Pala Gozzi: differenze tra le versioni

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L’opera non è la prima che reca la data 1520 perché anche la pala dell’Annunciazione della Cattedrale di Treviso reca la medesima datazione oltre alla firma di Tiziano
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Il dipinto, come l’Annunciazione di Treviso, riporta la data 1520 e si pone dunque come importante riferimento cronologicamente sicuro.
 
[[Alvise Gozzi]] era un mercante di [[Ragusa (Croazia)|Ragusa]], trasferitosi ad Ancona per seguire i suoi interessi commerciali<ref>Autori vari, ''Tiziano - la pala Gozzi di Ancona'', Grafis edizioni, 1988 (pagina 34)</ref>; riconoscente alla città che lo aveva accolto e nella quale aveva fatto fortuna, decise di investire una parte dei suoi beni per abbellire la più antica chiesa francescana di Ancona, [[chiesa di San Francesco ad Alto|San Francesco ad alto]], dove finanziò il rifacimento del coro e un nuovo [[altare maggiore]]; per la pala d'altare volle puntare in alto e la commissionò a Tiziano, che allora, e da una decina di anni, era unanimemente considerato il ''principe dei pittori''.
 
Nel 1863, la chiesa ove si trovava l'opera venne demanializzata e trasformata in ospedale militare, e nel 1884 il dipinto fu trasferito nella [[Pinacoteca civica Francesco Podesti|Pinacoteca civica]].