heidegger ad avanzare la domanda "perché l'essere piuttosto che il nulla?" ma, nella sua ricerca sull'Essere, ha ripreso questa domanda che è stata posta per la prima volta da Leibniz in contesto metefisico/cosmologico |
||
Riga 2:
La '''metafisica''' è quella branca della [[filosofia]] che, andando oltre gli elementi [[Contingenza|contingenti]] dell'[[esperienza]] sensibile,<ref>[[Battista Mondin]], ''Ontologia, metafisica'', ESD, 1999: «Si dà metafisica ogniqualvolta si realizza un superamento assoluto del mondo dell'esperienza: quando si compie il salto del ''metà''» (pag. 9).</ref> si occupa degli aspetti più autentici e fondamentali della [[realtà]], secondo la prospettiva più ampia e universale possibile.<ref>[[Achille Varzi (filosofo)|Achille Varzi]], {{cita testo|url=http://www.columbia.edu/~av72/papers/Zanichelli_2006a.pdf|titolo=''Metafisica''}}</ref> Essa mira allo studio degli enti «in quanto tali» nella loro interezza,<ref>B. Mondin, ''op. cit.'', pag. 8.</ref> ad esempio [[Aristotele]] la definiva "scienza dell'[[essere]] in quanto essere" (''[[Metafisica (Aristotele)|Metafisica]]'', libro Γ, cap. I, 1003 a, 21-26), a prescindere dalle sue determinazioni o attributi.
Nel tentativo di superare gli elementi instabili, mutevoli, e accidentali dei [[fenomeno|fenomeni]], la metafisica concentra la propria attenzione su ciò che considera [[eternità|eterno]], stabile, necessario, [[assoluto]], per cercare di cogliere le strutture fondamentali dell'[[essere]]. In quest'ottica, i rapporti tra metafisica e [[ontologia]] sono molto stretti, tanto che sin dall'antichità si è soliti racchiudere il senso della metafisica nell'incessante ricerca di una risposta alla domanda metafisica fondamentale «perché l'essere piuttosto che il nulla?».<ref>[[Martin Heidegger]],
{{Citazione|La domanda: «Perché vi è, in generale, l'essente e non il nulla?» reclama il primo posto anzitutto perché è la più vasta, in secondo luogo perché è la più profonda, infine perché è la più originaria.....per il fatto che questa domanda è la più vasta è anche la più profonda. «Perché in generale vi è l'essente ...?» Chiedere perché è come chiedere: quale ne è la ragione, il fondamento [''Grund'']? Da quale fondamento l'essente proviene? Su quale fondamento si basa? A quale fondamento risale?|Martin Heidegger, ''Introduzione alla metafisica'', Mursia 1966, pag.14}}</ref>
[[File:De metaphysico macrosmi - Metaphysical spheres.jpg|thumb|upright=1.5|Illustrazione dal ''De metaphysico macrocosmi'', di [[Robert Fludd]], che contrappone la perfezione del paesaggio metafisico [[cielo (religione)|celeste]], agli [[quattro elementi|elementi]] del [[mondo sublunare|mondo terreno]].<ref>''De metaphysico macrocosmi, et creaturarum illus ortu et de physico macrocosmi in generatione et corruptione progressu'': prima sezione del primo volume ''De macrocosmi historia'' del trattato ''Utrisque cosmi'' (1617)</ref>]]
|