Sebastiano Addamo: differenze tra le versioni
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Sebastiano Addamo nasce da una famiglia originaria di Carlentini. Primo di cinque figli, tre femmine e due maschi, Addamo trascorre in questo piccolo comune del siracusano la propria fanciullezza, nel paese limitrofo, Lentini, compie gli studi liceali; si laurea il 12 marzo 1948 in Giurisprudenza nell'[[Università degli Studi di Catania|Università di Catania]], discutendo una tesi su Adriano Tilgher dal titolo ''Tilgher Adriano: il suo pensiero e il suo concetto del diritto''.
Dopo la laurea diventa assistente del relatore della sua tesi, il professor Orazio Condorelli, ma non intraprenderà mai la carriera universitaria a causa delle difficili condizioni economiche della sua famiglia. In questi anni partecipa alla vita culturale e politica del suo paese, Carlentini, come apprezzato consigliere comunale, e poi a Lentini come assessore al Bilancio nella giunta del sindaco [[Otello Marilli]]; fu, poi, preside
L'esordio narrativo risale al [[1963]] con ''Violetta'', edito da [[Arnoldo Mondadori Editore]], cui seguirono ''Il giudizio della sera'' del 1974 (edito da [[Garzanti]] e ristampato da [[Bompiani]] nel 2008); ''Un uomo fidato'' (1978), ancora edito da [[Garzanti]]; ''I mandarini calvi'' (1978), dato alle stampe dalla casa editrice dell'amico [[Vanni Scheiwiller]]; ''Le abitudini e l'assenza'' (1982), uscito con [[Sellerio]]; ''Palinsesti borghesi'' (1987), tre racconti pubblicati nuovamente da Scheiwiller; ''Piccoli dei'' (1994), una breve raccolta di racconti uscita per i tipi de ''Il Girasole'' di [[Angelo Scandurra]]; ''Non si fa mai giorno'' (1995), ancora con [[Sellerio]].
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